TARANTO: CHIEDE SOLDI A GESTORE STAZIONE CARBURANTI, FERMATO FINANZIERE =
Taranto, 10 ago. (Adnkronos) - Avrebbero costretto il gestore di
un distributore di carburanti a consegnare la somma di 3000 euro per
insabbiare una fantomatica indagine avviata sul suo conto dalla
Guardia di Finanza di Taranto, su presunte false fatturazioni e sulla
commercializzazione illegale di gasolio. Con questa accusa e' stato
sottoposto a fermo un 46enne, maresciallo della Guardia di Finanza in
servizio al Comando Provinciale di Taranto, ed e' stato arrestato suo
cugino 38enne, originario del capoluogo jonico.
L'indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Massafra
ha preso il via dalla denuncia della vittima che ha riferito di essere
stata inizialmente avvicinata da un cliente abituale dell'area di
servizio che lo ha messo in guardia da imminenti verifiche sul suo
conto da parte della Guardia di Finanza di Taranto. Il gestore si e'
adoperato per rimettere a posto i conti. In un incontro successivo, lo
stesso cliente gli ha riferito che un suo parente finanziere, in
servizio alla Tributaria di Taranto, era nelle condizioni di
interrompere l'indagine in cambio di una regalia per i suoi colleghi
d'ufficio e, secondo gli inquirenti, anche per se'.
Il commerciante, consapevole di non essere completamente in
regola dal punto di vista fiscale, si e' mostrato disponibile, pur
ricordando il periodo di crisi finanziaria che non gli avrebbe
consentito di adempiere prontamente alla richiesta di denaro. Qualche
giorno dopo si sarebbe presentato da lui il finanziere, accompagnato
dal cugino, che ha contestato alla vittima le violazioni ma si e'
mostrato disponibile ad insabbiare l'inchiesta proprio in virtu'
dell'amicizia con suo cugino. (segue)
(Pas/Col/Adnkronos)
10-AGO-12 14:17
NNNNTARANTO: CHIEDE SOLDI A GESTORE STAZIONE CARBURANTI, FERMATO FINANZIERE (2) =
(Adnkronos) - Anche in quella circostanza sarebbe stata
reiterata la richiesta di denaro che il maresciallo affermava essere
destinato esclusivamente ai suoi colleghi d'ufficio. Alla richiesta
del distributore, che nutriva dubbi sull'identita' del maresciallo,
quest'ultimo ha esibito il tesserino di riconoscimento e ha rivelato
il numero di matricola. Addirittura alla vittima, date le sue
difficolta' economiche, e' stato proposto di accendere un
finanziamento o di rateizzare l'importo.
Le indagini hanno accertato la veridicita' del racconto del
gestore e, soprattutto, hanno stabilito che il finanziere ha agito da
solo senza complicita' del suo reparto. Cosi' ieri i carabinieri di
Massafra, coadiuvati da personale del Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Taranto, hanno arrestato in flagranza il
cugino del finanziere che si era recato dalla vittima per riscuotere
una parte dell'importo pattuito, pari a 500 euro, che avrebbe in
seguito consegnato al parente.
Poco dopo e' toccato al finanziere, nei confronti del quale si
e' proceduto a fermo di indiziato di delitto per il pericolo di fuga
dell'indagato e la possibilita' che potesse condizionare la vittima a
rendere versioni dei fatti. I due indagati, che dovranno rispondere
del reato di concussione in concorso, sono in attesa dell'udienza di
convalida dei provvedimenti restrittivi.
(Pas/Col/Adnkronos)
10-AGO-12 14:22
NNNN
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