GIOVEDÌ 02 LUGLIO 2020 11.29.43
Coronavirus: studio, spermatozoi indicano dove colpisce di piu' =
(AGI) - Roma, 2 lug. - C'e' un legame tra COVID-19 e inquinamento atmosferico e lo sperma ne e' un buon rilevatore. A scoprirlo un gruppo di ricercatori italiani che ha pubblicato i risultati delle ricerche in preprint su Medicine & Pharmacology. Lo studio prende in esame la sovrapposizione sorprendente fra aree a maggiore tasso di mortalita' al mondo per COVID-19, tasso di inquinamento atmosferico e declino della qualita' del seme negli ultimi decenni, sembra indicare come la maggiore suscettibilita' di una data popolazione ad insulti patogeni, compreso il coronavirus, possa essere valutato attraverso la qualita' del seme maschile che, nell'ipotesi formulata dagli autori, rappresenta una vera e propria sentinella dello stato di salute della popolazione generale e quindi un marcatore di esposizione in relazione alle condizioni ambientali del territorio. (AGI)red/Mld (Segue) 021129 LUG 20 NNNN
GIOVEDÌ 02 LUGLIO 2020 11.29.43
Coronavirus: studio, spermatozoi indicano dove colpisce di piu' (2)=
(AGI) - Roma, 2 lug. - Nel lavoro viene messo anche in evidenza come la distribuzione dei contagi e soprattutto l'indice di mortalita' partendo da Wuhan in Cina, Corea del Sud, Iran, Nord Italia, ossia da tutti i centri dove e' iniziata la diffusione e dove ha colpito con maggiore durezza, il dato comune sia la pessima qualita' dell'aria. In piu', da questi iniziali epicentri la diffusione verso la Spagna, l'Europa e l'area di New York, e' avvenuta fra il 30 ed il 50 parallelo dell'emisfero Nord, proprio nella stagione climatica invernale dove si registrano tassi piu' alti di inquinamento. Al di fuori di questa fascia, sempre nel periodo invernale a partire da maggio (inverno brasiliano) veniva riportato il caso di San Paolo del Brasile, citta' con alti livelli di inquinamento atmosferico in particolare per diossido di azoto (NO2). In sostanza, temperatura, umidita', densita' abitativa associati a fattori inquinanti rappresenterebbero fattori trainanti per la diffusione e l'impatto del virus. In particolare l'attenzione e' riservata agli inquinanti atmosferici che rappresentano fattori capaci di esercitare attraverso stress ossidativo, infiammazione sistemica, squilibrio immunitario e coagulativo, un danno alle difese dell'organismo, favorendo l'impatto del Covid-19. Le cellule spermatiche per l'alta sensibilita' proprio agli effetti proossidanti degli inquinanti atmosferici vengono rappresentate come sentinelle della salute ambientale e quindi proprio nelle aree dove maggiore e' la pressione ambientale e dove piu' alta e' l'incidenza di infertilita' e malattie cronico-degenerative, la valutazione della qualita' seminale per la rilevazione precoce del rischio rappresenta un possibile nuovo approccio metodologico in sanita' pubblica. Pertanto la qualita' del seme come indicatore ambientale e di salute generale potrebbe essere di aiuto ai responsabili politici per avviare innovative campagne di sorveglianza sanitaria e prevenzione del rischio salute, oltre che intervenire prontamente in aree con criticita' ambientali significative al fine di ridurre i tassi di inquinamento. "I tassi di incidenza, prevalenza, e mortalita' per patologie cronico-degenerative in una determinata area - dichiara Luigi Montano, UroAndrologo dell'ASL di Salerno, e Presidente eletto della Societa' Italiana di Riproduzione Umana, - rappresentano indicatori epidemiologici che possono dare la misura di suscettibilita' di danno a livello di popolazione. Negli studi che stiamo da tempo portando avanti attraverso il progetto EcoFoodFertility sul liquido seminale e le sue importanti variazioni dovute in buona parte alle condizioni ambientali dei territori che stiamo esplorando, riteniamo che possa esprimere anch'esso lo stato di salute della popolazione in relazione all' ambiente, anzi, a differenza degli altri indicatori epidemiologici prima citati che sono di esito, il seme rappresenta un biomarcatore molto precoce di danno e quindi esprimere anche meglio un indice di rischio per la salute. Infatti, gli spermatozoi sono cellule particolarmente sensibili agli stress ambientali e oltretutto diversi studi evidenziano come la scarsa qualita' seminale sia fortemente associata al rischio per tutte le malattie cronico-degenerative nella fase adulta". (AGI)red/Mld 021129 LUG 20 NNNN
