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giovedì 11 luglio 2013

ISTAT: CGIL-CISL-UIL, CON TAGLI AL PERSONALE WELFARE IN CRISI =


ISTAT: CGIL-CISL-UIL, CON TAGLI AL PERSONALE WELFARE IN CRISI =
(AGI) - Roma, 11 lug. - "I dati forniti dall'Istat confermano
come i tagli al personale abbiano colpito pesantemente i
settori che offrono servizi, indebolendo il welfare senza
operare una vera riorganizzazione della Pa e soprattutto senza
ridurre la spesa pubblica". Con una nota congiunta Rossana
Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto
Attili - segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e
Uil-Pa - commentano i dati del Censimento Istat su Industria e
servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit, che ha
quantificato la riduzione dei dipendenti pubblici in un -11,5%
dal 2001 al 2011, con una contrazione secca di quasi 370 mila
unita'. (AGI)
Red/Ila (Segue)
111716 LUG 13

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ZCZC
AGI0813 3 ECO 0 R01 /

ISTAT: CGIL-CISL-UIL, CON TAGLI AL PERSONALE WELFARE IN CRISI (2)=
(AGI) - Roma, 11 lug. - "Tra tagli agli organici e blocco del
turn-over il numero dei dipendenti pubblici e' sceso
drasticamente, senza alcuna attenzione agli effetti su servizi
essenziali come quelli socialmente sensibili offerti dagli enti
locali e dalle Regioni, come sanita' e assistenza alla persona.
Allo stesso tempo- continuano i quattro sindacalisti - la
spesa pubblica ha continuato a galoppare, trascinata dalle
spese per beni e servizi, cioe' acquisti, appalti, consulenze e
lavoro interinale. L'Istat stessa certifica un aumento del 18%
dei lavoratori esterni ".
"I dati mostrano quanto sia controproducente ridurre
ulteriormente il perimetro pubblico, che andrebbe invece
rimodulato rendendo piu' moderni i servizi. Occorre investire
in dematerializzazione e snellimento della burocrazia,
eliminare le ridondanze, ridisegnare la rete dei servizi sul
territorio e valorizzare le competenze".
"Il miglior modo per risparmiare, e crediamo che su questo
si debba concentrare il lavoro del Governo Letta e del ministro
D'Alia nel confronto con le parti sociali, e' rendere la nostra
macchina pubblica piu' efficiente, garantendo ai lavoratori che
la tengono in vita retribuzioni dignitose e non ferme al palo
per un intero lustro. Serve una vera riorganizzazione -
concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili - senza tagli
lineari a risorse e dotazioni organiche. E che scommetta in
professioni e competenze". (AGI)
Red/Ila
111716 LUG 13

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