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mercoledì 5 agosto 2020

--SANITA'. GALLI (SACCO): QUARANTENNI PIÙ ESPOSTI MA VIRUS NON È CAMBIATO




MERCOLEDÌ 05 AGOSTO 2020 16.45.19


--SANITA'. GALLI (SACCO): QUARANTENNI PIÙ ESPOSTI MA VIRUS NON È CAMBIATO

DIR1752 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT --SANITA'. GALLI (SACCO): QUARANTENNI PIÙ ESPOSTI MA VIRUS NON È CAMBIATO "REGIONI MENO COLPITE DA VIRUS E OGGI META VACANZE DEVONO STARE ATTENTE" (DIRE) Roma, 5 ago. - Non siamo usciti completamente dall'emergenza Covid-19. In Lombardia, la regione piu' colpita dalla pandemia, si registra infatti un nuovo focolaio con 97 persone positive, tutte asintomatiche, in un'azienda agricola nel Mantovano. Ci sono nazioni come Belgio e Francia che dichiarano di essere preoccupate e che rischiano la chiusura. Non abbassare la guardia, allora, e' la raccomandazione ricorrente in questa estate 2020, che spesso pero' non viene recepita da turisti e cittadini. Per fare la fotografia della situazione nel nostro Paese, ma anche per immaginare una data che segni la fine dell'emergenza sa,nitaria l'agenzia di stampa Dire ha raggiunto il professor Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. - Esiste il rischio di seconda ondata in Europa? "Per quanto riguarda il nostro Paese piu' che di una seconda ondata parlerei di una scia della prima non completamente risolta del tutto. In ogni caso bisogna essere cauti e questo e' il motivo per cui noi esperti, per la maggior parte, ribadiamo l'importanza di essere molto prudenti nella vita di tutti i giorni". - L'allentamento delle misure e la voglia di liberta' tipica dell'estate, complici le vacanze, portano forse ad abbassare le guardia. Quanto e' importante essere prudenti, come dice bene lei, soprattutto nelle regioni dove si sono registrati meno contagiati? "Non me ne voglia nessuno ma certamente proprio le regioni che hanno avuto meno problemi con il virus devono prestare maggiore attenzione. Anche perche' non aver vissuto una situazione meno drammatica, per fortuna, potrebbe piu' facilmente portare ad atteggiamenti piu' 'leggeri' e questo non va bene. L'esperienza maturata dalla persone che vivono nei luoghi piu' colpiti dal Covid-19 si legge negli occhi. Peraltro, le Regioni meno colpite ora sono anche quelle piu' gettonate come meta per le vacanze e dove purtroppo, proprio per l'afflusso maggiore di vacanzieri potrebbero aumentare le infezioni. Chiaramente c'e' il famoso discorso dell'immunita' di gregge, ma questa cifra e' lontanissima dai numeri attuali. I numeri ci dicono come a Castiglione D'Adda, tra i comuni piu' colpiti, la prevalenza dell'infezione era pari a circa il 23% che non e' poco, ma non cosi' tanto". - Quando si arrivera' all'immunita' di gregge? "Chi puo' dirlo. Per un virus come questo non si puo' parlare di immunita' di gregge se non considerando numeri ben piu' grandi. Non voglio dire che si debba arrivare al 95% dei protetti, ma quando ho sentito parlare del 70% mi sono chiesto da dove arrivino questi dati. Anche nel caso dell'influenza, gli obiettivi sarebbero sopra il 90%". - Discoteche, ristoranti e trasporti: in questi casi evitare assembramenti e atteggiamenti scorretti e' demandato molto al buon senso delle persone. I giovani sembrano piu' disinibiti, forse per questo il virus oggi colpisce di piu' la fascia dei medio-giovani? "Sicuramente gli anziani a rischio oggi sono molto piu' attenti, tranne rari casi, come una 95enne che ho dovuto ricoverare perche' ha contratto il virus. Gli anziani hanno pagato il prezzo piu' alto all'inizio della pandemia, per cui oggi si mettono al riparo da rischi e infatti negli ultimi mesi sono scese notevolmente le ospedalizzazioni. L'eta' media dei contagiati e' scesa a 40 anni e questo non vuol dire che i quarantenni sono il target di un virus piu' o meno cattivo rispetto agli esordi della pandemia. Il virus e' lo stesso ma i quarantenni oggi sono esposti per vari motivi e in questi rientra anche la movida. Pensiamo all'ultimo focolaio di Mantova, che conta 97 casi tutti asintomatici. In una realta' del genere bisogna stare attenti". - Solo quando arrivera' il vaccino arrivera' potremo tornare a una vita 'normale'? La data di dicembre, pronosticata da alcune company, e' credibile? "Se avessi una palla di cristallo, forse sarei in grado di rispondere. Il vaccino a settembre in farmacia? Ma vogliamo scherzare, credo che parlare in questi termini possa essere azzardato. Per avere a dicembre il vaccino in farmacia bisognerebbe aver proclamato i risultati di assoluta funzionalita' gia' oggi, e purtroppo non mi risulta. In ogni caso, aspetto di vedere i risultati. Bisogna essere cauti, ripeto. Vanno seguiti i numeri del contagio e mantenute tutte le sorveglianze possibili. Bisogna renderci conto che all'Italia sta andando bene ora rispetto ad altri Paesi che rischiano davvero di chiudere. Noi per adesso stiamo avendo dei nuovi focolai ben identificati su cui siamo stati in grado di intervenire. In tutto questo, svolge un ruolo fondamentale il comportamento dei singoli individui ma e' necessario anche che le pubbliche Istituzioni si diano da fare per cio' che e' di loro competenza. Se di molte cose sono responsabili i singoli, sicuramente la gestione di una problematica di questa portata e' collettiva e politica". (Mco/ Dire) 16:44 05-08-20 NNNN

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