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martedì 27 marzo 2012

ANSA/ RESISTENZA: I CENTO ANNI DELLA PARTIGIANA FERNANDA



ANSA/ RESISTENZA: I CENTO ANNI DELLA PARTIGIANA FERNANDA
MOGLIE COMANDANTE'PRIMO'COMPIE UN SECOLO,COME GIOVANNA MARTURANO
(di Alessandra Massi)
(ANSA) - ANCONA, 27 MAR - Cento anni trascorsi tra
l'antifascismo, la Resistenza, il Partito d'Azione, il Psi, le
lotte per il lavoro e i diritti delle donne degli anni '50 e
'60, ma anche i referendum per il divorzio e l'aborto degli anni
'70.
E' un pezzo di storia italiana la vita di Fernanda Paci
Tiraboschi, staffetta partigiana nelle Marche dal 1943 fino alla
Liberazione, che compie oggi 100 anni, in contemporanea con
Giovanna Marturano, partigiana, antifascista e comunista ed
esponente di rilievo del movimento femminista, festeggiata a
Roma. Nata a Faenza (Ravenna) il 27 marzo 1912, arrivata a Jesi
(Ancona) al seguito del padre, Fernanda, Nanda per gli amici, e'
stata impegnata nella Resistenza come staffetta, accanto al
marito Amato Tiraboschi (nome di battaglia 'Primo'), vice
comandante e poi comandante della V Brigata Garibaldi, che nelle
Marche contava appartenenti a varie aree politiche. Un rapporto
maturato in ambiente antifascista, nella comune appartenenza al
Partito d'Azione, e culminato nel matrimonio nel 1935 e nella
nascita di due figli: Angelo, deputato e sottosegretario
socialista, e Franco.
Nonostante i bambini piccoli, Fernanda Paci girava per le
valli delle Marche per tenere i collegamenti tra i vari gruppi
partigiani e diffondere informazioni. Subito dopo la guerra
entro' in contatto, tra gli altri, con Diva Campanella,
socialista, uno dei primi assessori donna in Italia, nonche'
madre di Clio Bittoni, moglie del presidente Napolitano. Nel
1947, dopo lo scioglimento del Partito d'Azione, conflui' nel
Psi insieme ad altri 'azionisti' come Riccardo Lombardi e
Giacomo Brodolini, il ministro del lavoro ''padre'' dello
Statuto dei lavoratori. Poi ci furono la morte del marito nel
1948, ruoli di responsabilita' nell'Udi (Unione Donne Italiane)
a livello locale e nazionale e nel partito. Per i socialisti e'
stata anche consigliere comunale per 15 anni ininterrotti, dal
1951 al 1965.
Nonostante le difficolta' e le lotte, Fernanda non ha mai
rinunciato ad essere elegante: bionda fino a pochi anni fa (ora
ha una chioma candida), occhi azzurri, spicca in tutte le
sfilate per il 25 aprile, con tailleur inappuntabile, spilla
d'oro, trucco e manicure impeccabili, foulard di seta sotto il
fazzoletto dell'Anpi, anche se ormai esce di rado. Nella sua
casa di Ancona, tra mobili ottocenteschi, pizzi all'uncinetto e
ninnoli, si notano il diploma d'onore come combattente per la
liberta' d'Italia, firmato dall'allora presidente della
Repubblica Sandro Pertini, un attestato del Psi e la civica
benemerenza del Comune. Oggi viene festeggiata dalla famiglia:
i due figli, le nuore, due nipoti, tre pronipoti e il fratello
novantenne arrivato dalla Romagna per l'occasione. Anche il
sindaco Fiorello Gramillano le ha portato dei fiori, e l'Anpi le
ha inviato un messaggio. E oggi, a chi le chiede un pensiero da
dedicare ai giovani, risponde come avrebbe risposto da ragazza:
''Solo quando le donne avranno raggiunto una completa parita'
saremo una vera democrazia''.
''Cento anni di vita socialista'' commentano la segretaria e
la presidente del Psi anconetano Marina Maurizi e Annarosa
Polverini, che chiedono per Nanda il ''Ciriachino d'oro'',
massima onorificenza del Comune. Al marito e' intitolata una
delle strade del capoluogo marchigiano. (ANSA).

ME
27-MAR-12 19:30 NNNN

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