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martedì 25 settembre 2012

SENATO. SOTTO SCHOCK PER COCA-GATE, UN SENATORE: QUI 10% SNIFFA




SENATO. SOTTO SCHOCK PER COCA-GATE, UN SENATORE: QUI 10% SNIFFA
SENATORI PREOCCUPATI CHE VENGA TIRATA IN BALLO 'LA CASTA'

(DIRE) Roma, 25 set. - Dalla 'strisciata' del Postamat alle
'strisce' di cocaina. Per Orlando Ranaldi, il direttore
dell'ufficio postale del Senato, l'accusa e' infamante. Spaccio
di cocaina, in associazione con una banda capeggiata da un boss
albanese.
La notizia arriva all'improvviso e scuote Palazzo Madama,
assopito nel suo consueto torpore. I dipendenti dell'ufficio, che
peraltro si trova accanto alla sede dell'Ispettorato di Pubblica
sicurezza del Senato, sono sotto shock.
"Noi siamo del turno del pomeriggio, nessuno ci ha detto
nulla. Lo abbiamo appreso perche' la notizia si sta diffondendo
adesso, ne parlano tutti", spiegano. Il direttore Ranaldi lo
hanno visto andar via ieri, come sempre. Era "qui da 3-4 anni",
raccontano gli impiegati al cronista della Dire. "Io lavoro in
questo ufficio da trent'anni- prende la parola un altro signore-
e non era mai successo nulla di simile". (SEGUE)

(Lum/ Dire)
16:08 25-09-12

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SENATO. SOTTO SCHOCK PER COCA-GATE, UN SENATORE: QUI 10% SNIFFA -2-


(DIRE) Roma, 25 set. - Mentre gli impiegati raccontano tutto il
loro stupore, il senatore Alberto Tedesco, allo sportello per una
pratica, assiste anche lui allibito. E non e' il solo a cadere
dalle nuvole. Uno dei questori di Palazzo Madama, Paolo Franco
(Lega) ci tiene a precisare: "Non e' un dipendente del Senato ma
di Poste italiane, cio' non toglie che siamo esterrefatti".
Imbarazzato anche il vice segretario generale, Nicola
Benedizione, che prega il cronista di non insistere: "So tutto,
ho preso visione...", dice attraversando il Transatlantico.
E poi la sensazione, la paura, l'ennesimo discredito sulla
casta, che la vicenda possa avere degli strascichi ulteriori. Il
capogruppo dell'Idv, Felice Belisario, in mezzo a un capanello di
colleghi lo dice chiaramente: "Spero che non abbia spacciato
anche all'interno del Senato". Un altro senatore sorride: "Eh ma
se c'e' uno spacciatore...". E un terzo, chiosa sicuro, chiedendo
l'anonimato: "Ma guardi che qui il 10% dei senatori sniffa...".
Ai dipendenti dell'ufficio postale vengono riportate le
preoccupazioni dei parlamentari, ma loro non hanno dubbi: "Per
l'amor di Dio... siamo nel Senato della Repubblica". Qui accanto
ci sono i poliziotti, "ci conosciamo tutti, si prende il caffe'
insieme".

(Lum/ Dire)
16:08 25-09-12

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