Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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lunedì 22 settembre 2025
Gaza: Fratoianni (Avs), popolo italiano non e' come governo, destra complice di Netanyahu
NOVA0309 3 POL 1 NOV INT REG Gaza: Fratoianni (Avs), popolo italiano non e' come governo, destra complice di Netanyahu Roma, 22 set - (Agenzia_Nova) - L'Italia oggi si e' fermata per Gaza "perche' il popolo italiano non e' come il suo governo e non vuole essere complice del genocidio del popolo palestinese". Lo scrive su Facebook il parlamentare di Alleanza verdi e sinistra, Nicola Fratoianni. "Perche' ognuno deve fare la sua parte - prosegue - per impedire a Netanyahu di portare a termine il suo piano genocidario. Sempre piu' Paesi riconoscono lo Stato di Palestina, impongono sanzioni e fermano il commercio di armi con Israele, il governo Meloni invece non fa nulla di tutto questo, mostrando una sostanziale complicita' con Netanyahu. Per questo Alleanza verdi e sinistra oggi e' in tutte le piazze d'Italia. Da nord a sud. Blocchiamo tutto", conclude Fratoianni. (Rin)
= M.O.: corteo Roma continua a crescere, oltre 50mila presenze =
AGI0496 3 CRO 0 R01 / = M.O.: corteo Roma continua a crescere, oltre 50mila presenze = (AGI) - Roma, 22 set. - Il corteo a favore della Palestina e' arrivato a piazza di Porta Maggiore, come da preavviso formulato direttamente ai funzionari di polizia presenti sul posto. Durante il percorso, i numeri sono progressivamente aumentati fino a raggiungere, attualmente, ben oltre le 50 mila presenze. Sono ora in corso ulteriori interlocuzioni per concordare le modalita' di prosecuzione della iniziativa che, stante la straordinaria adesione di persone di ogni estrazione, continuera' all'insegna della organizzazione e dell'accompagnamento in sicurezza. (AGI)Eiz 221516 SET 25
- Corteo Napoli davanti Federico II,'bruciare accordi con Israele'
Corteo Napoli davanti Federico II,'bruciare accordi con Israele' Studenti:'Occuperemo università se la Flotilla verrà fermata" (ANSA) - NAPOLI, 22 SET - "Bruciare gli accordi con Israele". É la richiesta rivolta all'università Federico II dai manifestanti che stanno partecipando al corteo a Napoli per la Palestina e contro il genocidio a Gaza. Arrivati davanti all'ateneo, i manifestanti hanno esposto un lungo striscione e acceso dei fumogeni. "Oggi facciamo quello che il nostro Governo non ha fatto in questi due anni - ha affermato uno dei rappresentanti parlando al megafono - bruciamo gli accordi fra le università italiane e chi sta compiendo il genocidio in Palestina. Davanti al silenzio dei nostri governanti, il grido degli stidenti è chiaro: siamo noi che dobbiamo liberare le nostre università da questa classe che governa". I manifestanti hanno puntato il dito contro il rettore, Matteo Lorito, perché "siede ancora al tavolo della Fondazione Med-Or: così è complice di uno Stato che uccide non solo con le bombe ma con la fame impedendo gli aiuti umanitari". I manifestanti hanno annunciato una ulteriore iniziativa: "le università saranno occupate qualora la Flottila che si sta dirigendo verso Gaza dovesse essere bloccata". (ANSA).
MO. MIGLIAIA IN PIAZZA A ROMA PER LA PALESTINA /VIDEO
DIR1087 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT MO. MIGLIAIA IN PIAZZA A ROMA PER LA PALESTINA /VIDEO (DIRE) Roma, 22 set. - Migliaia di persone sono in piazza dei Cinquecento per la manifestazione in sostegno della Palestina. In giro per Roma ci sono decine di cortei che stanno convergendo verso la stazione Termini. La manifestazione, prevista come sit-in, potrebbe diventare itinerante una volta che il numero di persone sarà aumentato con l'arrivo dei pre-concentramenti. (Anb/ Dire) 12:46 22-09-25
MO. MIGLIAIA IN PIAZZA A ROMA PER LA PALESTINA /VIDEO
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## A New York Francia guida riconoscimento Palestina, Italia non segue
## A New York Francia guida riconoscimento Palestina, Italia non segue ## A New York Francia guida riconoscimento Palestina, Italia non segue Tra Paesi G7 anche Canada e Regno Unito. Per Meloni non è il momento New York, 22 set. (askanews) - Francia, Canada, Regno Unito, tra i Paesi del G7; Australia, Portogallo, Malta tra gli altri. Sono più di dieci i Paesi che oggi, a New York, annunceranno il riconoscimento dello Stato di Palestina, seguendo la strada già imboccata da Spagna, Norvegia, Irlanda e Slovenia. L'occasione è la "Conferenza di Alto Livello per la risoluzione pacifica della questione palestinese e l'attuazione della soluzione a due Stati", co-presieduta oggi pomeriggio da Francia e Arabia Saudita nell'ambito della settimana dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ai lavori non partecipa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa comunque oggi a New York, ma l'Italia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. La posizione italiana, come espressa più volte anche nelle scorse settimane, è che c'è pieno sostegno alla soluzione "due popoli due Stati" ma non è questo il momento di riconoscere la Palestina. Appena nel luglio scorso, anzi, la premier aveva detto di ritenere "controproducente" il riconoscimento di "una cosa che non esiste". Dunque, aveva concluso, "essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione". Il summit di oggi - in cui non verranno adottati nuovi documenti - segue la Conferenza internazionale organizzata da Parigi e Riad a New York dal 28 al 30 luglio 2025. In quel contesto l'Italia (rappresentata dalla sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi) ha partecipato in qualità di co-chair con l'Indonesia del "Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza". Nell'ambito del gruppo di lavoro, le proposte italo-indonesiane si sono concentrate sull'istituzione di un meccanismo temporaneo e imparziale che garantisca al contempo il rispetto del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la sicurezza sia di Israele sia della popolazione palestinese. Nel quadro di tale meccanismo si metterebbero a disposizione anche esperti per favorire la ripresa di una piena assistenza umanitaria, in linea con i principi di neutralità, indipendenza e imparzialità dell'aiuto. L'Italia ha quindi aderito alla Dichiarazione di New York, atto finale della Conferenza di luglio, che affronta i diversi aspetti della questione palestinese e punta a stabilire un'azione collettiva che ponga fine alla guerra a Gaza e consenta di raggiungere una soluzione pacifica e durevole del conflitto israelo-palestinese sulla base dell'effettiva attuazione della soluzione a due Stati. Lo scorso 12 settembre l'Italia ha poi votato a favore della risoluzione adottata dall'Assemblea Generale Onu con 142 voti a favore (10 i contrari, tra cui Israele e Usa). Il testo prevede il rilancio della soluzione a due Stati con il territorio palestinese governato dall'Autorità nazionale con un comitato amministrativo transitorio da istituire subito dopo il cessate il fuoco. Afe 20250922T123804Z
SCIOPERO PER GAZA, USB: 100MILA A ROMA, AVVISO DI SFRATTO A GOVERNO
