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lunedì 9 marzo 2020

>>>ANSA/ Dai numeri dell'epidemia un quadro incompleto

LUNEDÌ 09 MARZO 2020 20.01.37


>>>ANSA/ Dai numeri dell'epidemia un quadro incompleto

ZCZC5468/SXA XSP12736_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >>>ANSA/ Dai numeri dell'epidemia un quadro incompleto Esperti, servirebbero tamponi per tutta la popolazione (di Enrica Battifoglia) (ANSA) - ROMA, 9 MAR - I numeri dell'epidemia di coronavirus in Italia continuano a crescere, ma riescono a dire molto poco della situazione reale in Italia: secondo gli esperti il quadro potra' essere completo solo quando sara' chiaro quanti siano tutti i casi, cosa che sara' possibile sapere facendo un numero di tamponi notevolmente piu' ampio. Per il terzo giorno consecutivo i casi in Italia sono aumentati di oltre mille unita': dai 5.061 registrati il 7 marzo, che avevano segnato un aumento di 1.145 rispetto al giorno precedente, si e' passati ai 6.387 dell'8 marzo, con 1.326 casi in piu', e oggi il numero complessivo di 7.985 malati ha segnato un aumento di 1.598 rispetto a ieri. "Il numero totale di persone con l'infezione e' molto piu' piccolo di quello reale" ed e' quindi "un numero inutile per capire le dimensioni dell'epidemia", ha detto all'ANSA il fisico Giorgio Parisi, esperto di sistemi complessi dell'Universita' Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e presidente dell'Accademia dei Lincei. "Il numero totale dei contagiati - ha aggiunto - non corrisponde alla realta': bisogna capire quanti ne mancano, non e' numero utilizzabile". Il problema, ha spiegato, e' nel numero limitato di tamponi. Secondo Parisi "va cambiata politica del campionamento: bisogna cercare di fare piu' tamponi"; un'altra informazione utile e' quella relativa alla comparsa dei primi sintomi per ciascun paziente. "La decisione di fare il tampone solo alle persone con i sintomi e' una strategia fatta per massimizzare i vantaggi", ha rilevato l'epidemiologo Giovanni Rezza, dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss) intervenendo nella conferenza stampa della Protezione Civile. "Credo che i numeri del contagio aggiornati quotidianamente non bastino a fornirci uno scenario di evoluzione", ha rilevato Stefania Salmaso, l'epidemiologa che nel 2009 ha seguito la pandemia di influenza era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto superiore di sanita' (Iss). Quella "lezione dal passato", come l'ha definita la stessa Salmaso, indica che i tempi dell'epidemia della Covid 19 si annunciano fin da adesso decisamente lunghi. Secondo una prima previsione teorica, il picco dei contagi potrebbe arrivare a meta' aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni, secondo i dati pubblicati dall'epidemiologa su Scienza in rete, il sito del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica. "I cittadini - ha aggiunto Salmaso - devono sapere che non si tratta di cambiare il proprio stile di vita solo per una o due settimane: probabilmente le misure di contenimento dovranno essere mantenute a lungo". Poter fare dei calcoli precisi sull'efficacia delle misure di contenimento significa infine risolvere molte incognite sul comportamento del virus. Dalla siti che sempre piu' rapidamente pubblicano i dati scientifici e' emerso, per esempio, che il periodo di incubazione per chi viene contagiato dal virus SARSCoV2 nella maggior parte dei casi e' di 5 giorni: lo ha calcolato ha ricerca della Johns Hopkins University pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine, considerando che i sintomi compaiono entro un arco di 12 giorni. "Dall'analisi dei dati disponibili, l'attuale raccomandazione di 14 giorni di quarantena e' ragionevole", ha rilevato il coordinatore dello studio, Justin Lessler. Una ricerca dell'Universita' di Monaco ha indicato infine con chiarezza quanto si sospettava da tempo, ossia che il virus puo' infettare anche le alte vie respiratorie, ossia naso e gola, oltre ai polmoni. (ANSA). BG 09-MAR-20 20:01 NNNN 

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