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lunedì 11 luglio 2011

SICUREZZA: RAPPORTO ICSA; IN CALO OMICIDI, FURTI E RAPINE

SICUREZZA: VIMINALE, MENO OMICIDI MA UNA VITTIMA SU 4 E' DONNA =
(AGI) - Roma, 11 lug. - Sempre meno omicidi (586 nel 2009
contro i quasi 2mila del '91) ma sempre piu' donne tra le
vittime: erano l'11% vent'anni fa, sono piu' del 25% oggi. E'
uno dei dati che emergono dal "Rapporto sulla criminalita' e la
sicurezza in Italia" curato dal ministero dell'Interno, dalla
Fondazione Icsa e dal Gruppo 24ore e presentato stamane al
Viminale. La generale diminuzione dei reati - premettono gli
autori - autorizza a parlare di una sorta di "svolta
silenziosa" ma se alcuni delitti sono "virtualmente scomparsi"
(i sequestri di persona a scopo di estorsione, ad esempio), i
furti sono calati e le rapine hanno subito un "vero e proprio
crollo", e' il trend degli omicidi quello piu' sorprendente: se
ne registra 1 ogni 100mila abitanti, un valore molto vicino a
quello 0,9% che continua a rappresentare il valore piu' basso
segnalato nel nostro paese a cavallo tra la meta' degli anni
'60 e gli inizi degli anni '70. A lievitare in modo
"straordinario" - ammettono gli autori - e' proprio la quota
delle donne uccise: e questo perche' mentre gli omicidi di
criminalita' organizzata diminuiscono, quelli in famiglia (la
categoria in cui e' il gentil sesso a essere colpito con
maggiore frequenza) sono stabili "nel tempo e nello spazio".
VIOLENZE SESSUALI E STALKING - Le donne sono il
bersaglio preferito anche delle violenze sessuali (in piu' di
nove casi su 10) mentre la quota di vittime di sesso maschile
e' quasi il doppio della media tra gli under 14 e lievemente
superiore alla media tra i 14 e i 17 anni. Le classi di eta'
piu' colpite restano quelle "centrali", tra i 18 e i 34 anni,
mentre l'eta' degli autori e' mediamente piu' elevata,
trattandosi soprattutto (il 27,6%) di uomini con piu' di 45
anni; gli autori donna sono appena il 2%. Le regioni piu'
interessate dal fenomeno restano Lombardia (9,7 violenze ogni
100mila abitanti nel 2009), Emilia Romagna (9,7), Toscana
(9,5). E la Toscana e' al primo posto anche nella poco
lusinghiera hit degli episodi di stalking (13,2 ogni 100mila
abitanti, sempre due anni fa) davanti ad Abruzzo (12,3), Molise
(11,8) e Valle d'Aosta (11,8). Le vittime di atti persecutori
sono prevalentemente over 45, appena il 16% ha meno di 24 anni,
uno su 5 e' un uomo. Nel 13% dei casi il molestatore e' donna.
(AGI)
Bas (Segue)
111100 LUG 11

NNNN
SICUREZZA: VIMINALE, MENO OMICIDI MA UNA VITTIMA SU 4 E' DONNA (2)=
(AGI) - Roma, 11 lug.- DROGA - Negli ultimi cinque anni,
secondo il rapporto, i sequestri di sostanze stupefacenti hanno
ripreso a crescere: ma se fino agli anni '90 era l'eroina la
sostanza piu' presente sul mercato made in Italy, il sorpasso
della cocaina e' ormai consolidato. Nel 2009, per violazioni
alla legge sugli stupefacenti sono state denunciate 60 persone
ogni 100mila abitanti: ad aumentare e' soprattutto il numero
dei denunciati per traffico o coltivazione di cannabis
(dall'1,3% del 2000 al 3,3% di due anni fa). Dal punto di vista
geografico, la criminalita' legata alla coca cresce rapidamente
specie in alcune province ricche del paese, in Lombardia
(Varese, Brescia e Milano), Liguria (La Spezia, Genova e
Imperia), Toscana (Lucca e Livorno), Emilia Romagna
(Forli'-Cesena e Bologna).
CRIMINALITA' ORGANIZZATA - A Cosa nostra, 'ndrangheta e
camorra - sempre piu' orientate ad accentuare la propria
vocazione imprenditoriale e a infiltrare l'economia legale - si
sono affiancate negli ultimi anni le cosiddette "mafie
straniere". "Negli ultimi dieci anni - avverte il report - le
strutture mafiose hanno subito una progressiva erosione e sono
stati catturati i principali latitanti" ma se l'attuale modello
di contrasto si e' rivelato produttivo, a preoccupare e' ora
"la progressiva e costante diminuzione delle condanne
all'ergastolo" sia per la trasformazione delle guerre di mafia
in "conflitti a bassa intensita'" sia per la "pesante
contrazione del numero di collaboratori di giustizia che
riferiscono" di omicidi. (AGI)
Bas
111100 LUG 11

NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA AUMENTANO LE DONNE VITTIME =
DIMINUISCONO FURTI E RAPINE, 'VIRTUALMENTE SCOMPARSI' SEQUESTRI
DI PERSONA A SCOPO ESTORSIONE

Roma, 11 lug. - (Adnkronos) - In Italia molti reati sono
diminuiti sensibilmente, tanto che per certi versi si potrebbe parlare
"di una vera e propria svolta silenziosa. Sono diminuiti gli omicidi e
i furti, mentre le rapine hanno subito un vero e proprio crollo (anche
se restano reati ancora molto frequenti)". Il quadro emerge dal
'Rapporto sulla criminalita' e la sicurezza in Italia 2010', curato
dalla fondazione Icsa, e presentato al Viminale in occasione della
cerimonia 'Cento anni di Viminale', alla presenza del presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Alcuni reati -spiega il Rapporto sulla criminalita' e la
sicurezza- sono addirittura virtualmente scomparsi, come i sequestri
di persona a scopo di estorsione perpetrati dalla criminalita'
organizzata". Nel 2009 e' continuata la parabola discendente degli
omicidi: "nel 2009 si sono registrati 586 omicidi, ovvero un omicidio
ogni 100 mila abitanti, un valore molto vicino allo 0,9% che continua
a costituire il valore piu' basso registrato nel nostro paese per
tutto il quadriennio 1965-'68 e nel biennio 1970-'71. Solo pochi anni
fa, pero', la situazione era del tutto diversa. Nel 1991, infatti,
l'Italia aveva sfiorato quota 2.000 omicidi, un tasso tre volte e
mezzo piu' alto dell'attuale".

La riduzione del tasso di omicidio, evidenzia il Rapporto della
fondazione presieduta da Marco Minniti, va di pari passo con un
cambiamento delle caratteristiche della criminalita' violenta: "sono
diminuiti gli omicidi ad opera della criminalita' organizzata. Allo
stesso tempo, i dati sul fenomeno registrano un cambiamento rilevante
nelle caratteristiche degli autori e delle vittime. Mentre in
precedenza -si legge nel Rapporto- gli autori degli omicidi sono
prevalentemente maschi, anche le vittime sono piu' frequentemente di
sesso maschile che femminile. Rispetto alla fase di picco del tasso di
omicidi, negli anni Novanta, oggi la quota di donne uccise e'
straordinariamente cresciuta: nel 1991 esse costituivano solo l'11%
delle vittime di questo reato, ma oggi superano il 25%. In Italia,
quindi, oltre ¼ delle vittime e' donna".