9CO1709076 4 POL ITA R01 SCIOPERO PER GAZA, USB: 100MILA A ROMA, AVVISO DI SFRATTO A GOVERNO (9Colonne) Roma, 22 set - "Grande successo per lo sciopero chiamato da USB per fermare il genocidio in Palestina: sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che stanno scioperando in tutto il paese, dai porti come Genova e Livorno, alle scuole che hanno chiuso fino al 70% in alcune città, passando per i magazzini della logistica, le fabbriche e le amministrazioni pubbliche. A decine di migliaia sono scesi in piazza, con 100mila solo a Piazza dei Cinquecento a Roma, con le manifestazioni ancora in corso e che andranno avanti per tutta la giornata. Questo sciopero è un avviso di sfratto al governo Meloni, che si sta dimostrando complice con lo stato sionista e che continua ad aumentare le spese militari a scapito dei salari e dei servizi! È una giornata di lotta senza precedenti: per rompere l'assedio a Gaza, a fianco della Global Sumud Flotilla e con la Palestina nel cuore!". È quanto si legge in una nota dell'Unione Sindacale di Base. (red - sip) 221257 SET 25
MO: TODDE, 'GOVERNO CHIAMI LE COSE COL LORO NOME, A GAZA C'E' UN GENOCIDIO' =
ADN0573 7 CRO 0 ADN CRO RSA MO: TODDE, 'GOVERNO CHIAMI LE COSE COL LORO NOME, A GAZA C'E' UN GENOCIDIO' = Circa 15mila persone stanno manifestando a Cagliari Cagliari, 22 set. - (Adnkronos) - La Sardegna è in piazza per sostenere la causa palestinese e la presidente Todde non usa mezzi termini: "A Gaza c'è un genocidio". Circa 15mila persone stanno manifestando a Cagliari e altre migliaia sono scese in piazza a Sassari, Nuoro, Olbia, Siniscola, Ozieri e Iglesias. "Un segnale importante - commenta Alessandra Todde -. È importante che la nostra Isola, come altre realtà, tir su la testa e dica che noi stiamo vivendo una situazione non più sostenibile". La presidente della Regione Sardegna parla delle prese di posizioni internazionali degli ultimi giorni. "Ho appreso con piacere che Paesi come la Gran Bretagna, il Canada e l'Australia hanno riconosciuto la Palestina - commenta -. Io spero che il nostro Governo abbia il coraggio in questo momento di capire quello che sta succedendo e di chiamare le cose col loro nome: a Gaza c'è un genocidio". (Zas/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 22-SET-25 13:08
- Manifestazione per Gaza a Bologna, 'siamo 50mila'
Manifestazione per Gaza a Bologna, 'siamo 50mila' Completamente riempite piazza Maggiore e vie adiacenti (ANSA) - BOLOGNA, 22 SET - Sono 50mila, secondo gli organizzatori, le persone che in mattinata hanno partecipato alla manifestazione per la Palestina. I manifestanti hanno completamente invaso la piazza Maggiore e le vie adiacenti, prima di muoversi in corteo. (ANSA).
- Bandiera Palestina esposta su Municipio a Gela
Bandiera Palestina esposta su Municipio a Gela Nel giorno dello sciopero collettivo consegna drappo a sindaco (ANSA) - GELA, 22 SET - Una bandiera della Palestina rimarrà esposta nel municipio di Gela (Caltanissetta). Questa mattina, in occasione dello sciopero nazionale a sostegno della popolazione palestinese, il sindaco Terenziano Di Stefano e il presidente del consiglio comunale Paola Giudice, hanno ricevuto la bandiera dal collettivo "Gela per Gaza", da studenti, insegnanti e associazioni, che hanno aderito allo sciopero. "Sappiamo che questo atto simbolico non cambierà le cose ma è un dovere morale prendere posizione, al di là di qualsiasi collocazione politica - hanno spiegato il sindaco e il presidente del consiglio comunale - la nostra comunità dà un segnale contro quello che sta subendo la popolazione civile a Gaza". (ANSA).
NTW Press - Sciopero generale per Gaza e per la Palestina a Milano: migliaia in manifestazione
NTW Press - Sciopero generale per Gaza e per la Palestina a Milano: migliaia in manifestazione
Sciopero generale per Gaza e per la Palestina a Milano: migliaia in manifestazione
Moltissime persone, tra cui numerosissimi giovani, si sono mobilitati a Milano questa mattina per protestare e chiedere lo stop al genocidio che si sta consumando a Gaza

Milano, Lunedì 22 Settembre 2025 13:14
Nemmeno le fortissime piogge che si sono abbattute su Milano da questa notte sono riuscite a fermare le migliaia di persone scese per le strade cittadine per protestare e chiedere lo stop al genocidio che si sta consumando a Gaza, ribadire il sostegno alla Global Sumud Flotilla e chiedere al governo di prendere una posizione forte contro Israele.
Partito il corteo dello sciopero generale per Gaza e per la Palestina: migliaia in manifestazione
MILANO – E' partito da piazzale Cadorna il corteo milanese dello sciopero generale per Gaza e per la Palestina proclamato dai sindacati di base.
Moltissimi giovani in manifestazione
Ad aprire la manifestazione, che vede la partecipazione di migliaia di persone, due grandi striscioni della Usb con le scritte 'Blocchiamo tutto!' e 'Nemmeno un chiodo per Israele! Milano con la resistenza del popolo palestinese e la Flotilla'. Insieme a Usb e le altre sigle sindacali anche associazioni studentesche come Cambiare Rotta.
Gli striscioni che aprono la manifestazione (foto Mianews)
Il percorso del corteo, che ha raccolto in piazza migliaia di persone, ha attraversato la città lungo Foro Bonaparte, viale Gadio, via Legnano, i Bastioni di Porta Volta, viale Crispi, i Bastioni di Porta Nuova, viale Monte Santo, piazza Repubblica per poi concludersi in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Stazione Centrale.
Articolo in aggiornamentomil
Sciopero generale per Gaza e per la Palestina a Milano: migliaia in manifestazione
Moltissime persone, tra cui numerosissimi giovani, si sono mobilitati a Milano questa mattina per protestare e chiedere lo stop al genocidio che si sta consumando a Gaza

Milano, Lunedì 22 Settembre 2025 13:14
Nemmeno le fortissime piogge che si sono abbattute su Milano da questa notte sono riuscite a fermare le migliaia di persone scese per le strade cittadine per protestare e chiedere lo stop al genocidio che si sta consumando a Gaza, ribadire il sostegno alla Global Sumud Flotilla e chiedere al governo di prendere una posizione forte contro Israele.
