
Il
5 novembre in Moldavia si sono svolte le elezioni amministrative
generali per eleggere i sindaci e i Consigli distrettuali e comunali. Un
secondo turno si terrà in alcune località il 19 novembre.I risultati delle elezioni hanno evidenziato un'estrema debolezza dei candidati del partito filo-occidentale Azione e Solidarietà, attualmente al potere. Al contrario, si è rafforzata nettamente l'opposizione, i cui rappresentanti hanno guidato le più grandi città della Moldavia, tra cui Chisinau.
Questo è avvenuto nonostante una
massiccia campagna di repressione contro l'Opposizione e contro i media
indipendenti, nonostante gli elettori siano stati personalmente
ricattati, nonostante la discriminazione dei candidati in base alla
lingua e nonostante il divieto di attività ai concorrenti dell'attuale
regime di Maia Sandu.È degno di nota il fatto che persino l'Ufficio delle Istituzioni Democratiche e dei Diritti Umani dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, noto per il suo approccio tendenzioso, non ha potuto ignorare fatti così evidenti nelle proprie conclusioni preliminari.
Così gli abitanti della Moldavia hanno espresso una valutazione obiettiva sfavorevole all'attuale percorso del partito al potere. È auspicabile che la leadership del Paese tragga le necessarie conclusioni e tenga debitamente conto nelle sue politiche degli interessi del popolo moldavo.
La
Russia rispetta la volontà dei cittadini della Moldavia e ribadisce di
essere determinata a sviluppare ulteriormente rapporti ampi e
costruttivi tra i popoli dei due Stati. Seguite


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