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mercoledì 28 dicembre 2011
GERMANIA: UN TEDESCO SU 2 IN PENSIONE IN ANTICIPO PUR CON PERDITE
GERMANIA: UN TEDESCO SU 2 IN PENSIONE IN ANTICIPO PUR CON PERDITE =
(AGI) - Berlino, 28 dic. - Un tedesco su due sceglie di andare
in pensione anticipatamente, rispetto ai 65 anni previsti allo
stato attuale, anche se cio' comporta una decurtazione degli
emolumenti: lo riferisce il quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung',
che pubblica i dati relativi al 2010 elaborati dalla 'Deutschen
Rentenversicherung', l'Inps tedesca. Dei 674.000 nuovi
pensionati dello scorso anno ben 320.000, pari al 47,5 per
cento, hanno scelto di non attendere l'eta' massima di 65 anni,
subendo una decurtazione media di 113 euro al mese. Nel 2005
erano stati il 41,2 per cento dei lavoratori a scegliere la
soluzione del prepensionamento, mentre nel 2000 solo il 14,5
per cento aveva optato per tale opportunita'. Attualmente un
lavoratore che ha versato i contributi per 45 anni percepisce
in media una pensione lorda di 1.236 euro. Secondo le
statistiche pubblicate dalla 'Sueddeutsche', quasi la meta' dei
tedeschi che decidono di lasciare il lavoro prima dei 65 anni
lo fanno con tre anni e due mesi di anticipo. Con l'aumento
graduale dell'eta' pensionabile, che portera' il limite
dell'eta' lavorativa a 67 anni nel 2029, sara' possibile andare
anticipatamente in pensione non prima dei 63 anni, ma con
decurtazioni piu' alte di quelle previste finora. Il quotidiano
progressista di Monaco di Baviera sottolinea che, sebbene
l'elevamento a 67 anni dell'eta' lavorativa si traduca di fatto
in una riduzione della pensione per chi non vuole o non ce la
fa a raggiungere l'eta' massima fissata, "il prolungamento
dell'eta' lavorativa e' una cosa giusta, se si vuole mantenere
ben fornita la cassa pensionistica, e sopportabili i contributi
da versare da parte dei piu' giovani". (AGI)
Gey/Pdo
280757 DIC 11
NNNN
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