Partito il corteo dello sciopero generale per Gaza e per la Palestina: migliaia in manifestazione
MILANO – E' partito da piazzale Cadorna il corteo milanese dello sciopero generale per Gaza e per la Palestina proclamato dai sindacati di base.
Moltissimi giovani in manifestazione
Ad aprire la manifestazione, che vede la partecipazione di migliaia di persone, due grandi striscioni della Usb con le scritte 'Blocchiamo tutto!' e 'Nemmeno un chiodo per Israele! Milano con la resistenza del popolo palestinese e la Flotilla'. Insieme a Usb e le altre sigle sindacali anche associazioni studentesche come Cambiare Rotta.
Gli striscioni che aprono la manifestazione (foto Mianews)
Il percorso del corteo, che ha raccolto in piazza migliaia di persone, ha attraversato la città lungo Foro Bonaparte, viale Gadio, via Legnano, i Bastioni di Porta Volta, viale Crispi, i Bastioni di Porta Nuova, viale Monte Santo, piazza Repubblica per poi concludersi in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Stazione Centrale.
Articolo in aggiornamentomil
**MO: OPPOSIZIONI RIBADISCONO, 'STOP LAVORI SE GOVERNO NON RIFERISCE IN AULA'** =
ADN0608 7 POL 0 ADN POL NAZ **MO: OPPOSIZIONI RIBADISCONO, 'STOP LAVORI SE GOVERNO NON RIFERISCE IN AULA'** = Roma, 22 lug. (Adnkronos) - Le opposizioni ribadiscono che non parteciperanno ai lavori d'aula fino a quando il governo non verrà a riferire sulla posizione dell'Italia su Gaza. La richiesta è stata rinnovata in apertura di seduta alla Camera da Pd e M5S. ''Alla vigilia di importanti vertici internazionali e di votazioni cruciali in sede europea, denunciamo con forza che il Governo non ha ancora dato alcuna disponibilità a venire a spiegare in Parlamento la posizione italiana rispetto alla questione palestinese". Lo dice il dem Paolo Ciani in aula. "È un fatto gravissimo. Utilizzeremo tutti gli strumenti che ci mette a disposizione il regolamento perché non siamo disponibili a riprendere le votazioni finché il Governo non avrà assunto l'impegno a venire in Parlamento per comunicazioni. È intollerabile che, di fronte a una richiesta unitaria di tutte le opposizioni, l'esecutivo tiri dritto senza proferire parola. Un Governo che ignora il Parlamento e lascia gli italiani all'oscuro sulla politica estera tradisce la democrazia: Meloni deve spiegare chiaramente da che parte sta l'Italia. Il Parlamento deve votare sulle comunicazioni del Governo, perché le italiane e gli italiani e i tanti giovani che oggi sono scesi in piazza hanno il diritto di sapere da che parte della storia si pongono i deputati che hanno eletto''. Quindi la deputata M5S, Carmen Di Lauro: "Ieri abbiamo assistito a un teatrino mentre" altri Paesi stavano riconoscendo lo Stato di Palestina, "Meloni era in tv a parlare di pastarelle. E' inaccettabile. Chiediamo anche noi con forza che il governo venga in aula, chiediamo a una data certa e ci venga a dire cosa pensa di questo genocidio". (Mon/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 22-SET-25 13:19
Gaza: magliette colorate, bandiere e scritte "Free Palestine", primi manifestanti rientrano, folla in stazione
NOVA0206 3 CRO 1 NOV Gaza: magliette colorate, bandiere e scritte "Free Palestine", primi manifestanti rientrano, folla in stazione Roma, 22 set - (Agenzia_Nova) - Magliette colorate con una stampa bianca sul petto e la scritta "Free Palestine" oppure "Free Gaza". Bandiere della pace, kefiah e altre bandiere arrotolate. I colori della bandiera della Palestina, dipinti sul volto o sulle braccia scoperte. Sono diverse decine i manifestanti che in questo momento affollano le stazioni Barberini e Vittorio Emanuele, limitrofe alle fermate di Termini e Repubblica, chiuse rispettivamente per la protesta e per lo sciopero nazionale indetto dai sindacati Usb e Cobas. Diversi anche i bambini al seguito dei genitori e che stringono tra le mani barchette di carta, diventate simbolo del sostegno alla Global sumud flotilla. Diversi anche i dimostranti che parlano in inglese tra di loro, provenienti probabilmente dall'estero. (Rer)
- Manifestazione per Gaza a Ravenna, bloccato il ponte mobile
Manifestazione per Gaza a Ravenna, bloccato il ponte mobile (ANSA) - BOLOGNA, 22 SET - Manifestazione per Gaza e la Palestina anche a Ravenna, partecipata soprattutto dagli studenti. Il corteo ha invaso e bloccato per alcuni minuti il ponte mobile, una delle infrastrutture più importanti della mobilità della città. (ANSA).
M5S: GAZA RASA AL SUOLO CON ESPLOSIVO ITALIANO? GOVERNO CHIARISCA
Ufficio Stampa M5S
M5S: GAZA RASA AL SUOLO CON ESPLOSIVO ITALIANO? GOVERNO CHIARISCA
Roma, 22 settembre - "Fonti giornalistiche palestinesi da Gaza riportano notizie che, se confermate, sarebbero di una gravità intollerabile perché dimostrerebbero il diretto coinvolgimento dell'Italia nei crimini di guerra di Israele. Secondo l'organizzazione per i diritti umani con sede in Svizzera, Euro-Med Monitor, nelle ultime settime l'esercito israeliano ha intensificato le demolizioni delle case palestinesi nelle aree di Gaza City e Jabalia al ritmo di 300 edifici rasi al suolo ogni giorno con l'utilizzo di vecchi carri cingolati M113 telecomandati a distanza e stipati di tonnellate di esplosivo ad alto potenziale. Ieri i giornalisti palestinesi del Times of Gaza hanno denunciato che l'esplosivo usato è una miscela di nitrato di ammonio e gasolio caricata sui carri in contenitori in plastica da mille litri ciascuno. La stessa miscela, nota come Anfo (Ammonium nitrate fuel oil), il cui uso era già stato testimoniato l'anno scorso da France24 sia a Gaza che in Libano. Come rivelato dall'inchiesta di Altreconomia, l'Italia è diventata il principale fornitore a Israele di nitrato d'ammonio dopo lo stop delle esportazioni verso Tel Aviv di questa sostanza da parte di Spagna e Turchia: seimila tonnellate esportate solo tra novembre 2023 e marzo 2025 come fertilizzante agricolo - peccato che quello italiano abbia un contenuto d'azoto doppio rispetto al minimo necessario per la detonazione. Questa fornitura non è stata smentita dal ministro Tajani lo scorso luglio al Senato, quando interrogato in proposito dal M5S parlò di sostanze 'a duplice uso' come il 'nitrito' (no comment) d'ammonio che non richiedono autorizzazioni all'export. Così come le 140 tonnellate di micce detonanti che improvvisamente dallo scorso anno l'Italia ha esportato in Israele sempre come materiale 'dual-use' potenzialmente utilizzabili come innesco dei robot-bomba. Alla luce di queste notizie, il Movimento 5 Stelle ritiene doveroso che il governo fornisca delle spiegazioni al Parlamento e ai cittadini italiani che oggi sono in tutte le piazze d'Italia per protestare contro la complicità del governo italiano al genocidio di Gaza".
