ANSA/ SICILIA SFIDA USA E BLOCCA LAVORI RADAR MILITARE 'MUOS'
TAFFERUGLI NELLA NOTTE A NISCEMI. AMBASCIATA,PER ITALIA BENEFICI
(di Francesco Terracina)
(ANSA) - PALERMO, 11 GEN - Non ha informato il governo
nazionale, ma direttamente il dipartimento Usa di Sigonella, per
avvertire gli americani che da oggi i lavori per l'installazione
del 'Muos' (Mobile User Objective System), il sistema
satellitare della Marina militare statunitense, sono sospesi. La
decisione del neo presidente della Regione siciliana, Rosario
Crocetta, e' arrivata nel pomeriggio (''informero' Monti - ha
detto - ma ho deciso in autonomia'') e segue di poche ore i
tafferugli avvenuti in nottata e fino all'alba a Niscemi
(Caltanissetta), dove gli aderenti al comitato ''No Muos'', che
da tempo presidiano l'area, si sono scontrati (alcuni contusi)
con le forze dell'ordine per impedire l'ingresso nel cantiere di
due camion e due gru che trasportavano le antenne satellitari, i
pezzi mancanti per completare l'installazione del sistema.
In serata arriva una nota dell'ambasciata Usa: ''L'Italia, in
quanto membro della Nato e partner importante per la sicurezza e
la pace a livello internazionale, cosi' come gli altri membri
dell'Alleanza, trarra' beneficio dal Muos a sostegno delle
operazioni Nato'', si legge.
Ma la decisione di Crocetta era gia' presa. Il presidente non
ha gradito l'accelerazione data ai lavori, con il trasporto,
stanotte, di altro materiale nella base. Solo ieri, infatti,
l'Assemblea siciliana aveva approvato una mozione del Pd che
impegna il governo regionale a revocare le autorizzazioni per il
Muos concesse nel 2011 dall'ora governatore Raffaele Lombardo,
che firmo' un'intesa con il ministro della Difesa Ignazio La
Russa. E solo due giorni fa il ministro dell'Interno, Annamaria
Cancellieri, aveva rimarcato l'interesse strategico-militare
dell'area di Niscemi.
''Avevo incontrato alcuni diplomatici Usa nell'ambasciata
americana e li avevo invitato in modo bonario - spiega Crocetta
- a non accelerare i lavori e a procedere con prudenza. Ho detto
che non avremmo gradito forzature rispetto ai blocchi dei
manifestanti. Finora non era successo niente, ma ieri notte,
purtroppo, e' accaduto''.
Il provvedimento di Crocetta, tecnicamente, non e' una revoca
ma un blocco dei lavori. Perche', dice il presidente della
Regione - che afferma di non temere incidenti diplomatici -,
troppe cose non quadrano: ''Il progetto non prevede un
monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche e lo studio
sull'impatto ambientale e sui rischi per la salute e' stato
realizzato da uno studio d'ingegneria, e non dall'Istituto
superiore di sanita', come sarebbe stato ovvio''. E ancora: le
antenne militari, dice Crocetta, potrebbero creare problemi
nelle frequenze radio degli aerei civili nel vicino aeroporto di
Comiso, che dovrebbe diventare operativo a breve.
A fermare i lavori ci aveva gia' provato la procura di
Caltagirone, che lo scorso 6 ottobre aveva sequestrato il
cantiere per violazione delle prescrizioni fissate dal decreto
istitutivo dell'area protetta, la stessa su cui insiste la
stazione militare; ma il Tribunale della liberta' di Catania,
tre settimane dopo, ha dissequestrato l'opera, mai voluta dai
cittadini di Niscemi e ostacolata dal Consiglio comunale che
l'aveva bocciata, soccombendo poi alla scelta, gerarchicamente
superiore, della Regione siciliana.
Il Muos, progettato per rendere piu' rapidi e integrati gli
scambi di informazioni dell'esercito americano, e' una rete
intercontinentale con quattro siti: due impianti sono
localizzati negli Stati Uniti, in Virginia e nelle Hawaii; il
terzo in Oceania e il quarto a Niscemi (che ospita gia' una
stazione radio dell'esercito Usa), nella riserva naturale della
''Sughereta''. Il sito siciliano dovrebbe diventare lo snodo
delle comunicazioni per il Medio Oriente e il Mediterraneo.
