TLC: CONSIGLIO STATO, UE DECIDA SU RINNOVO CONTRATTO TELECOM CON VIMINALE
=
FASTWEB SI ERA RIVOLTA AL TAR CHE SI ERA ESPRESSO PER GARA
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Sara' la Corte di Giustizia europea a
dover decidere di fatto sull'efficacia del contratto del valore di 521
milioni di euro per servizi di tlc che il Viminale ha rinnovato con
Telecom Italia lo scorso febbraio. Lo ha deciso il Consiglio di Stato
che oggi si e' espresso sul ricorso del ministero dell'Interno contro
la pronuncia del Tar, che aveva dato ragione a Fastweb dichiarando
inefficace il contratto.
Fastweb si era rivolta al Tar del Lazio contro il rinnovo del
maxi-appalto tra Viminale e Telecom Italia. E i giudici amministrativi
nel giugno scorso avevano dichiarato inefficace il rinnovo della
convenzione fra il Viminale e Telecom Italia per la fornitura di
servizi di comunicazione elettronica a favore del Dipartimento di
pubblica sicurezza e dell'Arma dei Carabinieri per servizi di
telefonia fissa e mobile e trasmissione dati.
Il ministero dell'Interno ha impugnato la sentenza del Tar e
''ha proposto appello in via incidentale anche Telecom'', come rileva
il Consiglio di Stato nella sentenza. Secondo i giudici di Palazzo
Spada ''l'amministrazione aggiudicatrice'' non ha dimostrato ''le
ragioni tecniche'' invocate a giustificazione della scelta di non
indire una gara. Dunque il Consiglio di Stato respinge gli appelli
confermando ''il capo della sentenza recante la pronuncia di
annullamento degli atti della procedura negoziata, senza previa
pubblicazione del bando, aggiudicata a Telecom''. Tuttavia i giudici
ravvisano la necessita' di approfondire ''la portata esatta'' della
direttiva europea 2007/66/CE in materia di appalti pubblici a fronte
di quanto previsto dall'articolo 122 del codice dei contratti italiano
(che entrambi gli appelli giudicano non applicabile al caso in esame)
per una pronuncia definitiva sugli appelli e decidono la trasmissione
degli atti alla Corte di Giustizia Ue.
(Val/Ct/Adnkronos)
09-GEN-13 17:46
NNNN
FASTWEB SI ERA RIVOLTA AL TAR CHE SI ERA ESPRESSO PER GARA
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Sara' la Corte di Giustizia europea a
dover decidere di fatto sull'efficacia del contratto del valore di 521
milioni di euro per servizi di tlc che il Viminale ha rinnovato con
Telecom Italia lo scorso febbraio. Lo ha deciso il Consiglio di Stato
che oggi si e' espresso sul ricorso del ministero dell'Interno contro
la pronuncia del Tar, che aveva dato ragione a Fastweb dichiarando
inefficace il contratto.
Fastweb si era rivolta al Tar del Lazio contro il rinnovo del
maxi-appalto tra Viminale e Telecom Italia. E i giudici amministrativi
nel giugno scorso avevano dichiarato inefficace il rinnovo della
convenzione fra il Viminale e Telecom Italia per la fornitura di
servizi di comunicazione elettronica a favore del Dipartimento di
pubblica sicurezza e dell'Arma dei Carabinieri per servizi di
telefonia fissa e mobile e trasmissione dati.
Il ministero dell'Interno ha impugnato la sentenza del Tar e
''ha proposto appello in via incidentale anche Telecom'', come rileva
il Consiglio di Stato nella sentenza. Secondo i giudici di Palazzo
Spada ''l'amministrazione aggiudicatrice'' non ha dimostrato ''le
ragioni tecniche'' invocate a giustificazione della scelta di non
indire una gara. Dunque il Consiglio di Stato respinge gli appelli
confermando ''il capo della sentenza recante la pronuncia di
annullamento degli atti della procedura negoziata, senza previa
pubblicazione del bando, aggiudicata a Telecom''. Tuttavia i giudici
ravvisano la necessita' di approfondire ''la portata esatta'' della
direttiva europea 2007/66/CE in materia di appalti pubblici a fronte
di quanto previsto dall'articolo 122 del codice dei contratti italiano
(che entrambi gli appelli giudicano non applicabile al caso in esame)
per una pronuncia definitiva sugli appelli e decidono la trasmissione
degli atti alla Corte di Giustizia Ue.
(Val/Ct/Adnkronos)
09-GEN-13 17:46
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento