UN MONDO MULTIPOLARE
Aleksandr Dugin
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si
basa sul riconoscimento dell'uguaglianza di civiltà e cultura, ognuna
delle quali modella il proprio cosmo. Questo significa che ogni civiltà
ha il suo sistema di valori, i suoi codici e la sua identità. E se è
così, allora ogni civiltà si forma le proprie idee su Dio, l'uomo, il
mondo, il tempo, lo spazio, la materia, la società, il bene e il male,
il giusto e lo sbagliato. E sono proprio queste idee che costituiscono
la base del sistema sociale, politico ed economico che ogni civiltà crea
in modo indipendente.
Non esistono regole universali e generali per tutte le civiltà. E nessuno ha il diritto di imporle l'un all'altro. L'umanità è formata proprio da queste entità indipendenti e sovrane – le civiltà. È
nel corso di un dialogo equo e rispettoso, tenendo conto dell'opinione e
della posizione di ciascuna delle civiltà che si costruisce il sistema
di relazioni internazionali. Questa è l'essenza della teoria del mondo multipolare.
All'ordine
mondiale multipolare si contrappone quello unipolare, che impone a
tutti i popoli, le civiltà e le culture un unico e solo modello di
civiltà, presentandolo come qualcosa di «universale», «progressivo» e
«senza alternative». In questo mondo è consentita una sola ideologia –
liberale, un solo tipo di struttura economica – il capitalismo, una sola
forma di organizzazione politica – la democrazia rappresentativa in
stile occidentale, un solo sistema di valori – l’individualismo estremo e
l’espansione postmoderna di tutte le essenze – etiche, sociali,
etniche, religiose, compresa la chiamata a superare l'uomo a favore
della macchina e dell'Intelligenza Artificiale.
Questo è il modo
in cui i globalisti occidentali costruiscono la loro politica estera su
scala mondiale, cercando di preservare a tutti i costi l'egemonia
dell'Occidente e costringendo tutti gli altri a riconoscere il diritto
solo a loro stessi di stabilire regole, criteri, e leggi universali,
minacciando tutti i dissenzienti di repressione, ostracismo, isolamento,
ed anche sanzioni e persino di guerra.
Tuttavia, il mondo
unipolare nel suo stato attuale è diretto non solo contro altre civiltà
non occidentali, ma anche contro l'Occidente stesso, contro le sue
tradizioni e il suo patrimonio culturale, anch’esso soggetto a
epurazioni e sradicamento a favore di astratte norme globaliste–
wokismo, distruzione della cultura, ecc.
Per questo,
l'unipolarismo prende a modello non solo l'Occidente come una delle
civiltà, ma proprio il globalismo liberale nella forma postmoderna, che
non solo dà libertà a tutte le perversioni della natura umana, ma che
conferisce loro anche uno status legale e persino obbliga l'intera
società a muoversi in questa direzione (LGBT+, profonda ecologia,
legalizzazione della droga, transumanesimo). Per questo la
multipolarità, in alternativa al globalismo liberale, corrisponde
perfettamente agli interessi delle società più occidentali, che ancora
apprezzano il proprio patrimonio culturale, la propria identità e le
proprie tradizioni. Certamente al globalismo liberale ed al modello
unipolare ad esso associato prestano giuramento solo le élite
oligarchiche al potere dell'Occidente ed i segmenti associati delle
élite regionali, che riconoscono pienamente le regole del gioco dei
globalisti. Al di fuori dell'Occidente, molte élite politiche rifiutano
apertamente questo orientamento e alcune potenze – peraltro così
influenti e potenti – come la Cina, la Russia, l’Iran, ecc. –
riconoscono apertamente la multipolarità come la priorità assoluta della
politica internazionale. Ce ne sono anche tra le élite occidentali, ma
lì sono in minoranza.
Fonte https://t.me/Agdchan/10136
Seguite
https://t.me/infodefITALY/5514
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