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lunedì 9 marzo 2020

>>>ANSA/ La vita con nuove regole, al lavoro col salvacondotto


LUNEDÌ 09 MARZO 2020 18.56.44

>>>ANSA/ La vita con nuove regole, al lavoro col salvacondotto

ZCZC4306/SXB SDK11764_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ La vita con nuove regole, al lavoro col salvacondotto Il debutto delle prescrizioni, si esce solo se necessario (di Massimo La Penda) (ANSA) - MILANO, 9 MAR - Con le nuove misure di contrasto al coronavirus cambiano le abitudini e le regole da rispettare, con citta' svuotate e negozi chiusi o deserti. E come nelle grandi guerre spunta anche un salvacondotto che consentira' gli spostamenti a coloro che devono recarsi a lavoro o dovranno muoversi per necessita' e motivi di salute. A vigilare sulle prescrizioni ci sono le forze dell'ordine, con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che invita a restare a casa e ribadisce che in questo momento si esce solo se strettamente necessario: "l'aperitivo - dice - non e' necessario". Nel primo giorno lavorativo dopo l'inasprimento delle misure contro il virus, Milano appare deserta. Le passeggiate nella zona dei Navigli e la movida appaiono come un ricordo, anche per il prossimo futuro. Dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, arriva il monito a non fare "come sabato scorso (con assembramenti di persone per la movida, ndr) perche' in quel caso il risultato sara' solo la crescita delle persone contagiate". Dall'aeroporto di Linate poche partenze, con Alitalia che ha ridotto a 26 i voli contro i 204 del periodo precedente all'emergenza coronavirus. Poche persone anche nelle metropolitane, autobus e tram, tutti indossano rigorosamente mascherine e guanti. E c'e' chi ribadisce di aver deciso di uscire di casa "solamente per andare a lavoro". Nella stazione centrale, con treni regolari in partenza e arrivo, le persone, per la gran parte pendolari, si presentano ai varchi per l'accesso ai binari muniti dell'apposita autocertificazione. Nel modulo sono elencate tutte le motivazioni per cui e' possibile spostarsi. In Lombardia e nelle 14 province coinvolte ci si puo' spostare per "comprovate esigenze lavorative", "situazioni di necessita'", "motivi di salute" e "rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Sul modulo si richiede di indicare i propri dati anagrafici e anche una utenza telefonica. Chi si muove per altre ragioni rischia un'ammenda fino a 206 euro e fino a tre mesi di carcere. Chi mente nell'autocertificazione fornita dalle forze dell'ordine rischia conseguenze penali. Contro l'autocertificazione si schiera il presidente dell'Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, secondo il quale nessun lavoratore o consumatore, salvo chi viola la quarantena, potra' mai essere "imputato del reato di inosservanza dei provvedimenti dell'autorita'". Passeggiando per il centro di Milano si trovano negozi aperti, per la gran parte quelli delle grandi catene, che sono deserti. Gli esercizi commerciali piu' piccoli, invece, hanno deciso di non aprire. Tra le abitudini che cambiano c'e' quella della pausa caffe' con i milanesi che restano a casa, lasciando vuoti i bar. In citta' ci sono casi anche come quelli di Marina che ha deciso di rientrare dalla Toscana per aiutare i genitori sessantenni. In una Bergamo quasi deserta, carabinieri e polizia stradale hanno avviato una serie di controlli agli automobilisti in transito. A Cesano Boscone, invece, arriva la decisione del sindaco, Simone Negri, che ha chiuso un parco e inibito l'utilizzo di giochi e campetti in tutti i giardini pubblici. (ANSA). LE 09-MAR-20 18:56 NNNN 

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