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martedì 21 gennaio 2014

Mafia: via D'Amelio, Boccassini "diffidavo di Genchi" =


Mafia: via D'Amelio, Boccassini "diffidavo di Genchi" =
(AGI) - Caltanissetta, 21 gen. - "Il tabulato del cellulare di
Gaspare Spatuzza fu acquisito da me gia' nel '94. Il 19 luglio
del '92, giorno della strage di via d'Amelio, sono emerse delle
telefonate fra Giovan Battista Ferrante e Cristoforo Cannella e
da li' si risale a Spatuzza. Ferrante, uomo d'onore di San
Lorenzo, faceva parte del commando di Capaci. Per cui sin da
subito emerse un collegamento fra la strage di Capaci e quella
di via d'Amelio". E' quanto ha affermato l'attuale procuratore
aggiunto del Tribunale di Milano, Ilda Boccassini deponendo al
processo "Borsellino Quater". A proposito invece della presenza
di Gioacchino Genchi nel pool che indagava sulla stagione
stragista, il magistrato ha dichiarato che "l'allora dirigente
della Squadra Mobile di Palermo, Arnaldo La Barbera pendeva
dalle labbra di Gioacchino Genchi in particolare per tutto cio'
che aveva a che fare con la tecnologia. "Diffidavo di lui come
persona delle istituzioni. Non mi piaceva il suo atteggiamento.
A livello investigativo non ho mai avuto scambio di idee con
Genchi. Lui riteneva che bisognava indagare su Falcone, passare
al setaccio i suoi spostamenti e carte di credito". "Non
ritenevo - ha sottolineato Ilda Boccassini - che Falcone
dovesse essere oggetto di indagini per cui dissi a Tinebra, che
avrei avuto difficolta' a collaborare con la Polizia di Stato
se fosse Genchi fosse rimasto". (AGI)
Cl1/Gal/Mzu
211108 GEN 14

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