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giovedì 15 dicembre 2011
CRISI: CGIL, FINALMENTE ANCHE DA CONFINDUSTRIA GRIDO D'ALLARME
CRISI: CGIL, FINALMENTE ANCHE DA CONFINDUSTRIA GRIDO D'ALLARME =
(AGI) - Roma, 15 dic. - "Finalmente anche una Confindustria
silente, che per un po' di Irap aveva finora mantenuto sulla
manovra e sulla situazione reale del paese un atteggiamento
accomodante e rigorista, lancia un grido d'allarme". E' il
commento del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni,
sui dati del Centro studi di Confindustria. Per il dirigente
sindacale "siamo in recessione, si blocca la produzione, cala
il Pil e, come sempre, gli effetti piu' negativi saranno
sull'occupazione. Da mesi denunciamo che la Cig cala perche' le
persone vengono espulse e che il 2012 diventera' un anno
terribile. Adesso finalmente lo si ammette". Secondo Fammoni
quindi, "tutto conferma l'apertura di una voragine
occupazionale ed e' su questo che va valutata la manovra: si e'
tornati a parlare troppo di finanza ed e' sparita la condizione
reale delle persone e degli 8 milioni di lavoratori in
gravissime difficolta'". Il segretario confederale della Cgil
sottolinea la necessita' di "piu' equita' sulle pensioni, sulla
casa e sul carico fiscale dei lavoratori dipendenti e dei
pensionati, vanno tutelati i lavoratori in mobilita' che devono
essere esentati dalle nuovo norme, e poi ci vuole sviluppo e
crescita. Una manovra di rigore a senso unico e' una medicina
che rischia di uccidere l'ammalato. Ecco perche' la
mobilitazione unitaria per cambiare la manovra, per tutele
straordinarie e per interventi per la crescita continuera' e si
rafforzera' fino ad ulteriori e concreti risultati", conclude
Fammoni. (AGI)
Mau
151028 DIC 11
NNNN
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