SICUREZZA: VIMINALE, MENO OMICIDI MA UNA VITTIMA
SU 4 E' DONNA =
(AGI) - Roma, 11 lug. - Sempre meno omicidi (586 nel
2009
contro i quasi 2mila del '91) ma sempre piu' donne tra le
vittime:
erano l'11% vent'anni fa, sono piu' del 25% oggi. E'
uno dei dati che
emergono dal "Rapporto sulla criminalita' e la
sicurezza in Italia" curato dal ministero dell'Interno,
dalla
Fondazione Icsa e dal Gruppo 24ore e presentato stamane al
Viminale.
La generale diminuzione dei reati - premettono gli
autori - autorizza a
parlare di una sorta di "svolta
silenziosa" ma se alcuni delitti sono
"virtualmente scomparsi"
(i sequestri di persona a scopo di estorsione, ad
esempio), i
furti sono calati e le rapine hanno subito un "vero e
proprio
crollo", e' il trend degli omicidi quello piu' sorprendente: se
ne
registra 1 ogni 100mila abitanti, un valore molto vicino a
quello 0,9% che
continua a rappresentare il valore piu' basso
segnalato nel nostro paese a
cavallo tra la meta' degli anni
'60 e gli inizi degli anni '70. A lievitare
in modo
"straordinario" - ammettono gli autori - e' proprio la quota
delle
donne uccise: e questo perche' mentre gli omicidi di
criminalita' organizzata
diminuiscono, quelli in famiglia (la
categoria in cui e' il gentil sesso a
essere colpito con
maggiore frequenza) sono stabili "nel tempo e nello
spazio".
VIOLENZE SESSUALI E STALKING - Le donne sono il
bersaglio
preferito anche delle violenze sessuali (in piu' di
nove casi su 10) mentre
la quota di vittime di sesso maschile
e' quasi il doppio della media tra gli
under 14 e lievemente
superiore alla media tra i 14 e i 17 anni. Le classi di
eta'
piu' colpite restano quelle "centrali", tra i 18 e i 34 anni,
mentre
l'eta' degli autori e' mediamente piu' elevata,
trattandosi soprattutto (il
27,6%) di uomini con piu' di 45
anni; gli autori donna sono appena il 2%. Le
regioni piu'
interessate dal fenomeno restano Lombardia (9,7 violenze
ogni
100mila abitanti nel 2009), Emilia Romagna (9,7), Toscana
(9,5). E la
Toscana e' al primo posto anche nella poco
lusinghiera hit degli episodi di
stalking (13,2 ogni 100mila
abitanti, sempre due anni fa) davanti ad Abruzzo
(12,3), Molise
(11,8) e Valle d'Aosta (11,8). Le vittime di atti
persecutori
sono prevalentemente over 45, appena il 16% ha meno di 24
anni,
uno su 5 e' un uomo. Nel 13% dei casi il molestatore e'
donna.
(AGI)
Bas (Segue)
111100 LUG 11
NNNN
SICUREZZA: VIMINALE, MENO OMICIDI MA UNA VITTIMA
SU 4 E' DONNA (2)=
(AGI) - Roma, 11 lug.- DROGA - Negli ultimi cinque
anni,
secondo il rapporto, i sequestri di sostanze stupefacenti
hanno
ripreso a crescere: ma se fino agli anni '90 era l'eroina
la
sostanza piu' presente sul mercato made in Italy, il sorpasso
della
cocaina e' ormai consolidato. Nel 2009, per violazioni
alla legge sugli
stupefacenti sono state denunciate 60 persone
ogni 100mila abitanti: ad
aumentare e' soprattutto il numero
dei denunciati per traffico o coltivazione
di cannabis
(dall'1,3% del 2000 al 3,3% di due anni fa). Dal punto di
vista
geografico, la criminalita' legata alla coca cresce
rapidamente
specie in alcune province ricche del paese, in
Lombardia
(Varese, Brescia e Milano), Liguria (La Spezia, Genova
e
Imperia), Toscana (Lucca e Livorno), Emilia Romagna
(Forli'-Cesena e
Bologna).
