DIR0770 3 LAV 0 RR1 R/INT /TXT MO. 3.000 IN PIAZZA PER GAZA, BLOCCATO VARCO AL PORTO DI TRIESTE ALL'INGRESSO DEL TERMINAL TRATTATIVA USB-DIGOS SCONGIURA LO SCONTRO (DIRE) Trieste, 22 set. - Sono quasi tremila (un migliaio secondo la Questura) le persone che oggi alle 10 hanno risposto alla chiamata davanti al varco quattro del Porto di Trieste (Terminal container) dell'Usb, il sindacato che oggi ha proclamato lo sciopero generale per la Palestina. "Siamo una marea umana e questo la dice lunga del senso di convinzione di dover essere qui e protestare e denunciare quello che sta avvenendo in Palestina: un genocidio che noi vogliamo fermare- spiega Sasha Colautti, della segreteria nazionale Usb-. Come vogliamo fermare il rapporto che ha il governo Meloni nei confronti dello stato di Israele. Attraverso Trieste, e siamo qui apposta, c'è un rapporto commerciale verso Israele. Passano materiali, negli altri porti vengono inviate addirittura le armi. Ed è per questo che oggi in tutta Italia ci sono 100 manifestazioni e blocchi in tutte le aree portuali". La larga parte dei presenti sono giovani, ma vi sono anche rappresentanti di associazioni, di partiti di sinistra e del Movimento 5 stelle e cittadini simpatizzanti, alcuni anche con bambini piccoli. Modesta la presenza delle forze dell'ordine, che si sono posizionate unicamente alla tutela del varco portuale. "Siamo qui oggi per dire basta alla complicità, perché non siamo disponibili a voltarci dall'altra parte, a chiudere gli occhi mentre si sta sterminando un'intera popolazione in Palestina, a Gaza e Cisgiordania", prosegue Colautti.(SEGUE) (Mil/ Dire) 11:51 22-09-25
MO. 3.000 IN PIAZZA PER GAZA, BLOCCATO VARCO AL PORTO DI TRIESTE -2-
DIR0771 3 LAV 0 RR1 R/INT /TXT MO. 3.000 IN PIAZZA PER GAZA, BLOCCATO VARCO AL PORTO DI TRIESTE -2- (DIRE) Trieste, 22 set. - "Ovviamente non siamo qui soltanto per la solidarietà, ma anche perché quello che avviene in Medio Oriente ci riguarda direttamente. Le scelte di questo governo e dell'Europa incombono con l'economia di guerra- spiega-: 800 miliardi destinati al riarmo, mentre manca tutto, sulla sanità, sulla scuola, i lavoratori percepiscono oramai salari bassissimi. Noi vogliamo risposte su questo, e oggi tutti devono capire che quello che avviene in Palestina non è così lontano. C'è un'economia del genocidio, e noi questo vogliamo denunciare". Un breve momento di tensione si è avuto quando l'organizzazione della manifestazione ha annunciato di voler entrare nel Porto. Una trattativa tra i rappresentanti Usb e la Digos ha scongiurato lo scontro. Tuttavia il presidio ha annunciato di voler precedere a un corteo verso la città, non autorizzato, ma a conoscenza delle forze dell'ordine. (Mil/ Dire) 11:51 22-09-25 NNNN
DIR0771 3 LAV 0 RR1 R/INT /TXT MO. 3.000 IN PIAZZA PER GAZA, BLOCCATO VARCO AL PORTO DI TRIESTE -2- (DIRE) Trieste, 22 set. - "Ovviamente non siamo qui soltanto per la solidarietà, ma anche perché quello che avviene in Medio Oriente ci riguarda direttamente. Le scelte di questo governo e dell'Europa incombono con l'economia di guerra- spiega-: 800 miliardi destinati al riarmo, mentre manca tutto, sulla sanità, sulla scuola, i lavoratori percepiscono oramai salari bassissimi. Noi vogliamo risposte su questo, e oggi tutti devono capire che quello che avviene in Palestina non è così lontano. C'è un'economia del genocidio, e noi questo vogliamo denunciare". Un breve momento di tensione si è avuto quando l'organizzazione della manifestazione ha annunciato di voler entrare nel Porto. Una trattativa tra i rappresentanti Usb e la Digos ha scongiurato lo scontro. Tuttavia il presidio ha annunciato di voler precedere a un corteo verso la città, non autorizzato, ma a conoscenza delle forze dell'ordine. (Mil/ Dire) 11:51 22-09-25 NNNN
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