Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01666
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-01666
DI LELLO Marco
testo di
Giovedì 8 agosto 2013, seduta n. 68
lo Stato è responsabile dell'integrità fisica di qualunque cittadino, italiano o straniero, che viene arrestato in via cautelare a seguito di controlli o accertamenti;
in Italia i casi di morti in carcere a seguito di arresti sono fin troppo spesso presenti nelle cronache nere dei quotidiani;
già in passato i casi di Uva, Cucchi e Aldrovandi hanno portato a conoscenza dell'opinione pubblica le violenze accertate che hanno subito in carcere o in caserma all'atto del loro arresto, in un momento dunque in cui erano completamente indifesi e impossibilitati a qualunque reazione, le cui conseguenze hanno condotto alla morte dei tre soggetti;
il 6 giugno 2013 i Carabinieri della stazione di Santo Stefano al Mare (Imperia) arrestano l'immigrato tunisino Bohli Kayes a seguito di un'operazione antidroga, trovandogli in dosso qualche grammo di eroina e cocaina;
durante tale operazione Kayes, che sarebbe caduto a terra in conseguenza a una tentata fuga, cerca di divincolarsi dai carabinieri provocando una colluttazione a seguito della quale i militari riescono a bloccarlo con una forte stretta ai torace che gli ha impedito di respirare;
non risulta ancora accertato se il tunisino si è sentito male già nel tragitto verso la caserma o solo al momento del suo arrivo presso la stazione dei Carabinieri, ma la relazione del medico legale conferma che il decesso è stato causato per pressioni sul torace e altre parti del corpo comportando la morte per arresto cardiocircolatorio neurogenico secondario ad asfissia violenta da inibizione dell'espansione della gabbia toracica –:
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere il Governo affinché: a) venga fatta chiarezza su questo decesso, indipendentemente dalla colpevolezza del cittadino tunisino, le cui responsabilità devono essere accertate nelle opportune sedi; b) le morti, e più in generale le violenze in carcere, a seguito di arresti o controlli non si abbiano più a verificare secondo il principio che la integrità fisica e psicologica del fermato è responsabilità dello Stato che opera per mano delle forze dell'ordine a tutela del cittadino. (4-01666)
Nessun commento:
Posta un commento