Ex premier spagnolo Gonzalez, 'Netanyahu promuove antisemitismo' 'A causa della pulizia etnica a Gaza' (ANSA) - MADRID, 22 SET - L'ex presidente del governo spagnolo, Felipe Gonzalez, ha denunciato la "sproporzione, la disumanizzazione e pulizia etnica", che l'esercito israeliano sta compiendo sulla Striscia di Gaza, e ha segnalato il presidente di Israele, Benjamin Netanyahu, come "il principale promotore dell'antisemitismo, che si sta installando nell''opinione pubblica internazionale". E' quanto afferma in una nota diffusa dalla Fondazione Felipe Gonzalez, in cui l'ex premier socialista ribadisce la condanna del "gruppo terrorista Hamas" e la richiesta di liberare tutti gli ostaggi. E sostiene la coesistenza di Israele con uno Stato palestinese "fattibile", promossa dalla cooperazione delle nazioni europee, sebbene ritenga che la soluzione dei due Stati sia "più lontana di sempre". Nel comunicato, Gonzalez precisa sue precedenti dichiarazioni, che ritiene siano state tergiversiate, sul conflitto fra Israele e Palestina, in cui segnalava che se Hamas non vuole che Israele uccida bambini e donne, deve liberare gli ostaggi. "Cosa chiedere ad Hamas, un gruppo terrorista: davvero non vuole che uccidano bambini e donne e quant'altro sulla Striscia di Gaza, che è intollerabile? Perché non rilascia gli ostaggi? Perché no? Qual è la ragione dopo 1.400 morti? Vuole togliere totalmente la ragione a Netanyahu? Molto bene: rilasci gli ostaggi", aveva detto Felipe Gonzalez intervenendo la scorsa settimana a un evento per il 40mo anniversario dell'adesione della Spagna all'Ue. Nella nota odierna, l'esponente socialista ricorda che da 50 anni è impegnato nella ricerca di una soluzione di pace per il conflitto in Medio Oriente e "dalle mie responsabilità di governo, con l'apertura di relazioni diplomatiche con Israele nel 1986", organizzando la Conferenza di Pace di Madrid nel 1991 e partecipando agli accordi di Oslo del 1996, che sfociarono nell'assassinio del suo "amico Isaac Rabin", il primo ministro israeliano. Ma Gonzalez esprime anche il suo rifiuto per la "pulizia etnica" operata a Gaza, che ritiene "del tutto inaccettabile e insopportabile", facendone responsabile Netanyahu. (ANSA).
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