(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11 11:00

NNNNANSA/ SICUREZZA: RAPPORTO ICSA; IN CALO OMICIDI, FURTI E RAPINE
C'E' 'SVOLTA SILENZIOSA', PIU' DONNE UCCISE, SONO 25% VITTIME
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Diminuiscono gli omicidi, le rapine i
furti mentre la lotta alle mafie e soprattutto l'aggressione ai
loro patrimoni stanno dando risultati ''positivi'' e confermano
la ''continuita' e l'efficacia'' dell'azione dello Stato: dunque
negli ultimi anni le condizioni di sicurezza in Italia sono
''considerevolmente migliorate'' tanto che ''si potrebbe quasi
parlare di una vera e propria svolta 'silenziosa'''.
Il 'Rapporto sulla criminalita' e la sicurezza in Italia -
2010', realizzato dalla Fondazione Icsa e presentato al Viminale
in occasione delle celebrazioni per i cento anni del palazzo che
ospita il ministero dell'Interno, fotografa e conferma quello
che tutti i vertici delle forze di polizia hanno ripetuto piu'
volte negli ultimi anni: la 'percezione' di insicurezza diffusa
in alcune zone del paese non trova riscontro nei dati reali. Il
risultato, si sottolinea nel rapporto (che si basa sull'analisi
dei dati relativi a diversi decenni) e' stato possibile grazie
alla sinergia tra i soggetti istituzionali coinvolti e alla
sempre piu' concreta partecipazione della societa' civile.
MENO OMICIDI MA UNA VITTIMA SU QUATTRO E' DONNA: ''Sono
diminuiti gli omicidi e i furti - si legge nel rapporto - mentre
le rapine hanno subito un vero e proprio crollo. E alcuni reati
sono addirittura virtualmente scomparsi, come i sequestri di
persona''. Nel 2009 in Italia si sono registrati 586 omicidi,
uno ogni centomila abitanti, un valore molto vicino allo 0,9%
che costituisce il valore piu' basso registrato nel nostro paese
tra il 1965-68 e tra il 1970-71. Il dato negativo, afferma il
rapporto, e' pero' rappresentato dall'aumento del numero delle
donne uccise: nel '91 erano solo l'11% delle vittime, oggi
superano il 25%: in pratica una vittima su quattro e' donna.
VIOLENZE SESSUALI: TOSCANA ED EMILIA IN TESTA: ''Sebbene la
divisione centro-nord da una parte e sud e isole dall'altra
denoti una netta prevalenza dei reati violenti nel meridione -
rivela il rapporto - la violenza sessuale ne costituisce una
ferma eccezione''. Sono infatti la Toscana e l'Emilia Romagna a
far registrare il tasso piu' elevato raggiungendo valori
superiori alle dieci violenze sessuali per centomila abitanti di
eta' superiore ai 14 anni. Nel 2009 il tasso piu' basso (5,1
violenze ogni centomila persone) lo ha fatto registrare il
Friuli Venezia Giulia. La Toscana e' anche la regione che ha il
tasso piu' elevato di denunce per stalking (13,2) anche se il
fenomeno appare relativamente piu' diffuso nel meridione.
MAFIE PUNTANO A ECONOMIA LEGALE, BENE CONTRASTO: Cosa Nostra,
Ndrangheta e Camorra rimangono organizzazioni criminali
''fortemente ancorate'' al controllo del territorio d'origine.
Ma, avverte il rapporto, emerge ''una sempre piu' marcata
proiezione ultraregionale attraverso differenziati modelli di
interazione e infiltrazione nei contesti socio economici''.
Perche' ''l'inquinamento dell'economia legale'' consente ai clan
di avere ''piena soggettivita''' sia in Italia che all'estero. A
fronte di cio', pero', lo Stato e' riuscito in questi anni ad
esercitare ''un'azione di contrasto che consegna un bilancio
senz'altro positivo'', mettendo in campo una ''risposta
continuativa e massiccia alle pervasive attivita' delle
organizzazioni criminali''. Il risultato e' che dal 2006 al 2009
sono stati catturati 8851 latitanti (40 di massima
pericolosita'), tra cui molti elementi di spicco delle cosche.
Altro elemento di ''rilevante impatto'' nella lotta alle mafie,
dice il rapporto, e' stato il contrasto ai loro patrimoni.
''Un'accelerazione a partire dal 2007 a testimonianza di
un'eccezionale continuita' ed efficacia del modello statale''.
Dal 2005 al 2009 sono stati sequestrati beni per oltre 11
miliardi e confiscati beni per un valore superiore ai 2,5
miliardi. Il rapporto sottolinea pero' la necessita' di
intervenire con piu' efficacia nella distribuzione dei patrimoni
sequestrati e di risolvere quei ''nuclei di criticita''' in
alcuni contesti e in alcune situazioni economico-professionali
''ad alto rischio di penetrazione mafiosa''.
IMMIGRATI CLANDESTINI SI FERMANO CON ACCORDI: Il rapporto
conferma che i risultati ottenuti nel contrasto agli sbarchi nel
2009 e nel 2010 ''e' in gran parte da attribuire alla promozione
di accordi bilaterali tra l'Italia e i paesi di provenienza e
transito'' dei migranti. Quanto all'introduzione del reato di
clandestinita', introdotto a luglio del 2009, fino ad aprile
2010 sono stati 20mila i migranti denunciati. (ANSA).

