Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01181
presentato da
Interrogazione a risposta scritta 4-01181
GIORDANO Giancarlo
testo di
Lunedì 8 luglio 2013, seduta n. 48
nel comune di Vallata, in provincia di Avellino, a seguito delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013 è risultato eletto sindaco il signor Giuseppe Leone, vicebrigadiere dei carabinieri, condannato in primo grado a sei anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per il reato di peculato aggravato in concorso;
nel corso del successivo 30 maggio al neoeletto sindaco veniva notificato l'atto di sospensione, a norma dell'articolo 11, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, adottato dal prefetto di Avellino;
lo stesso giorno il sindaco neoeletto procede alla nomina di due assessori, di cui uno con funzioni di vicesindaco;
il vicesindaco in data 6 giugno provvede a convocare la seduta di insediamento del consiglio comunale per il successivo 14 giugno in netta violazione dello statuto comunale che con l'articolo 17 prevede che la seduta del primo consiglio comunale (seduta di insediamento) debba essere effettuata ad opera del sindaco;
nel corso del consiglio comunale del 14 giugno il vicesindaco nominato dal sindaco, eletto il 27 maggio e sospeso dal prefetto di Avellino il 30 maggio, ha prestato giuramento in qualità di sindaco e ha presieduto la seduta;
la successione degli eventi accaduti a Vallata a partire dal 27 maggio configura una prassi tutta particolare e niente affatto rispondente alla normativa in vigore per la elezione del sindaco e per la sua sostituzione in caso di condanna e interdizione dai pubblici uffici;
appare chiaro il tentativo di trasferire il mandato espresso dai cittadini a favore di un sindaco nei confronti della figura del vicesindaco dallo stesso nominato;
la lista capeggiata dal signor Giuseppe Leone, vicebrigadiere dei carabinieri, condannato a 6 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici, contempla tra i propri eletti alla carica di consiglieri comunali due militari uno dell'Esercito e uno della Guardia di finanza;
ad avviso dell'interrogante la presenza di un militare della Guardia di finanza in una lista capeggiata, come candidato a sindaco, da un vicebrigadiere dei carabinieri destinatario di una condanna a 6 anni e all'interdizione dai pubblici uffici per il reato di peculato aggravato in concorso, è da ritenersi pregiudizievole per il prestigio dei Corpi richiamati e per l'immagine complessiva dello Stato –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa;
se la sospensione operata dal prefetto di Avellino non dovesse avere come conseguenza l'impossibilità di procedere alla nomina del vicesindaco;
se il consiglio comunale di insediamento possa essere convocato dal vicesindaco nominato e se questi possa giurare al posto del sindaco eletto e sospeso;
se, in definitiva, non ritenga che, per tutto quanto sopra riportato, sussistano gli estremi per sciogliere il consiglio comunale per reiterata violazione della legge.
(4-01181)
Nessun commento:
Posta un commento