CRIMINALITA' ORGANIZZATA - A Cosa nostra, 'ndrangheta e
camorra
- sempre piu' orientate ad accentuare la propria
vocazione imprenditoriale e
a infiltrare l'economia legale - si
sono affiancate negli ultimi anni le
cosiddette "mafie
straniere". "Negli ultimi dieci anni - avverte il report -
le
strutture mafiose hanno subito una progressiva erosione e sono
stati
catturati i principali latitanti" ma se l'attuale modello
di contrasto si e'
rivelato produttivo, a preoccupare e' ora
"la progressiva e costante
diminuzione delle condanne
all'ergastolo" sia per la trasformazione delle
guerre di mafia
in "conflitti a bassa intensita'" sia per la
"pesante
contrazione del numero di collaboratori di giustizia
che
riferiscono" di omicidi. (AGI)
Bas
111100 LUG 11
NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA
AUMENTANO LE DONNE VITTIME =
DIMINUISCONO FURTI E RAPINE, 'VIRTUALMENTE
SCOMPARSI' SEQUESTRI
DI PERSONA A SCOPO ESTORSIONE
Roma, 11 lug. -
(Adnkronos) - In Italia molti reati sono
diminuiti sensibilmente, tanto che
per certi versi si potrebbe parlare
"di una vera e propria svolta silenziosa.
Sono diminuiti gli omicidi e
i furti, mentre le rapine hanno subito un vero e
proprio crollo (anche
se restano reati ancora molto frequenti)". Il quadro
emerge dal
'Rapporto sulla criminalita' e la sicurezza in Italia 2010', curato
dalla fondazione
Icsa, e presentato al Viminale in occasione della
cerimonia 'Cento anni di
Viminale', alla presenza del presidente della
Repubblica, Giorgio
Napolitano.
"Alcuni reati -spiega il Rapporto sulla criminalita' e la
sicurezza- sono addirittura virtualmente
scomparsi, come i sequestri
di persona a scopo di estorsione perpetrati
dalla criminalita'
organizzata". Nel 2009 e' continuata la parabola
discendente degli
omicidi: "nel 2009 si sono registrati 586 omicidi, ovvero
un omicidio
ogni 100 mila abitanti, un valore molto vicino allo 0,9% che
continua
a costituire il valore piu' basso registrato nel nostro paese per
tutto il quadriennio 1965-'68 e nel biennio 1970-'71. Solo pochi anni
fa, pero', la situazione era del tutto diversa. Nel 1991, infatti,
l'Italia aveva sfiorato quota 2.000 omicidi, un tasso tre volte e
mezzo
piu' alto dell'attuale".
La riduzione del tasso di omicidio, evidenzia il
Rapporto della
fondazione presieduta da Marco Minniti, va di pari passo con
un
cambiamento delle caratteristiche della criminalita' violenta: "sono
diminuiti gli omicidi ad opera della criminalita' organizzata. Allo
stesso tempo, i dati sul fenomeno registrano un cambiamento rilevante
nelle caratteristiche degli autori e delle vittime. Mentre in
precedenza
-si legge nel Rapporto- gli autori degli omicidi sono
prevalentemente
maschi, anche le vittime sono piu' frequentemente di
sesso maschile che
femminile. Rispetto alla fase di picco del tasso di
omicidi, negli anni
Novanta, oggi la quota di donne uccise e'
straordinariamente cresciuta: nel
1991 esse costituivano solo l'11%
delle vittime di questo reato, ma oggi
superano il 25%. In Italia,
quindi, oltre ¼ delle vittime e'
donna".
(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11 11:00
NNNNANSA/ SICUREZZA: RAPPORTO ICSA; IN CALO OMICIDI,
FURTI E RAPINE
C'E' 'SVOLTA SILENZIOSA', PIU' DONNE UCCISE, SONO 25%
VITTIME
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Diminuiscono gli omicidi, le rapine
i
furti mentre la lotta alle mafie e soprattutto l'aggressione ai
loro
patrimoni stanno dando risultati ''positivi'' e confermano
la ''continuita' e
l'efficacia'' dell'azione dello Stato: dunque
negli ultimi anni le condizioni
di sicurezza in Italia sono
''considerevolmente
migliorate'' tanto che ''si potrebbe quasi
parlare di una vera e propria
svolta 'silenziosa'''.