Lo affermano i capigruppo M5S delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Bruno Marton e Arnaldo Lomuti.
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Ufficio Stampa Parlamento
MoVimento 5 Stelle
- Sauditi a Israele, annessione Cisgiordania è una linea rossa
Sauditi a Israele, annessione Cisgiordania è una linea rossa A rischio gli Accordi di Abramo (ANSA) - ROMA, 22 SET - L'Arabia Saudita ha trasmesso un messaggio a Israele avvisando di ritenere l'eventuale annessione della Cisgiordania "una linea rossa" che comporterebbe "importanti implicazioni in tutti i campi". Riad potrebbe rinunciare alla prospettiva della normalizzazione, sottrarsi agli Accordi di Abramo o chiudere nuovamente il suo spazio aereo ai voli israeliani. Lo scrive Channel 12. Un simile avvertimento era stato espresso nei giorni scorsi dagli Emirati Arabi Uniti. I funzionari sauditi - aggiunge l'emittente israeliana - discuteranno su come porre fine alla guerra a Gaza e sugli scenari futuri con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, insieme ai leader di Emirati Arabi Uniti, Qatar, Giordania, Egitto e Turchia. (ANSA).
- Organizzatori a sciopero per Gaza, 'siamo 100mila'
Organizzatori a sciopero per Gaza, 'siamo 100mila' 'Presidio a piazza dei Cinquecento fino alle 13.30, poi corteo" Alla manifestazione per Gaza a piazza dei Cinquecento, a Roma, "ci dicono che siamo 100mila". A dirlo dal camioncino da cui partono gli interventi sono gli organizzatori della mobilitazione indetta dall'Usb. Secondo una prima stima delle forze dell'ordine i manifestanti sarebbero 20mila, in aumento. Tra i partecipanti molte associazioni: oltre a quelle studentesche e dei docenti, in piazza anche i volontari di Emergency. Il presidio al momento è statico, ma fanno sapere: "fino alle 13.30 saremo qui a bloccare piazza dei Cinquecento, poi corteo". Applausi dopo l'annuncio dei treni cancellati o in ritardo. "Questo movimento deve allargarsi a tutta Europa e a tutto il mondo - dicono ai microfoni - In questa piazza c'è la parte migliore del Paese". (ANSA).
- ++ Corteo pro Gaza a Milano, bruciata una bandiera Usa ++
++ Corteo pro Gaza a Milano, bruciata una bandiera Usa ++ Vicini al consolato americano i manifestanti gridano 'assassini' Il corteo pro Gaza che si sta svogendo a Milano si è avvvicinato a qualche centinaio di metri dal consolato americano, presidiato dalle forze dell'ordine per gridate, al grido "assassini". Poi c'è stato un momento di silenzio in piazza della Repubblica ed è stato diffuso a lungo il rumore lugubre dei droni che si abbattono su Gaza. "Questo rumore dovete sentirlo sempre nell vostra coscienza"hanno detto da un megafono. E' quindi stata bruciata una bandiera Usa. (ANSA).
MO. SAVE THE CHILDREN: MISURE CONCRETE PER FERMARE GENOCIDIO A GAZA -2-
DRS0002 3 LAV 0 DRS / WLF MO. SAVE THE CHILDREN: MISURE CONCRETE PER FERMARE GENOCIDIO A GAZA -2- (DIRE) Roma, 22 set. - L'Italia, come Stato parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e dello Statuto di Roma, e firmataria della Dichiarazione di New York, deve assumersi la responsabilità storica di operare per il rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale. Come organizzazioni umanitarie e di sviluppo della società civile, presenti in Palestina da decenni, chiediamo al Governo Italiano e a quelli dell'unione Europea di agire immediatamente e con determinazione per: interrompere qualsiasi accordo commerciale o di cooperazione con il Governo Israeliano che favorisca l'occupazione illegale dei territori occupati; imporre sanzioni verso Israele per violazioni gravi del diritto internazionale e sostenere le sanzioni che saranno proposte in seno alla Unione Europea; bloccare la vendita, l'acquisto o il trasferimento di armi, munizioni, equipaggiamenti e servizi militari da e verso Israele; assicurare l'apertura e il funzionamento di tutti i valichi per permettere l'ingresso degli aiuti e degli operatori umanitari e per garantire cure a malati e feriti dentro e fuori dalla Striscia di Gaza; rafforzare l'impegno per imporre un cessate il fuoco immediato e permanente, porre fine all'occupazione e compiere tutti i passi percorribili per riconoscere il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese; sostenere il lavoro della Corte Penale Internazionale e delle altre corti internazionali competenti anche attraverso il blocco degli effetti delle sanzioni unilaterali promosse dall'amministrazione Trump. La situazione a Gaza è già irreversibile: i crimini continuano ogni giorno nella totale impunità. Non c'è più tempo per parole di circostanza. È in gioco non solo il futuro del popolo palestinese, ma la credibilità del diritto internazionale e il futuro dell'umanità stessa. (Com/Red/ Dire) 09:20 22-09-25
NTW Press - A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina
NTW Press - A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina
A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina
Presidio in Piazza XX Settembre contro il genocidio palestinese e in solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla in occasione dello sciopero generale

Lecco, Lunedì 22 Settembre 2025 09:45
A Lecco Piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Nonostante il maltempo, oggi, lunedì 22 settembre 2025 a Lecco si è svolta la manifestazione promossa dal comitato lecchese Stop al Genocidio, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale proclamato da USB (Unione Sindacale di Base), CUB (Confederazione Unitaria di Base), ADL e SGB (Sindacato Generale di Base). La mobilitazione, dal titolo "Presidio Blocchiamo Tutto per Gaza", ha avuto luogo in Piazza XX Settembre e ha visto la partecipazione di circa 500 persone che al grido "Palestina Libera" hanno sfidato il diluvio. Nonostante la pioggia incessante nessuno si è mosso, nessuno ha desistito.
