Crisi: tagli sanita' in Croazia, chirurgo abbandona paziente
Lascia sala operatoria. Protesta medici contro nuovo contratto
(ANSA) - ZAGABRIA, 23 GEN - Un medico di Zagabria ha
abbandonato a meta' intervento chirurgico un paziente che stava
operando per protestare contro un nuovo contratto di lavoro
collettivo nel settore della sanita' pubblica, imposto nei mesi
scorsi dal governo della Croazia come parte delle misure di
risparmio introdotte per contrastare l'alto deficit dei conti
pubblici. Lo scrive oggi il quotidiano croato 24sata.
"Alle tre del pomeriggio ho iniziato un difficile intervento
all'addome. Ho operato fino alle otto, l'operazione non era
finita, ma il mio turno si'", racconta il chirurgo croato,
chiedendo l'anonimato. "Dato che non mi pagano piu' straordinari
- spiega - sono uscito dalla sala operatoria e ho consegnato il
paziente a un collega, appena arrivato al lavoro, che ha finito
l'intervento dopo altre tre ore". Il giornale scrive che questo
non e' l'unico caso simile avvenuto nelle scorse settimane nel
piu' grande centro ospedaliero in Croazia, la Kbc Zagreb.
La ragione del gesto, giudicato non-etico dalla stampa ma
anche dall'albo dei medici croati (Hlk), e' il nuovo contratto di
lavoro che ha introdotto negli ospedali i turni, permettendo al
massimo 180 ore di straordinari. Secondo il sindacato della
sanita' pubblica i medici si sono visti diminuire gli stipendi di
circa un terzo, calcolo che il ministero contraddice, spiegando
che si tratta solo di una piu' giusta e razionale organizzazione
del lavoro. Secondo alcuni esperti, questo tipo di protesta non
e' etico e potrebbe mettere a repentaglio la vita o la salute dei
pazienti. "I medici non sono tecnici meccanici che in qualsiasi
momento possono interrompere il proprio lavoro", afferma il
presidente dell'albo dei medici, Hrvoje Minigo, comunque molto
critico verso le nuove regole imposte dal ministero.(ANSA).
YK0-QN
23-GEN-14 12:55 NNNN
Lascia sala operatoria. Protesta medici contro nuovo contratto
(ANSA) - ZAGABRIA, 23 GEN - Un medico di Zagabria ha
abbandonato a meta' intervento chirurgico un paziente che stava
operando per protestare contro un nuovo contratto di lavoro
collettivo nel settore della sanita' pubblica, imposto nei mesi
scorsi dal governo della Croazia come parte delle misure di
risparmio introdotte per contrastare l'alto deficit dei conti
pubblici. Lo scrive oggi il quotidiano croato 24sata.
"Alle tre del pomeriggio ho iniziato un difficile intervento
all'addome. Ho operato fino alle otto, l'operazione non era
finita, ma il mio turno si'", racconta il chirurgo croato,
chiedendo l'anonimato. "Dato che non mi pagano piu' straordinari
- spiega - sono uscito dalla sala operatoria e ho consegnato il
paziente a un collega, appena arrivato al lavoro, che ha finito
l'intervento dopo altre tre ore". Il giornale scrive che questo
non e' l'unico caso simile avvenuto nelle scorse settimane nel
piu' grande centro ospedaliero in Croazia, la Kbc Zagreb.
La ragione del gesto, giudicato non-etico dalla stampa ma
anche dall'albo dei medici croati (Hlk), e' il nuovo contratto di
lavoro che ha introdotto negli ospedali i turni, permettendo al
massimo 180 ore di straordinari. Secondo il sindacato della
sanita' pubblica i medici si sono visti diminuire gli stipendi di
circa un terzo, calcolo che il ministero contraddice, spiegando
che si tratta solo di una piu' giusta e razionale organizzazione
del lavoro. Secondo alcuni esperti, questo tipo di protesta non
e' etico e potrebbe mettere a repentaglio la vita o la salute dei
pazienti. "I medici non sono tecnici meccanici che in qualsiasi
momento possono interrompere il proprio lavoro", afferma il
presidente dell'albo dei medici, Hrvoje Minigo, comunque molto
critico verso le nuove regole imposte dal ministero.(ANSA).
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