Il 'Rapporto sulla criminalita' e la sicurezza in Italia -
2010', realizzato dalla Fondazione
Icsa e presentato al Viminale
in occasione delle celebrazioni per i cento
anni del palazzo che
ospita il ministero dell'Interno, fotografa e conferma
quello
che tutti i vertici delle forze di polizia hanno ripetuto
piu'
volte negli ultimi anni: la 'percezione' di insicurezza diffusa
in alcune zone del paese non trova
riscontro nei dati reali. Il
risultato, si sottolinea nel rapporto (che si
basa sull'analisi
dei dati relativi a diversi decenni) e' stato possibile
grazie
alla sinergia tra i soggetti istituzionali coinvolti e alla
sempre
piu' concreta partecipazione della societa' civile.
MENO OMICIDI MA UNA
VITTIMA SU QUATTRO E' DONNA: ''Sono
diminuiti gli omicidi e i furti - si
legge nel rapporto - mentre
le rapine hanno subito un vero e proprio crollo.
E alcuni reati
sono addirittura virtualmente scomparsi, come i sequestri
di
persona''. Nel 2009 in Italia si sono registrati 586 omicidi,
uno ogni
centomila abitanti, un valore molto vicino allo 0,9%
che costituisce il
valore piu' basso registrato nel nostro paese
tra il 1965-68 e tra il
1970-71. Il dato negativo, afferma il
rapporto, e' pero' rappresentato
dall'aumento del numero delle
donne uccise: nel '91 erano solo l'11% delle
vittime, oggi
superano il 25%: in pratica una vittima su quattro e'
donna.
VIOLENZE SESSUALI: TOSCANA ED EMILIA IN TESTA: ''Sebbene
la
divisione centro-nord da una parte e sud e isole dall'altra
denoti una
netta prevalenza dei reati violenti nel meridione -
rivela il rapporto - la
violenza sessuale ne costituisce una
ferma eccezione''. Sono infatti la
Toscana e l'Emilia Romagna a
far registrare il tasso piu' elevato
raggiungendo valori
superiori alle dieci violenze sessuali per centomila
abitanti di
eta' superiore ai 14 anni. Nel 2009 il tasso piu' basso
(5,1
violenze ogni centomila persone) lo ha fatto registrare il
Friuli
Venezia Giulia. La Toscana e' anche la regione che ha il
tasso piu' elevato
di denunce per stalking (13,2) anche se il
fenomeno appare relativamente piu'
diffuso nel meridione.
MAFIE PUNTANO A ECONOMIA LEGALE, BENE CONTRASTO: Cosa
Nostra,
Ndrangheta e Camorra rimangono organizzazioni
criminali
''fortemente ancorate'' al controllo del territorio
d'origine.
Ma, avverte il rapporto, emerge ''una sempre piu'
marcata
proiezione ultraregionale attraverso differenziati modelli
di
interazione e infiltrazione nei contesti socio economici''.
Perche'
''l'inquinamento dell'economia legale'' consente ai clan
di avere ''piena
soggettivita''' sia in Italia che all'estero. A
fronte di cio', pero', lo
Stato e' riuscito in questi anni ad
esercitare ''un'azione di contrasto che
consegna un bilancio
senz'altro positivo'', mettendo in campo una
''risposta
continuativa e massiccia alle pervasive attivita'
delle
organizzazioni criminali''. Il risultato e' che dal 2006 al
2009
sono stati catturati 8851 latitanti (40 di massima
pericolosita'),
tra cui molti elementi di spicco delle cosche.
Altro elemento di ''rilevante
impatto'' nella lotta alle mafie,
dice il rapporto, e' stato il contrasto ai
loro patrimoni.
''Un'accelerazione a partire dal 2007 a testimonianza
di
un'eccezionale continuita' ed efficacia del modello statale''.