Coronavirus: studio, spermatozoi indicano dove colpisce di piu' =
(AGI) - Roma, 2 lug. - C'e' un legame tra COVID-19 e inquinamento atmosferico e lo sperma ne e' un buon rilevatore. A scoprirlo un gruppo di ricercatori italiani che ha pubblicato i risultati delle ricerche in preprint su Medicine & Pharmacology. Lo studio prende in esame la sovrapposizione sorprendente fra aree a maggiore tasso di mortalita' al mondo per COVID-19, tasso di inquinamento atmosferico e declino della qualita' del seme negli ultimi decenni, sembra indicare come la maggiore suscettibilita' di una data popolazione ad insulti patogeni, compreso il coronavirus, possa essere valutato attraverso la qualita' del seme maschile che, nell'ipotesi formulata dagli autori, rappresenta una vera e propria sentinella dello stato di salute della popolazione generale e quindi un marcatore di esposizione in relazione alle condizioni ambientali del territorio. (AGI)red/Mld (Segue) 021129 LUG 20 NNNN
GIOVEDÌ 02 LUGLIO 2020 11.29.43
Coronavirus: studio, spermatozoi indicano dove colpisce di piu' (2)=
(AGI) - Roma, 2 lug. - Nel lavoro viene messo anche in evidenza come la distribuzione dei contagi e soprattutto l'indice di mortalita' partendo da Wuhan in Cina, Corea del Sud, Iran, Nord Italia, ossia da tutti i centri dove e' iniziata la diffusione e dove ha colpito con maggiore durezza, il dato comune sia la pessima qualita' dell'aria. In piu', da questi iniziali epicentri la diffusione verso la Spagna, l'Europa e l'area di New York, e' avvenuta fra il 30 ed il 50 parallelo dell'emisfero Nord, proprio nella stagione climatica invernale dove si registrano tassi piu' alti di inquinamento. Al di fuori di questa fascia, sempre nel periodo invernale a partire da maggio (inverno brasiliano) veniva riportato il caso di San Paolo del Brasile, citta' con alti livelli di inquinamento atmosferico in particolare per diossido di azoto (NO2). In sostanza, temperatura, umidita', densita' abitativa associati a fattori inquinanti rappresenterebbero fattori trainanti per la diffusione e l'impatto del virus. In particolare l'attenzione e' riservata agli inquinanti atmosferici che rappresentano fattori capaci di esercitare attraverso stress ossidativo, infiammazione sistemica, squilibrio immunitario e coagulativo, un danno alle difese dell'organismo, favorendo l'impatto del Covid-19. Le cellule spermatiche per l'alta sensibilita' proprio agli effetti proossidanti degli inquinanti atmosferici vengono rappresentate come sentinelle della salute ambientale e quindi proprio nelle aree dove maggiore e' la pressione ambientale e dove piu' alta e' l'incidenza di infertilita' e malattie cronico-degenerative, la valutazione della qualita' seminale per la rilevazione precoce del rischio rappresenta un possibile nuovo approccio metodologico in sanita' pubblica. Pertanto la qualita' del seme come indicatore ambientale e di salute generale potrebbe essere di aiuto ai responsabili politici per avviare innovative campagne di sorveglianza sanitaria e prevenzione del rischio salute, oltre che intervenire prontamente in aree con criticita' ambientali significative al fine di ridurre i tassi di inquinamento. "I tassi di incidenza, prevalenza, e mortalita' per patologie cronico-degenerative in una determinata area - dichiara Luigi Montano, UroAndrologo dell'ASL di Salerno, e Presidente eletto della Societa' Italiana di Riproduzione Umana, - rappresentano indicatori epidemiologici che possono dare la misura di suscettibilita' di danno a livello di popolazione. Negli studi che stiamo da tempo portando avanti attraverso il progetto EcoFoodFertility sul liquido seminale e le sue importanti variazioni dovute in buona parte alle condizioni ambientali dei territori che stiamo esplorando, riteniamo che possa esprimere anch'esso lo stato di salute della popolazione in relazione all' ambiente, anzi, a differenza degli altri indicatori epidemiologici prima citati che sono di esito, il seme rappresenta un biomarcatore molto precoce di danno e quindi esprimere anche meglio un indice di rischio per la salute. Infatti, gli spermatozoi sono cellule particolarmente sensibili agli stress ambientali e oltretutto diversi studi evidenziano come la scarsa qualita' seminale sia fortemente associata al rischio per tutte le malattie cronico-degenerative nella fase adulta". (AGI)red/Mld 021129 LUG 20 NNNN
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