Croazia: licenziata per tentato suicidio in orario lavoro
Addetta pulizie "violo' leggi omettendo di svolgere sue funzioni"
(ANSA) - ZAGABRIA, 3 LUG - Un tribunale in Croazia ha
licenziato una sua dipendente, una addetta alle pulizie,
spiegando di aver perso la fiducia in lei come lavoratrice dopo
che ha tentato di suicidarsi buttandosi dal tetto dell'edifico
del tribunale durante l'orario di lavoro, invece di finire di
pulire gli uffici.
Il presidente del tribunale di Sambor, cittadina nei pressi
della capitale Zagabria, il giudice Darko Zupancic, ha motivato
il licenziamento in via straordinaria appellandosi agli articoli
del Codice del Lavoro, al contratto collettivo e al codice etico
per i dipendenti pubblici. Secondo lui Ivana Muhar, di 28 anni,
"ha violato le leggi e i codici quando a causa del tentato
suicidio durante l'orario di lavoro ha omesso di svolgere le
proprie funzioni e non ha compiuto le mansioni assegnatele per
quel giorno: la pulizia degli uffici del tribunale". In questo
modo avrebbe "commesso una violazione molto grave del Codice del
Lavoro e compromesso la fiducia del datore di lavoro". Tra i
documenti allegati al licenziamento c'e' il rapporto della
polizia sul tentato suicidio della donna due mesi fa.
I sindacati hanno definito il licenziamento "crudele e
assurdo" e hanno annunciato un ricorso. La donna delle pulizie,
nel frattempo, dopo essere stata curata per le ferite riportate
nella caduta, si trova da quasi due mesi sotto osservazione in
un ospedale psichiatrico. (ANSA).
YK0-QN
03-LUG-14 19:57 NNNN
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