Dal 2005
al 2009 sono stati sequestrati beni per oltre 11
miliardi e confiscati beni
per un valore superiore ai 2,5
miliardi. Il rapporto sottolinea pero' la
necessita' di
intervenire con piu' efficacia nella distribuzione dei
patrimoni
sequestrati e di risolvere quei ''nuclei di criticita'''
in
alcuni contesti e in alcune situazioni economico-professionali
''ad
alto rischio di penetrazione mafiosa''.
IMMIGRATI CLANDESTINI SI FERMANO CON
ACCORDI: Il rapporto
conferma che i risultati ottenuti nel contrasto agli
sbarchi nel
2009 e nel 2010 ''e' in gran parte da attribuire alla
promozione
di accordi bilaterali tra l'Italia e i paesi di provenienza
e
transito'' dei migranti. Quanto all'introduzione del reato
di
clandestinita', introdotto a luglio del 2009, fino ad aprile
2010 sono
stati 20mila i migranti denunciati. (ANSA).
GUI
11-LUG-11 11:01
NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA
AUMENTANO LE DONNE VITTIME (3) =
'STALKING REATO CONSIDEREVOLMENTE
DIFFUSO'
(Adnkronos) - Nel Rapporto dell'Icsa si sottolinea inoltre come
la persecuzione (stalking, introdotto nel 2009) "e' un reato
considerevolmente piu' diffuso, o per lo meno piu' denunciato,
rispetto
alle violenze sessuali. In questo caso, il fenomeno appare
relativamente
piu' diffuso nelle regioni Sud-insulari piuttosto che in
quelle del
Centro-Nord. La regione che detiene il tasso piu' elevato
di denunce e' la
Toscana, seguita da Abruzzo, Molise e Valla d'Aosta.
Friuli Venezia Giulia e
Lazio sono, invece, le due regioni in cui si
registrano i tassi di denunce
minori".
"Il reato di violenze sessuali -sottolinea il Rapporto- vede
come vittime principalmente le donne, meno di una vittima su dieci e'
di
sesso maschile. La quota di vittime di sesso maschile e' quasi il
doppio
della media tra coloro che hanno meno di 14 anni, lievemente
superiore alla
media tra i 14 e i 17 anni. Le classi di eta' piu'
colpite restano tuttavia
quelle centrali, tra i 18 e i 34 anni. La
struttura per eta' del reato di
stalking e' molto differente da quello
di violenza sessuale. I minori di 24
anni sono vittime solo nel 16%
dei casi; al contrario, una vittima su tre
risulta avere piu' di 45
anni".
(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11
11:02
NNNNSICUREZZA: RAPPORTO ICSA, IN CALO OMICIDI MA
AUMENTANO LE DONNE VITTIME (2) =
TOSCANA, EMILIA ROMAGNA E LOMBARDIA IN
TESTA A GRADUATORIE
VIOLENZE SESSUALI
(Adnkronos) - "Anche le rapine
-evidenzia ancora il Rapporto
sulla criminalita' e la sicurezza in italia 2010 della Fondazione
Icsa- hanno
registrato negli ultimi anni una flessione assai decisa,
ma il loro calo e'
stato molto piu' tardivo di quello dei furti". Sul
versante delle violenze
sessuali e degli atti persecutori, "le regioni
piu' colpite dalla violenza
sessuale sono la Lombardia, la Toscana e
l'Emilia Romagna. Sono proprio
queste ultime due regioni -fa notare il
Rapporto Icsa- ad aver riportato
negli anni precedenti i tassi piu'
elevati registrati nel periodo
considerato, raggiungendo valori
superiori alle 10 violenze sessuali per 100
mila abitanti di eta'
inferiore ai 14 anni, e registrando la media di
periodo piu' elevata
del nostro paese''.
''Nel 2009 e' il Friuli
Venezia Giulia ad evidenziare, invece,
il tasso di violenze sessuali piu'
basso. E' alla Campania, alla
Basilicata e alla Calabria che spetta la media
di periodo inferiore.
Tra le regioni Sud-insulari e' la Sardegna a
registrare nel 2009 il
tasso di violenze sessuali piu' elevate (pari a 7,8
violenze sessuali
su maggiori di 14 anni ogni 100 mila residenti della
stessa eta')".
(segue)
(Gkd/Zn/Adnkronos)
11-LUG-11 11:01
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