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sabato 6 maggio 2023

UN MONDO MULTIPOLARE

 


UN MONDO MULTIPOLARE

Aleksandr Dugin

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si basa sul riconoscimento dell'uguaglianza di civiltà e cultura, ognuna delle quali modella il proprio cosmo. Questo significa che ogni civiltà ha il suo sistema di valori, i suoi codici e la sua identità. E se è così, allora ogni civiltà si forma le proprie idee su Dio, l'uomo, il mondo, il tempo, lo spazio, la materia, la società, il bene e il male, il giusto e lo sbagliato. E sono proprio queste idee che costituiscono la base del sistema sociale, politico ed economico che ogni civiltà crea in modo indipendente.

Non esistono regole universali e generali per tutte le civiltà. E nessuno ha il diritto di imporle l'un all'altro. L'umanità è formata proprio da queste entità indipendenti e sovrane – le civiltà. È nel corso di un dialogo equo e rispettoso, tenendo conto dell'opinione e della posizione di ciascuna delle civiltà che si costruisce il sistema di relazioni internazionali. Questa è l'essenza della teoria del mondo multipolare.

All'ordine mondiale multipolare si contrappone quello unipolare, che impone a tutti i popoli, le civiltà e le culture un unico e solo modello di civiltà, presentandolo come qualcosa di «universale», «progressivo» e «senza alternative». In questo mondo è consentita una sola ideologia – liberale, un solo tipo di struttura economica – il capitalismo, una sola forma di organizzazione politica – la democrazia rappresentativa in stile occidentale, un solo sistema di valori – l’individualismo estremo e l’espansione postmoderna di tutte le essenze – etiche, sociali, etniche, religiose, compresa la chiamata a superare l'uomo a favore della macchina e dell'Intelligenza Artificiale.

Questo è il modo in cui i globalisti occidentali costruiscono la loro politica estera su scala mondiale, cercando di preservare a tutti i costi l'egemonia dell'Occidente e costringendo tutti gli altri a riconoscere il diritto solo a loro stessi di stabilire regole, criteri, e leggi universali, minacciando tutti i dissenzienti di repressione, ostracismo, isolamento, ed anche sanzioni e persino di guerra.

Tuttavia, il mondo unipolare nel suo stato attuale è diretto non solo contro altre civiltà non occidentali, ma anche contro l'Occidente stesso, contro le sue tradizioni e il suo patrimonio culturale, anch’esso soggetto a epurazioni e sradicamento a favore di astratte norme globaliste– wokismo, distruzione della cultura, ecc.

Per questo, l'unipolarismo prende a modello non solo l'Occidente come una delle civiltà, ma proprio il globalismo liberale nella forma postmoderna, che non solo dà libertà a tutte le perversioni della natura umana, ma che conferisce loro anche uno status legale e persino obbliga l'intera società a muoversi in questa direzione (LGBT+, profonda ecologia, legalizzazione della droga, transumanesimo). Per questo la multipolarità, in alternativa al globalismo liberale, corrisponde perfettamente agli interessi delle società più occidentali, che ancora apprezzano il proprio patrimonio culturale, la propria identità e le proprie tradizioni. Certamente al globalismo liberale ed al modello unipolare ad esso associato prestano giuramento solo le élite oligarchiche al potere dell'Occidente ed i segmenti associati delle élite regionali, che riconoscono pienamente le regole del gioco dei globalisti. Al di fuori dell'Occidente, molte élite politiche rifiutano apertamente questo orientamento e alcune potenze – peraltro così influenti e potenti – come la Cina, la Russia, l’Iran, ecc. – riconoscono apertamente la multipolarità come la priorità assoluta della politica internazionale. Ce ne sono anche tra le élite occidentali, ma lì sono in minoranza. 

Fonte  https://t.me/Agdchan/10136   

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