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venerdì 11 gennaio 2013

SALUTE: DA UNIVERSITA' BARI NUOVE CURE MALATTIE NEUROLOGICHE


SALUTE: DA UNIVERSITA' BARI NUOVE CURE MALATTIE NEUROLOGICHE
STIMOLARE SISTEMA BETA-ADRENERGICO PER RESPIRAZIONE CELLULARE
(di Vincenzo Chiumarulo)
(ANSA) - BARI, 11 GEN - I difetti genetici alla base di
malattie primarie mitocondriali, della sindrome di down, del
Parkinson e dell'Alzheimer, sono dovuti a un deficit
nell'estrazione dei nutrienti dagli alimenti, che causa il
malfunzionamento di un enorme complesso macromolecolare
costituito da 45 proteine, responsabile dell'attivita'
respiratoria cellulare che fornisce energia ai nostri organi, in
particolare al cervello. Lo hanno scoperto ricercatori dei
dipartimenti di Scienze mediche di base, neuroscienze e organi
di senso dell'Universita' di Bari, e l'istituto di Biomebrana e
bioenergetica del Cnr del capoluogo pugliese. A illustrare i
dettagli della scoperta, che potrebbe aprire nuove prospettive
di cura, e' stato, oggi mattina a Bari, il prof.Sergio Papa,
ordinanrio di Biochimica, presidente della Federazione europea
di Biochimica e Biologia molecolare e coordinatore dei
ricercatori dell'universita' e del Cnr che hanno trovato che
l'alterazione del complesso respiratorio macromolecolare e'
coinvolta nella patogenesi i malattie neurologiche
mitocondriali.
I risultati delle ricerche sono pubblicati nel numero di
gennaio della rivista statunitense Trends in Molecular medicine
(pp.61-69), della Cell Press.
''Si e' trovato - spiega Papa - che un enorme complesso
macromolecolare costituito da 45 proteine, del peso di un
milione di Dalton cioe' un milione di volte piu' pesante
dell'atomo dell'idrogeno, e' il controllore, il pacemaker
dell'attivita' respiratoria cellulare che serve a rifornire
energia ai nostri organi, in particolare il cervello la cui
attivita' non si ferma mai, neanche durante il sonno''. Infatti,
''per funzionare, il cervello deve essere continuamente eccitato
da un gradiente ionico''. Un trasporto che richiede energia
estratta dagli alimenti. ''Siamo come una macchina - rileva Papa
- viviamo in quanto utilizziamo combustibili, gli alimenti: li
bruciamo in modo controllato producendo energia che espelliamo
per il 70% sotto forma di calore, mentre il 30% lo conserviamo
sotto forma di una molecola, l'Atp (acido adenosin-trifosforico)
che sostiene tutte le attivita' cellulari che richiedono
energia, tra cui l'eccitabilita' del cervello''.
''Quando c'e' un difetto nella macchina che brucia i nutrienti -
ribadisce - ne risente l'organo che ne ha un maggiore
fabbisogno: il cervello''. Infatti, l'equipe di scienziati
baresi ha ''trovato che, in malattie genetiche rare
(mitocondriali), nel Parkinson e nell'Alzheimer, c'e' un difetto
dell'attivita' respiratoria cellulare''. ''In particolare -
sottolinea Papa - abbiamo riscontrato un difetto di questo
complesso macromolecolare, un enorme complesso proteico che
regola tutta l'attivita' respiratoria celebrale. Il difetto di
questo sistema e' quindi una concausa seria dello sviluppo di
queste malattie mitocondriali rare, del Parkinson e ha un ruolo
nella sindrome di Down che ha una incidenza di uno ogni 3.000
nati vivi. Quindi, tra le rare, e' quella piu' frequente''.
Ma come si possono correggere questi difetti? ''Abbiamo scoperto
- evidenzia Papa - che degli ormoni, dei neurotrasmettitori
mettono in moto un segnale intracellulare''. ''C'e' una piccola
molecola - spiega - l'Amp (acido adenosin-monofosforico)
ciclico, conosciuto come 'il secondo messaggero' perche' quando
arrivano gli stimoli da parte di questi fattori, si eleva e
trasmette messaggi positivi ai vari sistemi cellulari. Noi
abbiamo scoperto che l'attivazione dei segnali che elevano il
livello di Amp ciclico, corregge quei difetti del complesso
macromolecolare che contribuiscono alle malattie primarie
mitocondriali, sindrome di Down, Alzheimer e Parkinson''. Sulle
nuove terapie di quest'ultima malattia, il prossimo 22 febbraio,
al Policlinico di Bari, si terra' una conferenza. In
particolare, si discutera' dei vari approcci, tra cui la terapia
genica chirurgica stereotattica, in cui le operazioni sono
completamente robotizzate. ''Se c'e' un difetto di sistema
enzimatico nello sviluppo del Parkinson - rileva Papa - e'
possibile fare un costrutto del gene che esprime quel sistema
enzimatico, e veicolare tale costrutto direttamente con una
operazione di chirurgia stereotattica, tutta guidata da sistemi
robotizzati col chirurgo dietro a un pannello: questo costrutto
viene poi introdotto direttamente nella zona celebrare colpita
dalla malattia''. Ci sono altri sistemi, come quello di
veicolare i geni necessari per correggere i difetti responabili
del Parkinson, mediante dei costrutti dove il gene specifico e'
legato al frammento di virus. ''Tutti i virus - sottolinea Papa
- hanno la capacita' di penetrare le nostre cellule. Alcuni
arrivano anche nel cervello. E se noi leghiamo al frammento di
virus il gene che ci interessa per correggere il difetto, il
gene sara' portato li' dove deve agire''. Gli studi hanno
dimostrato che ''il frammento da usare e' quello della
mononucleosi, malattia molto diffusa: si e' visto infatti che un
pezzetto di mononucleosi legato a una proteina del virus della
rabbia, aggiunto al gene di interesse per correggere il difetto,
arriva direttamente nel cervello''.
Il terzo approccio, ''piu' soft'', che sta cercando di
seguire l'equipe di barese, prevede di ''correggere i difetti
senza manipolature geniche: possiamo cioe' attivare - aggiunge
Papa - il segnale infracellulare Amp ciclico con i farmaci che
combattono la depressione, ad esempio col prozac''. ''Questi
farmaci - conclude - elevano i livelli dei neuromediatori che
attivano l'Amp ciclico il quale, a sua volta, attiva il
metabolismo energetico: parte del meccanismo curativo dei
farmaci antidepressivi, dunque, e' dovuto proprio a uno stimolo
dell'attivita' respiratoria dei neuroni''. (ANSA).

YB8-ZG
11-GEN-13 16:35 NNNN

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