(ANSA).
TE
11-GEN-13 19:50 NNNN
TAFFERUGLI NELLA NOTTE A NISCEMI. AMBASCIATA,PER ITALIA BENEFICI
(di Francesco Terracina)
(ANSA) - PALERMO, 11 GEN - Non ha informato il governo
nazionale, ma direttamente il dipartimento Usa di Sigonella, per
avvertire gli americani che da oggi i lavori per l'installazione
del 'Muos' (Mobile User Objective System), il sistema
satellitare della Marina militare statunitense, sono sospesi. La
decisione del neo presidente della Regione siciliana, Rosario
Crocetta, e' arrivata nel pomeriggio (''informero' Monti - ha
detto - ma ho deciso in autonomia'') e segue di poche ore i
tafferugli avvenuti in nottata e fino all'alba a Niscemi
(Caltanissetta), dove gli aderenti al comitato ''No Muos'', che
da tempo presidiano l'area, si sono scontrati (alcuni contusi)
con le forze dell'ordine per impedire l'ingresso nel cantiere di
due camion e due gru che trasportavano le antenne satellitari, i
pezzi mancanti per completare l'installazione del sistema.
In serata arriva una nota dell'ambasciata Usa: ''L'Italia, in
quanto membro della Nato e partner importante per la sicurezza e
la pace a livello internazionale, cosi' come gli altri membri
dell'Alleanza, trarra' beneficio dal Muos a sostegno delle
operazioni Nato'', si legge.
Ma la decisione di Crocetta era gia' presa. Il presidente non
ha gradito l'accelerazione data ai lavori, con il trasporto,
stanotte, di altro materiale nella base. Solo ieri, infatti,
l'Assemblea siciliana aveva approvato una mozione del Pd che
impegna il governo regionale a revocare le autorizzazioni per il
Muos concesse nel 2011 dall'ora governatore Raffaele Lombardo,
che firmo' un'intesa con il ministro della Difesa Ignazio La
Russa. E solo due giorni fa il ministro dell'Interno, Annamaria
Cancellieri, aveva rimarcato l'interesse strategico-militare
dell'area di Niscemi.
''Avevo incontrato alcuni diplomatici Usa nell'ambasciata
americana e li avevo invitato in modo bonario - spiega Crocetta
- a non accelerare i lavori e a procedere con prudenza. Ho detto
che non avremmo gradito forzature rispetto ai blocchi dei
manifestanti. Finora non era successo niente, ma ieri notte,
purtroppo, e' accaduto''.
Il provvedimento di Crocetta, tecnicamente, non e' una revoca
ma un blocco dei lavori. Perche', dice il presidente della
Regione - che afferma di non temere incidenti diplomatici -,
troppe cose non quadrano: ''Il progetto non prevede un
monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche e lo studio
sull'impatto ambientale e sui rischi per la salute e' stato
realizzato da uno studio d'ingegneria, e non dall'Istituto
superiore di sanita', come sarebbe stato ovvio''. E ancora: le
antenne militari, dice Crocetta, potrebbero creare problemi
nelle frequenze radio degli aerei civili nel vicino aeroporto di
Comiso, che dovrebbe diventare operativo a breve.
A fermare i lavori ci aveva gia' provato la procura di
Caltagirone, che lo scorso 6 ottobre aveva sequestrato il
cantiere per violazione delle prescrizioni fissate dal decreto
istitutivo dell'area protetta, la stessa su cui insiste la
stazione militare; ma il Tribunale della liberta' di Catania,
tre settimane dopo, ha dissequestrato l'opera, mai voluta dai
cittadini di Niscemi e ostacolata dal Consiglio comunale che
l'aveva bocciata, soccombendo poi alla scelta, gerarchicamente
superiore, della Regione siciliana.
Il Muos, progettato per rendere piu' rapidi e integrati gli
scambi di informazioni dell'esercito americano, e' una rete
intercontinentale con quattro siti: due impianti sono
localizzati negli Stati Uniti, in Virginia e nelle Hawaii; il
terzo in Oceania e il quarto a Niscemi (che ospita gia' una
stazione radio dell'esercito Usa), nella riserva naturale della
''Sughereta''. Il sito siciliano dovrebbe diventare lo snodo
delle comunicazioni per il Medio Oriente e il Mediterraneo.
(ANSA).
TE
11-GEN-13 19:50 NNNN
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