AGI0481 3 POL 0 R01 / Lavoro: Magni (Avs),pasticci governo su esodati e acconti Irpef = (AGI) - Roma, 1 apr. - "Il governo Meloni prima mette in difficolta' lavoratori e pensionati e poi non e' in grado di risolvere i problemi che ha creato. I lavoratori italiani e le lavoratrici italiane ancora aspettano di capire come l'esecutivo risolvera' il pasticcio degli acconti Irpef, se bisogna pagare con le nuove tre aliquote o con le quattro vecchie, che il governo mette in croce anche quanti hanno aderito negli ultimi anni a misure di uscita anticipata frutto di crisi aziendali. Se entro la fine dell'anno non si trovano 4 miliardi per sterilizzare l'aumento dell'eta' pensionabile rischiamo migliaia di esodati. Dovevano abolire la Fornero e invece aumentano l'eta' pensionabile. Ennesima promessa non mantenuta". Lo afferma il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni. "Il sistema italiano di adeguamento automatico dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita - prosegue il parlamentare Avs - e' unico in Europa per rigidita' e impatto sociale. Ogni volta che aumenta la speranza di vita, non solo si allontana il diritto alla pensione, ma si riduce anche l'importo della pensione attesa, attraverso l'abbassamento dei coefficienti di trasformazione. Un danno per tutti gli italiani. C'e' il rischio, molto concreto, che questi lavoratori - osserva - non solo avranno un problema di reddito per tre mesi, ma saranno obbligati a versare contributi volontari per maturare il diritto alla pensione, pur non avendo piu' un'occupazione, ne' fonti di reddito certe. L'altro pasticcio riguarda gli acconti Irpef. E qui il tempo rimasto al governo per risolvere la questione e' piu' breve, visto che entro il 30 aprile l'Agenzia delle entrate deve mettere la dichiarazione dei redditi precompilata nel cassetto fiscale degli italiani. E per evitare questo, che a tutti gli effetti e' un prelievo forzoso, non basta far presentare emendamenti alla Lega, poi dichiarati inammissibili, ma serve un decreto apposito. Il governo - conclude Magni - deve metterci la faccia, e la ministra Calderone esca dal silenzio assordante, batta un colpo e difenda i lavoratori". (AGI)Com/Nat 011419 APR 25
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