MERCOLEDÌ 05 AGOSTO 2020 15.15.15
Neil Young vuol fare causa a Trump per utilizzo sue canzoni
Neil Young vuol fare causa a Trump per utilizzo sue canzoni Mai autorizzato nessuno a suonarle Roma, 5 ago. (askanews) - Neil Young vuole fare causa a Donald Trump. Dopo aver dichiarato l'intenzione di procedere giuridicamente contro il Presidente che ha utilizzato alcuni suoi brani durante i comizi e dopo averci ripensato a causa della pandemia, ora le cose si stanno facendo serie. Sul suo sito infatti è apparso il testo della denuncia. Non è chiaro se sia stata depositata o meno, i rappresentanti di Young non hanno risposto alla richieste di delucidazioni. Nel testo si legge: "Non ci sono e non ci sono mai state licenze o permessi del querelante per suonare le due canzoni [Rockin' in the Free World e Devil's Sidewalk] in qualsiasi evento politico pubblico". Young chiede "il risarcimento dei danni legali nella misura massima consentita per violazione intenzionale del copyright". La causa sostiene che la campagna di Trump abbia "volontariamente ignorato le richieste (di Young) e abbia utilizzato le canzoni nonostante la mancanza di una licenza e con la consapevolezza che la licenza fosse necessaria. Inoltre, in una sezione si legge che, dopo il primo polverone su Rockin' in the Free World nel 2015, il team di Trump abbia rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essersi procurata una licenza, riconoscendo dunque «la necessità di esserne in possesso". Adx 20200805T151501Z
Neil Young vuol fare causa a Trump per utilizzo sue canzoni
Neil Young vuol fare causa a Trump per utilizzo sue canzoni Mai autorizzato nessuno a suonarle Roma, 5 ago. (askanews) - Neil Young vuole fare causa a Donald Trump. Dopo aver dichiarato l'intenzione di procedere giuridicamente contro il Presidente che ha utilizzato alcuni suoi brani durante i comizi e dopo averci ripensato a causa della pandemia, ora le cose si stanno facendo serie. Sul suo sito infatti è apparso il testo della denuncia. Non è chiaro se sia stata depositata o meno, i rappresentanti di Young non hanno risposto alla richieste di delucidazioni. Nel testo si legge: "Non ci sono e non ci sono mai state licenze o permessi del querelante per suonare le due canzoni [Rockin' in the Free World e Devil's Sidewalk] in qualsiasi evento politico pubblico". Young chiede "il risarcimento dei danni legali nella misura massima consentita per violazione intenzionale del copyright". La causa sostiene che la campagna di Trump abbia "volontariamente ignorato le richieste (di Young) e abbia utilizzato le canzoni nonostante la mancanza di una licenza e con la consapevolezza che la licenza fosse necessaria. Inoltre, in una sezione si legge che, dopo il primo polverone su Rockin' in the Free World nel 2015, il team di Trump abbia rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essersi procurata una licenza, riconoscendo dunque «la necessità di esserne in possesso". Adx 20200805T151501Z
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