Non
c'è dubbio che dietro la decisione del presidente degli USA Biden di
aumentare del 100% gli attuali dazi di importazione della auto
elettriche dalla Cina vi siano gli oligarchi Yankees dell'industria
dell'auto(poche centinaia di capitalisti multimiliardari che posseggono
le principali società produttrici di auto quali General Motor,Ford,
Tesla, Chrysler e Buick) preoccupati per la diminuzione dei loro
profitti.
Così facendo gli statunitensi
non fanno altro che contraddire e smentire la loro pratica e ideologia
del libero mercato senza barriere doganali e della concorrenza.
Furono i neonati USA che nel 1853 portarono le loro
cannoniere davanti al porto giapponese di Tokio minacciando di aprire il
fuoco se i giapponesi avessero deciso di continuare il divieto di
importazione di prodotti Usa nell' impero del sol levante.
La storia dell'America del Nord è piena di episodi non solo di minacce
ma di atti concreti nei confronti di Stati che avevano governi che non
piacevano ai dirigenti Yankees e di applicazione della dottrina Monroe
nata giusto nel periodo delle minacce al Giappone.
La pratica che smentisce l'impostazione
liberista,del libero mercato, è stata praticata anche all'interno degli
USA, ad esempio sempre nell'industria dell'auto,quando la Chrysler,per
evitarne il fallimento venne nazionalizzata da Obama ( non troverete
questi riferimenti su Wikipedia) e regalata alla FIAT di Marchionne ed
ora fa parte del gruppo franco-italiano Stellantis.
Per ora gli USA hanno aperto la guerra economica anche con la Cina (
dopo la Russia,Cuba, Venezuela,e la stessa UE solo per citare i casi
più noti) una guerra in aperta contraddizione con l' OMC o WTO
(organizzazione mondiale del commercio della quale fanno parte
sia gli USA sia la Cina e la Federazione russa) che potrebbe sfociare in
una guerra più calda e distruttiva.
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