Mafia/ Di Pietro: Napolitano briga per impedire conoscere fatti
Idv diffamata da quando ci siamo permessi di criticarlo
Roma, 10 ago. (TMNews) - "Da quando l'Italia dei Valori ha
chiesto con determinazione chiarezza sulla trattativa fra Stato e
mafia, costata la vita a tanti uomini e donne valorosi, e da
quando ci siamo permessi di muovere delle critiche anche al
presidente della Repubblica per gli interventi del Quirinale in
questa vicenda, siamo diventati oggetto di una campagna di
denigrazione e calunnie senza precedenti". E` quanto scrive sul
suo blog il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che
torna ad accusare il capo dello Stato: "Prima fa finta di non
vedere, e poi briga per impedire di conoscere i fatti, andando
oltre i confini costituzionali del suo mandato".
"Il minimo che si legge sui giornali, a parte le solite
eccezioni, a proposito del sottoscritto - prosegue Di Pietro - è
che sono un irresponsabile eversivo. Io, che per tutta la vita
altro non ho fatto che servire lo Stato come poliziotto, come
magistrato e come ministro. Oppure dicono che ho fatto saltare il
centrosinistra per correre dietro all'antipolitica. Io, che per
mesi e anni mi sono sgolato chiedendo che l'alleanza di
centrosinistra venisse formalizzata mentre i leader del Pd
facevano orecchie da mercante".
"Ma alla fine dei conti cos'è che mi rimproverano questi saccenti
e ben pagati moralisti di una stampa degna dell'Istituto Luce -
attacca il presidente dell`Italia dei Valori - di oppormi al
vergognoso complotto per isolare e delegittimare la procura di
Palermo. Mi rimproverano di avere chiesto che, per scoprire la
verità sul nido di serpi che nel '92 trattava con Riina e
Provenzano, non si guardasse in faccia nessuno".
(segue)
Red/Arc
101355 ago 12
Mafia/ Di Pietro: Napolitano briga per impedire conoscere... -2-
Idv continuerà a chiedere la verità
Roma, 10 ago. (TMNews) - "E allora? Dov'è il delitto - chiede Di
Pietro - l'irresponsabilità, la follia eversiva? Questi moralisti
a comando pensano che se uno è stato vicepresidente del Senato
bisogna trattarlo con i guanti e se non vuole rispondere ai
magistrati bisogna inchinarsi e dire: 'Faremo come comanda sua
eccellenza'. E ritengono che si debbano chiudere occhi, orecchie
e bocca come le tre scimmiette, anche se un presidente della
Repubblica prima fa finta di non vedere, e poi briga per impedire
di conoscere i fatti, andando oltre i confini costituzionali del
suo mandato. Tutti zitti e muti perché è così che si dimostra di
'portare rispetto'".
"Se è così, avessero almeno il coraggio di dirlo apertamente -
sostiene Di Pietro - ma che sappiano che noi dell'Italia dei
Valori questa logica non l`accetteremo mai. Continueremo a
chiedere la verità a tutti i costi, checché ne dicano le loro
eccellenze, le caste, gli intoccabili, quelli che pensano che 'la
legge è uguale per tutti, tranne che per loro'. E anche gli
obbedienti giornalisti che gli fanno volentieri da megafono".
"Non siamo isolati. In un solo giorno di pieno agosto 43mila
persone hanno firmato l'appello del Fatto Quotidiano affinchè si
faccia luce sulla trattativa Stato-mafia. Se si chiedesse ai
cittadini cosa ne pensano di questa melmosa storia io non ho
dubbi su quel che risponderebbe la stragrande maggioranza. Siamo
in ottima compagnia. Molto migliore di quella di quei giornalisti
che difendono la legalità a mezzo servizio e solo quando non
tocca chi dicono loro", conclude.
Red/Arc
101357 ago 12
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