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A Lecco la pioggia non ferma la mobilitazione per Gaza
Dal comitato Stop Genocidio arrivano parole chiare sull'obiettivo della mobilitazione: "Con lo sciopero e con il blocco della produzione, delle merci e delle principali vie di comunicazione vogliamo fermare la macchina della guerra e denunciare la complicità di chi continua a sostenere l'occupazione. Dobbiamo alzare la voce contro l'ingiustizia. Oggi più che mai è necessaria l'unità politica e sociale. Perché qui non si tratta di noi e del nostro ego: in questo momento storico, sappiamo che le divisioni e le frammentazioni indeboliscono la lotta. E non possiamo permettercelo ".
Corrado Conti
Negli ultimi 23 mesi – è stato sottolineato – Gaza è stata progressivamente devastata, dal Nord fino a Rafah, e ora anche la città di Gaza subisce gravi distruzioni, con civili privi di rifugi e assistenza medica che muoiono a causa dei bombardamenti, della fame e di malattie che potrebbero essere curate.
Clicca e scorri per vedere le foto
GUARDA LA GALLERY (9 foto)
        Corrado Conti 
← →
Tra i partecipanti anche l'Unione degli Studenti Lecco, che ha voluto esprimere la propria solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla. "Come Unione degli Studenti non possiamo accettare che una missione umanitaria venga attaccata da Israele per evitare la consegna di beni di prima necessità ai civili palestinesi. È necessario che l'Occidente e lo Stato italiano condannino il genocidio palestinese e neghino a ogni azienda italiana rapporti commerciali con lo Stato israeliano", ha dichiarato Matteo Paterniti, portavoce dell'associazione.
Secondo gli studenti, in questo momento di emergenza, in cui i palestinesi sono vittime di un conflitto ormai da quasi due anni, è fondamentale che tutte le fasce della popolazione si uniscano. "Per fermare il massacro in corso a Gaza è necessaria unità", hanno affermato.
I militanti hanno sottolineato inoltre che la mobilitazione per la Global Sumud Flotilla non deve essere vista solo come un sostegno simbolico a una missione umanitaria: "Soccorre il popolo palestinese e cerca di fermare il genocidio in corso, garantendo un futuro di giustizia e dignità".
Mario Stojanovic
A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina
Presidio in Piazza XX Settembre contro il genocidio palestinese e in solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla in occasione dello sciopero generale

Lecco, Lunedì 22 Settembre 2025 09:45
A Lecco Piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Nonostante il maltempo, oggi, lunedì 22 settembre 2025 a Lecco si è svolta la manifestazione promossa dal comitato lecchese Stop al Genocidio, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale proclamato da USB (Unione Sindacale di Base), CUB (Confederazione Unitaria di Base), ADL e SGB (Sindacato Generale di Base). La mobilitazione, dal titolo "Presidio Blocchiamo Tutto per Gaza", ha avuto luogo in Piazza XX Settembre e ha visto la partecipazione di circa 500 persone che al grido "Palestina Libera" hanno sfidato il diluvio. Nonostante la pioggia incessante nessuno si è mosso, nessuno ha desistito.
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A Lecco la pioggia non ferma la mobilitazione per Gaza
Dal comitato Stop Genocidio arrivano parole chiare sull'obiettivo della mobilitazione: "Con lo sciopero e con il blocco della produzione, delle merci e delle principali vie di comunicazione vogliamo fermare la macchina della guerra e denunciare la complicità di chi continua a sostenere l'occupazione. Dobbiamo alzare la voce contro l'ingiustizia. Oggi più che mai è necessaria l'unità politica e sociale. Perché qui non si tratta di noi e del nostro ego: in questo momento storico, sappiamo che le divisioni e le frammentazioni indeboliscono la lotta. E non possiamo permettercelo ".
Corrado Conti
Negli ultimi 23 mesi – è stato sottolineato – Gaza è stata progressivamente devastata, dal Nord fino a Rafah, e ora anche la città di Gaza subisce gravi distruzioni, con civili privi di rifugi e assistenza medica che muoiono a causa dei bombardamenti, della fame e di malattie che potrebbero essere curate.
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        Corrado Conti 
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Tra i partecipanti anche l'Unione degli Studenti Lecco, che ha voluto esprimere la propria solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla. "Come Unione degli Studenti non possiamo accettare che una missione umanitaria venga attaccata da Israele per evitare la consegna di beni di prima necessità ai civili palestinesi. È necessario che l'Occidente e lo Stato italiano condannino il genocidio palestinese e neghino a ogni azienda italiana rapporti commerciali con lo Stato israeliano", ha dichiarato Matteo Paterniti, portavoce dell'associazione.
Secondo gli studenti, in questo momento di emergenza, in cui i palestinesi sono vittime di un conflitto ormai da quasi due anni, è fondamentale che tutte le fasce della popolazione si uniscano. "Per fermare il massacro in corso a Gaza è necessaria unità", hanno affermato.
I militanti hanno sottolineato inoltre che la mobilitazione per la Global Sumud Flotilla non deve essere vista solo come un sostegno simbolico a una missione umanitaria: "Soccorre il popolo palestinese e cerca di fermare il genocidio in corso, garantendo un futuro di giustizia e dignità".
Mario Stojanovic
- Usb scuola, 'partecipazione forte allo sciopero di oggi'
Usb scuola, 'partecipazione forte allo sciopero di oggi' (ANSA) - ROMA, 22 SET - "Non si vedeva da anni una partecipazione così consistente del mondo della scuola ad uno sciopero. L'iniziativa di Unione sindacale di base (Usb) ha finalmente dato respiro a un sentimento diffuso di indignazione nelle scuole tra lavoratori e studenti. È il risultato di una organizzazione che non ha paura di lanciare un messaggio di pace e solidarietà al mondo del lavoro, contro il genocidio dei palestinesi - dichiara Luigi del Prete dell'esecutivo nazionale Usb scuola - non possiamo stare fermi di fronte alla barbarie. La verità deve diventare sentire diffuso. Fermiamo Israele, fermiamo il nostro governo, fermiamo la scuola autoritaria di Valditara. Le lavoratrici e i lavoratori della scuola non sono più disposti a vedere ridurre i loro salari a causa delle spese per le armi che vengono poi vendute ad un governo genocida". "Rilanciamo un autunno di lotte per la Palestina e per una nuova scuola statale. La mozione di Usb ha creato un grande dibattito nei collegi docenti", prosegue Luigi Del Prete: "è necessario rompere con la "scuola burocrazia" in cui i tecnicismi stanno asfissiando la vera funzione educativa e pedagogica della scuola, questa giornata ci dà speranza, una nuova scuola statale è possibile". (ANSA).
