VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2025 18.03.27
##Italia-Russia, cosa ha detto Mattarella a Marsiglia
##Italia-Russia, cosa ha detto Mattarella a Marsiglia ##Italia-Russia, cosa ha detto Mattarella a Marsiglia La lectio magistralis sulla storia che può insegnare a non ripetere errori Roma, 14 feb. (askanews) - Cosa ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella lo scorso 5 febbraio nella lectio magistralis a Marsiglia a proposito del ruolo della federazione russa e della sua aggressione all'Ucraina? Sono le parole che hanno suscitato l'attacco della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha accusato il presidente della Repubblica di aver "tracciato paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista", secondo Maria Zakharova "dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese". "Una riflessione sul futuro dell'ordine internazionale non può prescindere da un esercizio di analisi che, guardando alle incertezze geopolitiche che oggi caratterizzano il nostro mondo, richiami alla memoria la successione di eventi, di azioni o inazioni, che condussero alla tragedia della Seconda Guerra Mondiale - ha detto il capo dello Stato -. La storia non è destinata a ripetersi pedissequamente, ma dagli errori compiuti dagli uomini nella storia non si finisce mai di apprendere. La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell'economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze. La libertà dei commerci è sempre stata un elemento di intesa e incontro. Molti Stati non colsero la necessità di affrontare quella crisi in maniera coesa, adagiandosi, invece, su visioni ottocentesche, concentrandosi sulla dimensione domestica, al più contando sulle risorse di popoli asserviti d'oltremare". Di qui secondo Mattarella "fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura". Gal 20250214T180315Z
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