IL COCER GDF INCONTRA IL SEN. RAMPONI: "NESSUNA DELEGA AL MINISTRO DELLA DIFESA DOVRA’ RIGUARDARE I DIRITTI DEI FINANZIERI"
COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Consiglio Centrale di Rappresentanza
Consiglio Centrale di Rappresentanza
Comunicazione ai colleghi
Nella giornata di mercoledì 01 agosto 2012 una delegazione del Consiglio Centrale di Rappresentanza (composta dal Gen. B. Bruno Bartoloni, dal M.O. Giovanni Cutrupi, dal M.O. Gianluca Taccalozzi e dal’App. sc. Eliseo Taverna) ha incontrato il Sen. Luigi Ramponi.
L’incontro era stato sollecitato dallo stesso Sen. Ramponi con lo scopo di avere un confronto circa le ragioni alla base della presentazione dell’emendamento 3.1. al DDL S3271 (revisione dello strumento militare), oggetto del comunicato stampa redatto dal Co.Ce.R - sez. Guardia di Finanza in data 24.07.2012.
Nell’occasione il Sen. Ramponi, dopo aver ringraziato i delegati presenti per aver aderito all’invito, ha tenuto a precisare che:
• non è sua intenzione attribuire al Governo una delega in bianco in tema di Rappresentanza Militare, infatti, qualora non venisse preliminarmente accolto l’emendamento 1.2. (con il quale si subordina al parere vincolate del Parlamento il decreto delegato), lo stesso Senatore ritirerebbe l’emendamento 3.1 (con il quale si conferisce la delega);
• oltre all’emendamento 3.1., ha presentato una serie di altri emendamenti all’art. 3 volti a migliorare la condizione economica, previdenziale e familiare del personale militare ed in particolare: il 3.2 (ricongiungimento familiare), il 3.3. (previdenza complementare), il 3.4 (definizione chiara dei limiti e delle norme di pensionamento), il 3.5. (riordino delle carriere), il 3.9 (utilizzo anticipato del TFR), il 3.8. (riduzione del taglio del personale dirigente in misura uguale a quella del resto delle pubbliche amministrazioni), il 3.10 (semplificazione normativa sulle cause di servizio) ed il 3.11 (adozione di una politica di assistenza per le famiglie del personale militare ed in particolare per quello impegnato nelle missioni internazionali);
• l’obiettivo di fondo che intende raggiungere con l’emendamento 3.1. è sostanzialmente quello di accelerare, appunto attraverso lo strumento più agile della legge delega, la riforma della Rappresentanza Militare.
I delegati presenti, dopo aver ringraziato il Sen. Ramponi per i chiarimenti forniti e manifestato apprezzamento con riguardo agli emendamenti presentati per migliorare la posizione economica, previdenziale e di vita del personale rappresentato, hanno ribadito la netta contrarietà ad ogni tipo di delega in tema di rappresentanza militare, argomentando tale conclusione con le seguenti motivazioni:
• la delega sarebbe contenuta in un disegno di legge di revisione dell’Amministrazione della Difesa che non riguarda la Guardia di Finanza ed è opportuno che continui a non riguardarla;
• un delega al Governo sulla riforma dello strumento di tutela dei militari, mentre è in atto una profonda e dolorosa riforma delle Forze Armate che si inserisce in un più ampio scenario di criticità congiunturale con esuberi, blocchi delle carriere, tagli stipendiali e previdenziali, potrebbe determinare forti rischi e risultati lontani dalle aspettative del personale rappresentato;
• è opportuno che sia il Parlamento a legiferare direttamente su temi tanto delicati che attengono al corretto funzionamento delle amministrazioni che curano la sicurezza esterna ed interna del Paese.
I delegati hanno infine ribadito al Sen. Ramponi la posizione espressa dalla rappresentanza della Guardia di Finanza nelle adunanze plenarie di L’Aquila e Castelporziano, ovvero la previsione di uno strumento di tutela autonomo, indipendente e totalmente esterno dall’amministrazione.
Da ultimo, si segnala che, anche a seguito dei contatti avviati da questo Consiglio, il Sen. Del Vecchio ha ritenuto di ritirare la sua adesione all’emendamento 3.1. che conferisce la delega al Governo in materia di rappresentanza militare.
Roma, 03 agosto 2012
IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA
Nessun commento:
Posta un commento