MEDICINA: SCOPERTO MECCANISMO CON CUI NGF 'RIPARA' MEMORIA

MEDICINA: SCOPERTO MECCANISMO CON CUI NGF 'RIPARA' MEMORIA =
STUDIO CAMPUS BIO-MEDICO-UNIVERSITA' DELLA CALABRIA

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Scoperto il meccanismo con
cui il fattore di crescita nervosa (Ngf), scoperto dal premio Nobel
Rita Levi Montalcini, consente il recupero di funzioni mnemoniche
perdute. Lo studio tutto italiano, pubblicato sul 'Journal of
Alzheimer's Disease', dimostra che e' possibile ripristinare la
neuroplasticita' delle cellule dell'ippocampo, regione del cervello in
cui i ricordi vengono elaborati e 'conservati'.

L'utilizzo adeguato del fattore di crescita nervosa, dunque,
puo' consentire al cervello di recuperare le capacita' di memoria
perdute, con il ripristino delle funzioni ad esse connesse in termini
di pensiero, comportamento e abilita' nello svolgere le attivita'
quotidiane, spiega la ricerca coordinata da Marcello D'Amelio
dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, e da Robert Nistico',
associato di farmacologia presso l'Universita' della Calabria. La
scoperta, per ora ottenuta su modelli animali, promette ricadute
importanti dal punto di vista della cura dei disturbi della memoria,
in particolare quelli legati al morbo di Alzheimer, la piu' comune
causa di demenza nel mondo.

L'Organizzazione mondiale della sanita' ha stimato, nel 2010, la
presenza di 36,5 milioni di persone nel mondo con una qualche forma di
demenza, con 7,7 milioni di malati ogni anno: in pratica, un nuovo
caso ogni 4 secondi. Attualmente, i costi legati a queste malattie
sono enormi, innanzitutto dal punto di vista economico, con una spesa
sanitaria pubblica mondiale annua pari a 604 miliardi di dollari. Il
prezzo piu' alto, tuttavia, viene pagato sotto il profilo sociale,
poiche' i malati di demenza vivono molti anni dopo l'insorgenza dei
primi sintomi e necessitano di cura e attenzioni particolari e
crescenti, soprattutto da parte dei familiari. In Italia si stima che
le persone colpite da questi disturbi siano oltre un milione, di cui
600mila circa con Alzheimer. (segue)

(Red-Mal/Col/Adnkronos)
25-SET-12 16:10

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(Adnkronos Salute) - Per questo il lavoro, frutto della
collaborazione tra Campus Bio-Medico, Universita' della Calabria,
Fondazione Santa Lucia, Cnr, Ebri e Universita' di Tor Vergata assume
una portata "potenzialmente assai rilevante", spiegano i ricercatori
in una nota. "Abbiamo dimostrato - spiega D'Amelio - che il Nerve Grow
Factor, ovvero il fattore di crescita nervosa scoperto 60 anni fa dal
premio Nobel Montalcini, ha un ruolo determinante nel modulare la
neuroplasticita', cioe' la capacita' di attivarsi delle sinapsi
cerebrali situate nell'ippocampo, regione del cervello molto
importante per la formazione della memoria".

"Le nostre ricerche sperimentali - aggiunge Nistico' - hanno
confermato, sia dal punto di vista elettrofisiologico che molecolare,
che un cervello in tutto simile a quello umano che presenti
alterazioni nel meccanismo grazie al quale i neuroni comunicano tra
loro, puo' recuperare in modo sorprendente questa funzionalita'
attraverso la somministrazione del fattore di crescita nervoso. Cio',
crediamo, schiudera' ora le porte a nuovi studi, che dovranno
verificare l'efficacia di tale trattamento direttamente sul cervello
umano".

La scoperta del meccanismo che sta alla base dell'azione
neuroprotettiva del Ngf "e' un tassello significativo nel percorso
intrapreso alla ricerca di strumenti terapeutici efficaci nel frenare
o bloccare il declino cognitivo e la perdita di memoria, in
particolare nei casi di pazienti affetti da malattia di Alzheimer",
conclude la nota.

(Red-Mal/Col/Adnkronos)
25-SET-12 16:15

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