Portogallo: socialisti, riconoscimento Palestina riflette sentimento maggioritario
NOVA0127 3 EST 1 NOV Portogallo: socialisti, riconoscimento Palestina riflette sentimento maggioritario Lisbona, 22 set - (Agenzia_Nova) - La decisione del governo portoghese di riconoscere lo Stato di Palestina "riflette il sentimento maggioritario del popolo e gode anche di sostegno internazionale". Lo ha detto il segretario nazionale per le Relazioni internazionali del Partito socialista portoghese, Francisco Assis, che si e' congratulato con il governo conservatore guidato da Luis Montenegro per la decisione. "Riteniamo che questa decisione rifletta il sentimento maggioritario del popolo portoghese. Corrisponde alle posizioni della maggioranza dei partiti nell'Assemblea della Repubblica e puo' contribuire alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese che, come sappiamo, si protrae da decenni", ha dichiarato Assis ai giornalisti. Per il responsabile delle relazioni internazionali del Ps, questo passo contribuira' alla risoluzione del problema israelo-palestinese nella regione, respingendo l'idea che si tratti di una misura puramente simbolica. "E' una misura politica che avra' senza dubbio conseguenze di ordine politico", dato che "d'ora in poi si intensifichera' la pressione politica a livello internazionale affinche' Israele modifichi molte delle sue priorita' politiche". (Spm)
MO. CGIL PF ROMA E LAZIO: DIPENDENTI MIC CONDANNANO GENOCIDIO GAZA
DIR0342 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT MO. CGIL PF ROMA E LAZIO: DIPENDENTI MIC CONDANNANO GENOCIDIO GAZA CHIEDONO A GIULI IMPEGNO PER TUTELA CULTURA POPOLO PALESTINESE (DIRE) Roma, 22 set. - "Le lavoratrici e i lavoratori del Ministero della Cultura in assemblea condannano il genocidio nella Striscia di Gaza e chiedono al ministero un impegno concreto per tutelare l'identità culturale del popolo palestinese". Lo dichiara in una nota la Funzione Pubblica CGIL Roma e Lazio. "In tutta Italia migliaia tra lavoratrici e lavoratori hanno fermato la loro attività in segno di protesta verso l'invasione via terra della Striscia di Gaza- prosegue la nota- ultimo atto di un disegno genocidario, e l'ipocrisia del Governo italiano e delle Istituzioni europee che per troppo tempo hanno mantenuto atteggiamenti timidi verso il massacro sistematico di civili e l'ingiustificata punizione collettiva che dopo i tragici fatti del 7 ottobre Israele sta perpetrando contro il popolo gazai. A Palazzo Patrizi Clementi l'assemblea cittadina del personale del ministero della Cultura ha approvato un documento chiaro e inequivocabile; esprimendo solidarietà alla popolazione civile martoriata da bombe e fame, manifestando sostegno a tutte le missioni umanitarie, in particolare alla Global Sumud Flotilla, e chiedendo la fine di ogni rapporto commerciale e militare con Israele fin quando non si ritireranno le truppe di invasione e si avvieranno negoziati di pace con il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina".(SEGUE) (Com/Red/ Dire) 10:10 22-09-25
MO. PALESTINA, STATO GIÀ RICONOSCIUTO DA 52 PAESI AFRICANI SU 54 /FOTO
DIR0363 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT MO. PALESTINA, STATO GIÀ RICONOSCIUTO DA 52 PAESI AFRICANI SU 54 /FOTO CONTINENTE GUIDA IL MOVIMENTO DA 37 ANNI, OGGI LA FRANCIA SEGUE (DIRE) Roma, 22 set. - L'Africa è avanti. Nel nome del diritto internazionale e del principio di autodeterminazione dei popoli, sono infatti già 52 su 54 i Paesi del continente che hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina. Un atto di valore anzitutto simbolico, compiuto spesso già anni fa, ben prima che cominciasse la campagna di bombardamenti di Israele nella Striscia di Gaza e che Tel Aviv intraprendesse la sua politica di espansione delle colonie nella Cisgiordania occupata. Oggi, dopo che il riconoscimento è già stato annunciato da 150 Paesi membri dell'Onu su 193, farà una scelta analoga la Francia, seguita probabilmente da Australia, Canada, Regno Unito, Belgio, Lussemburgo, Portogallo e Malta. Nella maggior parte dei casi, dunque, l'Africa si era mossa già 37 anni fa. Era accaduto quando Yasser Arafat, a capo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), aveva proclamato l'indipendenza dello Stato. La dichiarazione, risalente al 15 novembre 1988, era stata redatta dal poeta Mahmoud Darwish. E l'Algeria, un Paese del nord Africa, era diventata il primo al mondo a riconoscere la Palestina. Erano seguiti altri Stati del Maghreb, forti di una tradizione di solidarietà già emersa negli anni della decolonizzazione. A muoversi Marocco, Tunisia e Mauritania, insieme con la Rasd, la Repubblica araba democratica saharawi, in lotta anche per il proprio stesso diritto a esistere. Nell'arco di poche settimane, nel mondo, furono 75 i Paesi a riconoscere lo Stato di Palestina: la maggioranza era africana, in omaggio a un impegno anti-coloniale condiviso ad esempio da Sudan, Egitto, Nigeria, Burkina Faso, Senegal e Guinea. In molti casi queste scelte non implicarono una rottura dei rapporti con Israele. Diversa invece la situazione di Camerun ed Eritrea, che a oggi restano i soli Stati africani a non aver riconosciuto la Palestina. Un discorso a parte riguarda il Sudafrica. Durante la lotta contro il regime di apartheid, il Paese vide crescere un movimento di solidarietà con i palestinesi. Il 15 febbraio 1995, poi, con Nelson Mandela presidente di una repubblica democratica, arrivò il riconoscimento ufficiale. Il mese scorso, come ricorda in un suo servizio anche Radio France Internationale (Rfi), il ministro degli Esteri di Pretoria, Ronald Lamola, ha sottolineato che "tutti gli Stati devono riconoscere con urgenza lo Stato palestinese". Non tutti ancora lo hanno ascoltato, a cominciare dagli Stati Uniti, storici alleati di Israele. E anche in Europa ci sono dei distinguo. Se Irlanda, Spagna, Norvegia e Slovenia hanno annunciato il riconoscimento nel 2024, non lo hanno fatto ancora né la Germania, né l'Italia: pur tenendo fermo il principio dei "due popoli due Stati", infatti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito la scelta "prematura" e "controproducente". Non è bastata a creare l'unanimità neanche un'altra scelta africana, compiuta in particolare dal Sudafrica: la denuncia di Israele presso la Corte internazionale di giustizia per presunta violazione della Convenzione sul genocidio nella Striscia di Gaza. (Vig/Dire) 10:20 22-09-25

- A Marghera da tutto il Veneto in corteo per Gaza
A Marghera da tutto il Veneto in corteo per Gaza Studenti e sindacati verso il porto: 'Blocchiamo tutto' (ANSA) - VENEZIA, 22 SET - È partito da piazzale Giovannacci, a Marghera (Venezia), il corteo per la Palestina che ha radunato manifestanti da tutto il Veneto nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas. Presenti anche molti studenti. In testa lo striscione "Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto". Il corteo è diretto al porto, che i promotori hanno annunciato di voler bloccare: "Abbiamo promesso un blocco e un blocco stiamo per fare - ribadiscono al microfono -. Le catene del genocidio, le catene belliche, le armi che partono dai nostri territori vanno bloccate". Molti i cartelloni di solidarietà con i palestinesi e la popolazione di Gaza: "Immagina che stanno vivendo una vita che non riesci a sopportare di guardare sul tuo telefono", recita uno di questi. (ANSA).
