ANTROPOLOGIA: SCOPERTE MODIFICHE OSSICINI UDITO NELL'EVOLUZIONE UMANA =
DALLO STUDIO DI FOSSILI DI 2 MILIONI DI ANNI
Firenze, 19 mag. - (Adnkronos) - Le caratteristiche anatomiche
dell'orecchio di alcuni fossili umani di 2 milioni di anni fa
indicherebbero l'acquisizione di una morfologia per certi aspetti
affine a quella dell'uomo moderno. E' quanto sostiene uno studio
appena pubblicato nella 'Early Edition' dei ''Proceedings of the
National Academy of Sciences-Pnas'' condotto da un team internazionale
di ricercatori di Stati Uniti, Italia e Spagna.
Fra gli autori anche Jacopo Moggi-Cecchi, docente di
Paleoantropologia nel Dipartimento di Biologia dell'Universita' di
Firenze. In particolare la ricerca ha evidenziato analogie tra il
martello - uno dei tre ossicini dell'orecchio insieme a incudine e
staffa - di Homo sapiens e alcuni fossili umani ritrovati in Sudafrica
e risalenti a circa due milioni di anni fa.
Lo studio ha analizzato sette esemplari che rappresentano
Paranthropus robustus e Australopithecus africanus, specie di Ominini
fossili, sottofamiglia di ominidi che include gli esseri umani,
gorilla e scimpanze'. In particolare, lo studio descrive la piu'
antica catena completa mai recuperata di ossicini (cioe' tutte e tre
le ossa dell'orecchio) di un ominine fossile. I ricercatori
riferiscono diversi dati significativi che emergono dallo studio.
(segue)
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
19-MAG-13 15:34
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ANTROPOLOGIA: SCOPERTE MODIFICHE OSSICINI UDITO NELL'EVOLUZIONE UMANA (2) =
(Adnkronos) - "Il martello dei fossili analizzati, che insieme
all'incudine e alla staffa e' fra le piu' piccole ossa del corpo umano
e in assoluto tra i piu' rari fossili umani - afferma Jacopo
Moggi-Cecchi - e' chiaramente simile a quello umano, e le sue
dimensioni sono facilmente distinguibili da quelle dei nostri parenti
piu' prossimi - scimpanze', gorilla e orango. Nelle specie fossili
esaminate molti aspetti del cranio, dei denti e dello scheletro sono
ancora abbastanza primitivi, mentre il martello e' una delle poche
caratteristiche di questi primi ominini che e' gia' simile alla nostra
specie, Homo sapiens".
Dal momento che entrambe le specie di ominini condividono questo
martello di morfologia umana, le modificazioni anatomiche in questo
piccolo osso deve essere avvenute molto presto nella nostra storia
evolutiva.
"L'andatura bipede e una riduzione delle dimensioni dei canini -
spiega Moggi-Cecchi - sono stati a lungo considerati come il 'marchio
di garanzia di umanita'', in quanto sembrano essere presenti nei primi
fossili umani rinvenuti fino ad oggi. Questo studio sembra indicare
che la lista di questi caratteri dovrebbe essere ampliata, per
includere anche le modifiche del martello, sebbene siano necessari
altri fossili, anche da periodi di tempo piu' antichi, per confermare
questa ipotesi". (segue)
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
19-MAG-13 15:42
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ANTROPOLOGIA: SCOPERTE MODIFICHE OSSICINI UDITO NELL'EVOLUZIONE UMANA (3) =
(Adnkronos) - Gli altri due ossicini dell'orecchio, al
contrario, sembrano ancora molto simili a scimpanze', gorilla e
orango. Martello, incudine e staffa, poi, nel complesso mostrano un
interessante mix di caratteristiche primitive e derivate, simili a
quelle umane.
"A differenza delle altre ossa dello scheletro - illustra ancora
Moggi-Cecchi - gli ossicini sono gia' completamente formati alla
nascita e con dimensioni che non cambiano nel corso della vita di un
individuo. Cio' indica che la loro dimensione e forma sono sotto un
forte controllo genetico e, nonostante le loro piccole dimensioni,
portano con se' molte informazioni importanti dal punto di vista
evolutivo".
Le differenze anatomiche che si trovano in questi ossicini
rispetto all'uomo moderno, insieme ad altre differenze a livello
dell'orecchio esterno, medio ed interno, sono coerenti con le diverse
capacita' uditive di questi primi ominini rispetto agli esseri umani
moderni. (segue)
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
19-MAG-13 15:50
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ANTROPOLOGIA: SCOPERTE MODIFICHE OSSICINI UDITO NELL'EVOLUZIONE UMANA (4) =
(Adnkronos) - Il team ha in programma di studiare gli aspetti
funzionali dell'orecchio in questi primi ominini basandosi su
ricostruzioni virtuali 3D basati su scansioni CT ad alta risoluzione.
Il team ha gia' applicato questo approccio in precedenza per i fossili
umani dalla Sierra de Atapuerca nel nord della Spagna.
I fossili di questo sito rappresentano gli antenati dei
Neanderthal, ma i risultati hanno indicato che il loro modello di
udito gia' assomigliava a Homo sapiens. L'estensione di questo tipo di
analisi ad Australopithecus e Paranthropus dovrebbe fornire una nuova
visione di come il nostro modello umano di udito potrebbe essersi
evoluto.
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
19-MAG-13 15:58
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