GUI
11-LUG-11 11:01 NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA AUMENTANO LE DONNE VITTIME (3) =
'STALKING REATO CONSIDEREVOLMENTE DIFFUSO'

(Adnkronos) - Nel Rapporto dell'Icsa si sottolinea inoltre come
la persecuzione (stalking, introdotto nel 2009) "e' un reato
considerevolmente piu' diffuso, o per lo meno piu' denunciato,
rispetto alle violenze sessuali. In questo caso, il fenomeno appare
relativamente piu' diffuso nelle regioni Sud-insulari piuttosto che in
quelle del Centro-Nord. La regione che detiene il tasso piu' elevato
di denunce e' la Toscana, seguita da Abruzzo, Molise e Valla d'Aosta.
Friuli Venezia Giulia e Lazio sono, invece, le due regioni in cui si
registrano i tassi di denunce minori".

"Il reato di violenze sessuali -sottolinea il Rapporto- vede
come vittime principalmente le donne, meno di una vittima su dieci e'
di sesso maschile. La quota di vittime di sesso maschile e' quasi il
doppio della media tra coloro che hanno meno di 14 anni, lievemente
superiore alla media tra i 14 e i 17 anni. Le classi di eta' piu'
colpite restano tuttavia quelle centrali, tra i 18 e i 34 anni. La
struttura per eta' del reato di stalking e' molto differente da quello
di violenza sessuale. I minori di 24 anni sono vittime solo nel 16%
dei casi; al contrario, una vittima su tre risulta avere piu' di 45
anni".

(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11 11:02

NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA AUMENTANO LE DONNE VITTIME (2) =
TOSCANA, EMILIA ROMAGNA E LOMBARDIA IN TESTA A GRADUATORIE
VIOLENZE SESSUALI

(Adnkronos) - "Anche le rapine -evidenzia ancora il Rapporto
sulla criminalita' e la sicurezza in italia 2010 della Fondazione
Icsa- hanno registrato negli ultimi anni una flessione assai decisa,
ma il loro calo e' stato molto piu' tardivo di quello dei furti". Sul
versante delle violenze sessuali e degli atti persecutori, "le regioni
piu' colpite dalla violenza sessuale sono la Lombardia, la Toscana e
l'Emilia Romagna. Sono proprio queste ultime due regioni -fa notare il
Rapporto Icsa- ad aver riportato negli anni precedenti i tassi piu'
elevati registrati nel periodo considerato, raggiungendo valori
superiori alle 10 violenze sessuali per 100 mila abitanti di eta'
inferiore ai 14 anni, e registrando la media di periodo piu' elevata
del nostro paese''.

''Nel 2009 e' il Friuli Venezia Giulia ad evidenziare, invece,
il tasso di violenze sessuali piu' basso. E' alla Campania, alla
Basilicata e alla Calabria che spetta la media di periodo inferiore.
Tra le regioni Sud-insulari e' la Sardegna a registrare nel 2009 il
tasso di violenze sessuali piu' elevate (pari a 7,8 violenze sessuali
su maggiori di 14 anni ogni 100 mila residenti della stessa eta')".
(segue)

(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11 11:01

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