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venerdì 11 gennaio 2013

MAFIA: PG, RAPPORTI TRA DELL'UTRI E COSA NOSTRA MAI INTERROTTI =

MAFIA: PG, RAPPORTI TRA DELL'UTRI E COSA NOSTRA MAI INTERROTTI =
(AGI) - Palermo, 11 gen. - Marcello Dell'Utri non ha mai
interrotto la propria condotta di assoluta disponibilita' in
favore di Cosa nostra: non c'e' dunque alcuna "cesura" tra i
periodi presi in esame nel processo per concorso in
associazione mafiosa. Lo ha sostenuto nella sua requisitoria,
oggi davanti alla terza sezione della Corte d'appello di
Palermo, il pg Luigi Patronaggio. Il rapprsentante dell'accusa
ha dovuto affrontare il tema posto dalla Cassazione, che il 9
marzo scorso aveva annullato con rinvio la condanna a 7 anni
inflitta al senatore del Pdl: i supremi giudici chiedono
infatti alla Corte palermitana, posto che l'imputato e'
colpevole per i fatti avvenuti fino al 1978, di dimostrare cosa
materialmente Dell'Utri abbia fatto in favore di Cosa nostra,
per il periodo '78-'82. Per il periodo successivo, compreso tra
l'82 e il '92, rimane da verificare se egli abbia agito con il
dolo del "concorrente esterno" oppure se si sia mosso per
aiutare il suo amico Silvio Berlusconi a difendersi
dall'assalto della mafia, che voleva il suo denaro. (AGI)
Pa1/Rap/Mzu (Segue)
111847 GEN 13

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MAFIA: PG, RAPPORTI TRA DELL'UTRI E COSA NOSTRA MAI INTERROTTI (2)=
(AGI) - Palermo, 11 gen. - Patronaggio ha ripercorso il
rapporto tra Berlusconi e Dell'Utri, vecchi amici e molto
legati fra di loro. Il rapporto sarebbe stato segnato pero' da
"tensioni e pressioni costanti su Berlusconi" e l'imputato ne
avrebbe approfittato per rafforzare la propria "posizione di
garanzia nei confronti dell'amico", mentre riguardo a Cosa
nostra egli si sarebbe presentato come un "mediatore" con il
Cavaliere.
Gli attentati subiti dalle aziende targate Fininvest in
Sicilia (in particolare l'incendio della Standa di Catania,
avvenuto nel 1990) avrebbero visto Dell'Utri protagonista "di
interventi ai massimi livelli mafiosi", assecondati da Toto'
Riina, convinto che non si potesse "fare uno sgarro a
Dell'Utri".
Al collegio presieduto da Raimondo Loforti il Pg ha
presentato come molto attendibili i pentiti Gaetano Grado e
Giovanni Brusca e il testimone ascoltato in questo processo di
rinvio, Giovanni Scilabra, ex direttore della Banca Popolare di
Palermo. Quest'ultimo aveva sostenuto che a meta' degli anni
'80 Dell'Utri gli si sarebbe presentato assieme a Vito
Ciancimino, per chiedergli un prestito da 20 miliardi di lire,
destinato alle aziende Fininvest, prestito poi non concesso per
"l'inaffidabilita'" della stessa Fininvest. Un'affermazione,
questa, duramente contestata dal gruppo imprenditoriale che fa
capo alla famiglia Berlusconi.
La requisitoria si concludera' il 18 gennaio, i legali, gli
avvocati Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh, parleranno il 4 e
l'11 febbraio e la sentenza dovrebbe arrivare dal 4 marzo in
poi. (AGI)
Pa1/Rap/Mzu
111847 GEN 13

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MAFIA: REQUISITORIA PG, DELL'UTRI ACCUSATO DA 40 PENTITI =
(AGI) - Palermo, 11 gen. - Ci sono 40 collaboratori di
giustizia che accusano il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri
di essere "un uomo che avrebbe riciclato denaro di Cosa Nostra
investendo in Milano 2" e che "avrebbe posto Berlusconi sotto
protezione contro i sequestri, con una generica mediazione tra
il mondo imprenditoriale di Berlusconi e gli interessi di Cosa
Nostra". Lo ha detto il Pg, Luigi Patronaggio, nella sua
requisitoria davanti alla Corte di Appello di Palermo,
presieduta da Raimondo Lo Forti. Dell'Utri, imputato di
concorso esterno in associazione mafiosa, non era presente in
aula. Nel corso del suo intervento, il Pg ha anche letto il
capo d'imputazione di Dell'Utri nel procedimento per la
trattativa Stato-mafia, ma il documento non e' agli atti del
processo e dunque i legali del senatore hanno contestato la sua
utilizzabilita'. Un rilievo condiviso dal presidente della
Corte. (AGI)
Rap
111229 GEN 13

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 MAFIA: PG PALERMO, ATTIVITA' BERLUSCONI PROTETTE DA BOSS GRAZIE A DELL'UTRI =

Palermo, 11 gen. - (Adnkronos) - "La condotta di Marcello
Dell'Utri non puo' limitarsi a un concorso a un'estorsione. Ma
parliamo di due condotte di Dell'Utri che si esplicano attraverso la
mediazione di un'estorsione da un lato e dall'altro attraverso la
funzione di garanzia delle attivita' di Berlusconi protette e
agevolate da Cosa nostra". Lo ha detto il pg di Palermo, Luigi
Patromnaggio proseguendo la sua requisitoria del processo d'appello a
carico del senatore Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno
in associazione mafiosa. "Dell'Utri - ha spiegato Patronaggio - ha
agito per un fine personale ben preciso. Dell'Utri, se non avesse
avuto alle spalle la potenza di Cosa nostra avrebbe fatto all'interno
di Fininvest la scalata che ha fatto? Da oscuro impiegato di banca
sarebbe andato a capo di Publitalia? Senza questo 'valore' aggiunto'
di Cosa nostra l'imputato dove sarebbe arrivato? Che carriera politica
poteva fare?".

(Ter/Ct/Adnkronos)
11-GEN-13 11:01

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