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lunedì 3 febbraio 2014

Scoperte proteine responsabili tumore incurabile cervello


TUMORI: BESTA MILANO, 2 NUOVI BERSAGLI CONTRO IL CANCRO AL CERVELLO =
DA STUDIO ITALIA-CANADA SPERANZE PER BLOCCARE GLIOBLASTOMA

Milano, 3 feb. (Adnkronos Salute) - La ricerca italiana firma un
passo avanti nella lotta al glioblastoma, il tumore cerebrale piu'
diffuso e aggressivo che secondo dati Airtum (Associazione italiana
registri tumori) fa registrare nel nostro Paese oltre 1.200 casi
all'anno. In uno studio condotto in Canada nei laboratori della McGill
University di Montreal - con primo autore il neurochirurgo Alessandro
Perin, oggi in forze all'Istituto neurologico Besta di Milano - sono
state individuate due proteine che avviano la crescita del
glioblastoma. Si tratta dei fattori di trascrizione FOXG1 e
Groucho/Tle, che in futuro potrebbero essere il bersaglio di nuove
terapie in grado di bloccare lo sviluppo del cancro. Il glioblastoma
rappresenta il 15% di tutti i casi di tumore cerebrale e colpisce in
particolare tra i 45 e i 70 anni, soprattutto gli uomini.

La ricerca, condotta in collaborazione con l'ospedale di
Treviso, l'Istituto di genetica e biofisica 'Adriano Buzzati Traverso'
di Napoli e l'Hotchkiss Brain Institute dell'universita' canadese di
Calgary, e' pubblicata su Nature Communications. "FOXG1 e Groucho/TLE,
come veri e propri interruttori - spiega Perin - accendono e spengono
l'espressione e quindi l'azione di numerosi geni: per questo aver
scoperto il ruolo di questi due fattori di trascrizione apre diverse
possibilita' terapeutiche". Lo scienziato tiene tuttavia a
puntualizzare che, "sebbene sia un passo importante, non e' ancora una
cura e quindi andranno ancora sviluppati ulteriori studi prima di
un'eventuale applicazione nella pratica clinica". (segue)

(Red-Opa/Opr/Adnkronos)
03-FEB-14 12:50

TUMORI: ESPERTI, ORGANIZZAZIONE CURE IMPATTA SU ESITO MALATTIA =
DOMANI A ROMA SEMINARIO CNR-ISS, FOCUS SU STUDIO PUBBLICATO SU
'JNCI'

Roma, 3 feb. (Adnkronos Salute) - L'organizzazione del sistema
sanitario agisce sull'esito generale delle patologie oncologiche
attraverso molteplici fattori quali "percentuale di copertura
assicurativa, centralizzazione di diagnosi e cura per i tumori piu'
rari, capacita' del sistema di garantire un accesso tempestivo e
uniforme sul territorio. Considerando alcuni esami di tipo preventivo,
emergono disparita': il Pap-test per la prevenzione del tumore del
collo dell'utero, ad esempio, nel 2009 viene effettuato dal 39% delle
donne tra i 20 e i 69 anni in Italia, dall'86% negli Stati Uniti e dal
61% nell'Ocse". A spiegarlo e' Anna Gigli dell'Istituto di ricerche
sulle popolazioni e le politiche sociali (Irpps-Cnr), tra gli autori
della monografia 'Comparing Cancer Care and Economic Outcomes Across
Health Systems: Challenges and Opportunities', pubblicata sul 'Journal
of the National Cancer Institute' (Jnci).

I lavoro e' curato dai ricercatori del Centro nazionale
ricerche, dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), dell'Universita'
Tor Vergata di Roma e del National Cancer Institute statunitense. La
ricerca sara' al centro, domani al Cnr, di un seminario dedicato
all'impatto delle malattie oncologiche sulla spesa sanitaria e degli
esiti delle cure. L'incontro si basa sui dati presentati nella
monografia, che evidenzia la grande variabilita' nell'esito finale
della cura dei tumori a seconda del sistema di organizzazione
dell'assistenza.

"Secondo dati Ocse 2009, la mortalita' femminile per cancro e'
di 117 casi su 100 mila in Italia, 111 in Francia, 143 in Canada e 130
negli Usa, con una media Ocse di 124 - sottolinea Gigli - I decessi
per tumore al seno nel nostro Paese erano uno su 100 mila, 2 negli
Stati Uniti e 3 nella media Ocse. Quelli per cancro alla prostata 16
su 100 mila in Italia, 17 negli Usa, 22 nei Paesi Ocse". (segue)

(Com-Frm/Opr/Adnkronos)
03-FEB-14 12:50

Scoperte proteine responsabili tumore incurabile cervello
Esperti, aiutera' a disegnare in futuro terapie anti-cancro
(ANSA) - MILANO, 3 FEB - Il glioblastoma e' il tumore del
sistema nervoso centrale piu' frequente e maligno: al momento ne'
la chirurgia ne' la chemio o radioterapia riescono a curarlo. Per
questo e' ancora piu' importante la scoperta di due particolari
proteine che avviano e provocano la crescita del glioblastoma,
realizzata nei laboratori della McGill University di Montreal in
Canada e che vede come primo autore Alessandro Perin dell'
Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Secondo i
ricercatori, queste due proteine "potrebbero divenire in futuro
bersagli di nuove terapie antitumorali che mirino a
disattivarle".
La scoperta e' stata realizzata in collaborazione con
l'Ospedale di Treviso, l'Istituto di genetica e biofisica di
Napoli e l'Hotchkiss Brain Institute dell'Universita' di Calgary
(Canada), ed e' appena stata pubblicata dalla rivista Nature
Communications. Come spiegano gli scienziati, le due proteine
individuate "agiscono su uno specifico gruppo di cellule di
differenti tipologie da cui parte lo sviluppo del glioblastoma e
che ne costituisce il primo nucleo. Tali cellule, tra cui vi
sono anche le cellule staminali tumorali, hanno la capacita' di
portare allo sviluppo del tumore anche quando sono poco
numerose. Proprio per tale ragione sono spesso la causa delle
recidive di questa patologia anche dopo interventi chirurgici,
radioterapia e chemioterapia".

KXP
03-FEB-14 11:56 NNNN
Scoperte proteine responsabili tumore incurabile cervello (2)

(ANSA) - MILANO, 03 FEB - "Le due proteine - spiega Perin -
si chiamano FOXG1 e Groucho/TLE, e come dei veri e propri
interruttori accendono e spengono l'espressione e quindi
l'azione di numerosi geni: per questo aver scoperto il loro
ruolo apre a diverse possibilita' terapeutiche. Tuttavia e'
importante sottolineare che, sebbene sia un passo importante,
non e' ancora una cura e che quindi andranno ancora sviluppati
ulteriori studi prima di un eventuale applicazione in pratica
clinica".
Una curiosita': la proteina Groucho si chiama cosi' proprio in
onore di uno dei fratelli Marx. Il primo ricercatore che si
occupo' di questa proteina la studio' nei moscerini della frutta,
e scopri' che una mutazione nel gene responsabile della sua
produzione provocava una sovrabbondanza di ciglia nell'animale,
"molto simili alle folte sopracciglia caratteristiche del
personaggio comico". (ANSA).

KXP
03-FEB-14 11:58 NNNN

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