- Collettivo universitari Macerata contesta il rettore su Gaza
Collettivo universitari Macerata contesta il rettore su Gaza "Ateneo ha continuato a collaborare con Israele, è ipocrita" (ANSA) - MACERATA, 22 SET - Il collettivo studentesco Depangher ha contestato questa mattina il rettore dell'Università di Macerata (Unimc) John McCourt durante l'intervento iniziale dell'assemblea di dipartimento organizzata dall'ateneo sulla questione palestinese. Il collettivo ha interrotto più volte il rettore contestando "l'atteggiamento che l'università ha mantenuto fino a oggi, con accordi mai recisi con istituzioni israeliane, facoltà chiuse e celere schierata contro gli studenti pro Palestina per la manifestazione dello scorso 21 novembre". "Negli ultimi due anni mentre in Palestina si resisteva sotto le bombe dell'esercito israeliano, l'università di Macerata ha continuato a collaborare con Israele attraverso progetti europei che non ha voluto mai recidere ignorando le pressioni degli studenti e studentesse. - hanno detto gli studenti - Siamo di fronte a un meccanismo ipocrita in cui l'università vuole ripulirsi la faccia oggi, per poi continuare a comportarsi come fatto finora domani". Tra le questioni contestate dal collettivo l'invito "a collaborare con un professore riservista dell'Idf, docente dell'università israelianaa Ono academic college" e all'invito, la scorsa settimana, a "un'università israeliana nella facoltà di giurisprudenza". "Date le circostanze è ridicola una presa di posizione ora e non crediamo che chi ancora collabora con le istituzioni accademiche coinvolte nel genocidio possa oggi parlare per Gaza. - hanno affermato - Oggi non è una giornata di riflessione, ma uno sciopero dove si chiede di bloccare tutto. L'Unimc ha scelto volontariamente di non partecipare a questo invito. Chi oggi vuole agire a fianco del popolo palestinese è invitato oggi pomeriggio a bloccare il porto di Ancona". (ANSA).
- Sciopero per Gaza, 'se la scuola tace educa al silenzio'
Sciopero per Gaza, 'se la scuola tace educa al silenzio' Studenti da ogni parte città, 'Roma è già bloccata' (ANSA) - ROMA, 22 SET - "Se la scuola tace educa al silenzio". È uno dei tanti cartelli mostrati a piazza dei Cinquecento, a Roma, da chi oggi aderisce allo sciopero generale per la Palestina indetto dall'Usb. Nel piazzale nei pressi della stazione Termini, dove sono già in tantissimi, ci sono studenti, lavoratori, cittadini. "Blocchiamo tutto, Roma è già bloccata, lo è tutta Italia, non è mai successo", dicono. Molti studenti sono arrivati nei pressi della stazione Termini da diverse scuole della città. Tra queste i licei Mamiani, Cavour, Visconti. Per raggiungere il piazzale i ragazzi hanno sfilato in piccoli cortei tra le vie della città, da via del Corso a piazza Cavour. In arrivo anche gli studenti dall'Università La Sapienza. (ANSA).
Medioriente: in corso corteo a Napoli, blitz manifestanti in stazione
Medioriente: in corso corteo a Napoli, blitz manifestanti in stazione Napoli, 22 set. (LaPresse) - È in corso a Napoli il corteo organizzato da Usb e dai sindacati di base nel giorno dello sciopero per Gaza. Il corteo è partito da piazza Mancini nei pressi della Stazione Centrale e ha percorso corso Umberto diretto verso il centro cittadino. Alla manifestazione partecipano anche numerosi studenti. Prima della partenza del corteo alcuni manifestanti del Si Cobas, di Usb e di Potere al Popolo sono entrati nella Stazione centrale esponendo lo striscione "Palestina libera" nei pressi dei binari e accendendo alcuni fumogeni con i colori della bandiera palestinese. La situazione è tornata rapidamente alla normalità senza che si registrassero problemi alla circolazione ferroviaria. CRO CAM mca/pna 221125 SET 25
Medioriente: studenti Trento bloccano lezioni, 'UniTn complice genocidio'
Medioriente: studenti Trento bloccano lezioni, 'UniTn complice genocidio' Trento, 22 set. (LaPresse) - "Università libera dalla guerra", 'UniTn complice del genocidio". Questo il tenore di alcuni striscioni esposti dagli studenti universitari di Trento all'interno delle facoltà sociologia e giurisprudenza. Una forte rappresentanza di studenti sta infatti prendendo parte allo sciopero generale indetto dai sindacati di base. "Blocchiamo tutto", hanno detto gli universitari irrompendo con le bandiere della Palestina all'interno di alcune aule dove si stavano svolgendo le lezioni. Non si registrano tensioni. CRO NG01 lbo/gir 221128 SET 25
- 'Fermiamo Erode', in mille a Pescara sfilano per la Palestina
'Fermiamo Erode', in mille a Pescara sfilano per la Palestina Studenti, cittadini e sindacati in corteo, striscioni e appelli (ANSA) - PESCARA, 22 SET - "Siamo tutti equipaggio di terra della Sumud Flotilla", "Viva la Palestina dei bambini", 'Fermiamo Erode", "Sangue di innocenti sulle mani di potenti": questi alcuni degli slogan che campeggiano su striscioni e cartelli esposti in corteo a Pescara dove corca un migliaio di persone stanno partecipando alla manifestazione organizzata in concomitanza con lo sciopero nazionale indetto da Usb e sindacati di base (Cub, Adl, Sgb) per la Palestina. Il corteo è partito da piazza Sacro Cuore diretto a piazza Unione, dove si fermerà davanti alla sede della Regione Abruzzo. "Siamo qui non solo per la Palestina, che abbiamo a cuore e che da 77 anni subisce un colonialismo spietato che ruba le terre - dice Teodoro Pace dell'Usb Abruzzo - ma anche per noi italiani, perché l'agire politico di Israele colpisce anche l'Italia. Basta vedere la compressione degli stipendi e i servizi pubblici smantellati gradualmente. Dobbiamo comprendere che l'industria delle armi fa soldi, ma non è un'industria di sviluppo, i lavoratori di quel settore sono un'esigua minoranza". "Occorre un boicottaggio vero dell'economia israeliana - dichiara Renato Di Nicola del Forum Abruzzese dell'Acqua -. Abbiamo sempre lottato contro chi vuole privatizzare il servizio e togliere l'acqua ai palestinesi. Siamo qui per dire che va attaccato il potere economico di Israele dove sia sia perché oggi il genocidio è acclarato". Accanto a Usb Abruzzo sfilano le associazioni Mediterranea, i Cub, Oltre il Ponte, Forum H2O e ancora Rifondazione Comunista, Anpi Pescara, insieme a tanti studenti. "Siamo scesi in piazza come Unione degli Studenti insieme alla comunità studentesca abruzzese per protestare contro la complicità dello Stato italiano nel genocidio in Palestina - dichiara Elisa Cardola, membro dell'esecutivo regionale UdS Abruzzo -. Riteniamo problematico come il Governo non sappia dare risposte concrete e coerenti alla richiesta costante della popolazione di interrompere qualsiasi rapporto con Israele, dimostrando per l'ennesima volta una scarsa volontà di ascoltare la voce degli italiani e di rispettare il Diritto Internazionale". (ANSA).
