GOVERNO. FASSINA ACCUSA: NON E' IN GRADO, NE PARLIAMO DOPO ESTATE
(DIRE) Roma, 8 giu. - Alla direzione del Pd e' il momento del
'grande accusatore'. Stefano Fassina, il responsabile economico
del Pd che ha ipotizzato il voto anticipato e criticato il
governo, replica le sue critiche a Monti davanti ai parlamentari
e allo stato maggiore del Pd.
"In Italia- dice- vengono a chiudersi due prospettive: quella
populista ma anche quella di chi puntava a costruire una Terza
Repubblica sulla tecnocrazia. Populismo e tecnocrazia non sono in
grado di fare le riforme".
La ricostruzione del Paese non puo' che fondarsi "sui partiti
e sui corpi intermedi" anche perche' c'e' "una contraddizione
immanente e inevitabile tra lo stato del Paese e il logoramento
della credibilita' della politica e delle istituzioni. Le
elezioni confermano una rilevantissima caduta di credibilita' del
Parlamento e il governo si confronta con l'inadeguatezza non solo
di questo o quel ministro, com'e' stato detto in direzione, ma di
una cultura economica che non e' in grado di fare fronte alle
sfide che abbiamo davanti"
L'esecutivo, dice Fassina, "ha sottovalutato gli effetti
recessivi dell'austerity, ha enfatizzato gli effetti positivi
delle riforme strutturali, e penso all'articolo 18. Mostra
un'assenza di politica industriale e distacco dalle forze
sociali, un distacco preoccupante anche con larga parte degli
amministratori territoriali. Insomma, quello dell'esecutivo
Monti, e' un quadro politico non in grado di dare risposte alle
domande pressanti della societa'. Questa contraddizione-
aggiunge- non e' una sciocchezza. Bisogna allentare la morsa
dell'austerita' autodistruttiva. Abbiamo bisogno di risposte qui
ed ora".
Per Fassina "non basta l'avvio del percorso europeo. Bisogna
cancellare l'incremento dell'iva, far partire investimenti nei
comuni, risolvere il problema degli esodati. C'e' uno spread
democratico che non possiamo sottovalutare e temo che dopo
l'estate dovremo tornarci".
(Rai/ Dire)
16:06 08-06-12
NNNN
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