MAFIA:CASELLI,TROPPI VELENI SU PM PALERMO,STORIA SI RIPETE
NO ILLECITI DI MATTEO E MESSINEO,LIBERTA'PAROLA VA RISPETTATA
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - ''La storia si ripete. Sono anni che
la politica delega alla magistratura il compito di affrontare
problemi che la politica stessa non sa come risolvere'' con il
''corollario: quando l'intervento giudiziario supera una certa
asticella, nel senso che si toccano interessi che stanno a cuore
a una certa politica, si scatenano le polemiche''. Cosi', in
un'intervista a Repubblica, l'ex procuratore di Palermo (oggi a
Torino) Gian Carlo Caselli sui ''troppi veleni'' che stanno
investendo la procura del capoluogo siciliano.
''La polemica e' particolarmente incandescente - osserva -
perche' lo e' la materia su cui Palermo lavora''. E sulla
trattativa Stato-mafia ''piu' che la posizione assunta da questo
o da quello, si tratti pure del Capo dello Stato, a me sembra
ancora piu' rilevante il clima di guerra e che ricorda le
tifoserie calcistiche contrapposte, mentre l'azione dei giudici
della procura di Palermo puo' essere discussa e magari criticata
ma merita rispetto. Sono in magistratura da 45 anni e ne ho
viste di tutti i colori, ma un'inchiesta cosi' difficile a da
far tremare i polsi non l'avevo mai vista''.
Anche se Berlusconi non governa piu', aggiunge, ''il
berlusconismo non e' certamente tramontato, nel senso che e'
ancora di moda valutare l'intervento giudiziario non in base
alla correttezza e al rigore ma all'opportunita' e alla
convenienza. Il che e' devastante''.
Quanto ai colleghi Di Matteo e Messineo, per i quali e' in
corso un'azione disciplinare, ''non hanno compiuto alcun
illecito disciplinare'' e ''la liberta' di espressione va
garantita a tutti, magistrati compresi''. (ANSA)
Y87-LEM
11-AGO-12 09:34 NNNN
NO ILLECITI DI MATTEO E MESSINEO,LIBERTA'PAROLA VA RISPETTATA
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - ''La storia si ripete. Sono anni che
la politica delega alla magistratura il compito di affrontare
problemi che la politica stessa non sa come risolvere'' con il
''corollario: quando l'intervento giudiziario supera una certa
asticella, nel senso che si toccano interessi che stanno a cuore
a una certa politica, si scatenano le polemiche''. Cosi', in
un'intervista a Repubblica, l'ex procuratore di Palermo (oggi a
Torino) Gian Carlo Caselli sui ''troppi veleni'' che stanno
investendo la procura del capoluogo siciliano.
''La polemica e' particolarmente incandescente - osserva -
perche' lo e' la materia su cui Palermo lavora''. E sulla
trattativa Stato-mafia ''piu' che la posizione assunta da questo
o da quello, si tratti pure del Capo dello Stato, a me sembra
ancora piu' rilevante il clima di guerra e che ricorda le
tifoserie calcistiche contrapposte, mentre l'azione dei giudici
della procura di Palermo puo' essere discussa e magari criticata
ma merita rispetto. Sono in magistratura da 45 anni e ne ho
viste di tutti i colori, ma un'inchiesta cosi' difficile a da
far tremare i polsi non l'avevo mai vista''.
Anche se Berlusconi non governa piu', aggiunge, ''il
berlusconismo non e' certamente tramontato, nel senso che e'
ancora di moda valutare l'intervento giudiziario non in base
alla correttezza e al rigore ma all'opportunita' e alla
convenienza. Il che e' devastante''.
Quanto ai colleghi Di Matteo e Messineo, per i quali e' in
corso un'azione disciplinare, ''non hanno compiuto alcun
illecito disciplinare'' e ''la liberta' di espressione va
garantita a tutti, magistrati compresi''. (ANSA)
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