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lunedì 20 agosto 2012

LAVORO: IMPRENDITORI NON CREDONO A NOVITA' RIFORMA


LAVORO: IMPRENDITORI NON CREDONO A NOVITA' RIFORMA =
RILEVAZIONE FONDAZIONE STUDI CONSULENTI

Roma, 20 ago. (Adnkronos/Labitalia) - Gli imprenditori non
credono alle novita' in materia di lavoro. O meglio, a un mese
dall'entrata in vigore della legge n. 92/2012, le aziende non stanno
dando seguito alle previsioni governative. La crisi occupazionale e'
in pieno corso e le rilevazioni, fatte dalla Fondazione Studi
Consulenti del Lavoro su di un campione significativo di studi
professionali, lo confermano.

Se l'auspicio governativo e' che con la riforma gli imprenditori
investano sull'occupazione, al momento l'orientamento appare
assolutamente diverso.

Un primo importante dato che emerge dall'indagine e' che nel 93%
di piccole aziende si e' bloccato l'avvio di contratti a progetto. Il
blocco si e' registrato anche nelle grandi aziende per il residuo 7%.
Al momento, queste aziende non hanno avviato rapporti di lavoro con
altri contratti. (segue)

(Lab/Ct/Adnkronos)
20-AGO-12 15:55

NNNN
LAVORO: IMPRENDITORI NON CREDONO A NOVITA' RIFORMA (2) =

(Adnkronos/Labitalia) - Il 52% del campione riferisce che
l'eliminazione della causale nel primo contratto a termine in questo
primo mese non ha prodotto un aumento rilevante dei rapporti. Quindi,
sembra che in questa prima fase ci sia ancora diffidenza rispetto ai
criteri applicativi della novita' legislativa , se si pensa che il 28%
sostiene fermamente che questa novita' non ha prodotto nessun effetto
sull'occupazione delle aziende assistite.

E' stato analizzato anche il nuovo obbligo di comunicazione dei
lavoratori intermittenti. Nel 41% dei casi le aziende hanno
difficolta' per la mancanza degli strumenti idonei ad effettuare la
comunicazione. Nel 36% denuncia difficolta' di carattere
amministrativo per l'effettuazione dell'adempimento.

Sempre sul lavoro intermittente, il 54% del campione dei
consulenti del lavoro intervistati dichiarano che i datori di lavoro
assistiti, al termine del periodo transitorio, risolveranno
definitivamente il contratto con i propri lavoratori incompatibili con
la nuova legge. (segue)

(Lab/Ct/Adnkronos)
20-AGO-12 16:01

NNNN

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