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martedì 13 agosto 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01683 presentato da GIORDANO Silvia.. Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    sarebbe morto per asfissia, in seguito a una procedura di arresto troppo violenta da parte dei carabinieri: Bohli Kayes, l'immigrato tunisino di 35 anni, che ha perso la vita, il 6 giugno 2013, a Riva Ligure, poco dopo la sua cattura, avvenuta al culmine di un'operazione antidroga; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01683
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Venerdì 9 agosto 2013, seduta n. 69
SILVIA GIORDANO, BARONI, CECCONI, DALL'OSSO, DI VITA, GRILLO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   sarebbe morto per asfissia, in seguito a una procedura di arresto troppo violenta da parte dei carabinieri: Bohli Kayes, l'immigrato tunisino di 35 anni, che ha perso la vita, il 6 giugno 2013, a Riva Ligure, poco dopo la sua cattura, avvenuta al culmine di un'operazione antidroga;
   il referto dell'autopsia, eseguita dalla dottoressa Simona Del Vecchio, responsabile del servizio di medicina legale di Imperia, parla di: «arresto cardiocircolatorio neurogenico, secondario ad un asfissia violenta da inibizione dell'espansione della gabbia toracica»;
   l'ipotesi che fa il medico legale è che nel momento dell'arresto o del trasporto in auto, dal luogo dell'arresto alla caserma, sia stato in qualche modo impedito a Bohli Kayes di respirare e di espandere la cassa toracica e questo ha determinato, in un individuo che già era in carenza di ossigeno perché proveniva da una violenta colluttazione, un debito di ossigeno notevole questo il commento del procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone, titolare delle indagini;
   i tre carabinieri che procedettero all'arresto di Kayes rimangono indagati per omicidio colposo;
   a detta del procuratore di Sanremo, Roberto Cavallaro, in questa vicenda c’è una grossa responsabilità delle istituzioni dello Stato per la morte di questo cittadino tunisino, perché al di là di quello che poteva aver commesso, la vita è sacra e quando un cittadino, italiano o straniero, è nella disponibilità delle istituzioni, la sua integrità fisica deve essere assolutamente tutelata;
   il consolato tunisino in Italia ha chiesto copia del referto medico –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato per quanto di competenza, in merito ai fatti citati in premessa;
   quali iniziative intenda intraprendere affinché come affermato dal Procuratore di Sanremo Roberto Cavallaro, sia garantita e tutelata l'integrità fisica di qualsiasi cittadino italiano o straniero, che sia nelle disponibilità delle istituzioni. (4-01683)

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