- Nord Sardegna in piazza per Gaza, protestano anche commercianti
Nord Sardegna in piazza per Gaza, protestano anche commercianti Migliaia a Sassari davanti alla Prefettura (ANSA) - SASSARI, 22 SET - I manifestanti per fermare i bombardamenti e l'invasione militare a Gaza si sono presi la piazza anche a Sassari e Olbia. Nel capoluogo del nord Sardegna migliaia di persone si sono radunate in piazza d'Italia, davanti alla sede della Prefettura, con una larga partecipazione di studenti delle scuole superiori e di numerosi comitati che da mesi manifestano la propria opposizione al conflitto scatenato da Israele in Palestina. "La Sardegna, da sempre solidale con il popolo palestinese, vive sulla propria pelle i danni collaterali delle guerre imperialiste e dell'industria bellica" dichiarano i promotori. Allo sciopero e alla manifestazione hanno aderito anche numerosi commercianti. C'è chi ha abbassato le serrande e chi ha scelto di partecipare in maniera diversa: la libreria Messaggerie sarde e la libreria Dessì, hanno pensato di aderire alle manifestazioni a sostegno della popolazione palestinese devolvendo il 15 per cento dell'incasso della giornata all'Associazione Ponti non Muri, da sempre impegnata in questa missione. "Nelle nostre librerie saranno esposti moltissimi libri che parlano delle dolorose vicende in atto, e raccoglieremo anche offerte spontanee", spiegano. A Olbia, dopo i sit-in delle scorse settimane all'aeroporto contro il volo da Tel Aviv, il corteo è partito da piazza Crispi per raggiungere il Comune, in un'iniziativa promossa da Non Una Di Meno Nord Sardegna e Pride Infogau. Manifestazione anche a Santa Teresa Gallura, dove la protesta è iniziata qualche settimana fa per la presenza in un resort di lusso di turisti israeliani. Qui gli attivisti di Lungoni per la Palestina hanno convocato presidio in piazza Villamarina, lanciando un petizione che con la quale si chiede al Comune a tutte le istituzioni locali di "prendere posizione ufficialmente contro le violenze in corso", e di "avviare un gemellaggio simbolico con un comune palestinese e conferendo la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice Onu per i diritti umani nei Territori Palestinesi". (ANSA).
MO. MIGLIAIA IN PIAZZA A ROMA PER LA PALESTINA /FOTO
DIR0755 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT MO. MIGLIAIA IN PIAZZA A ROMA PER LA PALESTINA /FOTO (DIRE) Roma, 22 set. - Migliaia di persone sono in piazza dei Cinquecento per la manifestazione in sostegno della Palestina. In giro per Roma ci sono decine di cortei che stanno convergendo verso la stazione Termini. La manifestazione, prevista come sit-in, potrebbe diventare itinerante una volta che il numero di persone sarà aumentato con l'arrivo dei pre-concentramenti. (Anb/ Dire) 11:48 22-09-25

MO: COMUNE BOLOGNA ESPONE BANDIERA DELLA PALESTINA =
ADN0349 7 CRO 0 ADN CRO RER MO: COMUNE BOLOGNA ESPONE BANDIERA DELLA PALESTINA = Roma, 22 set. - (Adnkronos) - "In occasione dello sciopero generale per Gaza, e in continuità con le tante iniziative a sostegno del popolo palestinese, il Comune di Bologna espone per la giornata di oggi, 22 settembre, la bandiera della Palestina dalla facciata di Palazzo d'Accursio", è quanto si legge in un comunicato del Comune di Bologna. (Mci/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 22-SET-25 11:59
M.O.: Peskov, l'unica soluzione della crisi e' a due Stati =
AGI0246 3 EST 0 R01 / M.O.: Peskov, l'unica soluzione della crisi e' a due Stati = (AGI) - Roma, 22 set. - La soluzione a due Stati per il conflitto tra Israele e Palestina e' l'unica strada possibile. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. "Rimaniamo fedeli alle risoluzioni fondamentali del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alla posizione internazionale sulla possibilita' di risolvere la questione palestinese-israeliana attraverso una soluzione a due Stati. Pertanto, questo approccio rimane il nostro e crediamo che sia l'unica strada possibile per trovare una soluzione a questo conflitto complesso e di lunga data", ha detto Peskov ai giornalisti. (AGI)Uba 221203 SET 25
- Gaza, blitz a Torino degli ambientalisti Ultima generazione
Gaza, blitz a Torino degli ambientalisti Ultima generazione Si sono incatenati a un semaforo, bloccato il traffico (ANSA) - TORINO, 22 SET - Nel giorno dello sciopero generale per Gaza è in corso un'azione a Torino da parte del movimento Ultima Generazione, pro Palestina. Una decina di persone sedendosi per terra sulle strisce pedonali nel centro della carreggiata di corso Vittorio Emanuele II, all'angolo con corso Re Umberto, impedisce il traffico. Una delle attiviste si è incatenata a un semaforo. "Per crescere e nutrirsi, a Gaza non hanno cibo, non hanno medicinali. La mia coscienza mi ha chiesto di fare uno sforzo ancora più grande, uno sforzo estremo, e proseguirò questo sciopero della fame", dice Claudio, ingegnere di 55 anni che dal 20 settembre è in sciopero della fame per chiedere al Comune di Torino, alla Regione Piemonte e al governo italiano di attuare misure concrete per "agire contro il genocidio in corso", il riconoscimento dello Stato di Palestina e l'apertura di un corridoio umanitario via mare. Presenti agenti della Digos sul posto che procedono con l'identificazione. (ANSA)
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