Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05318
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-05318
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254
SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, SPADONI,GRANDE, SIBILIA, DI BATTISTA e DEL GROSSO. —Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
da un articolo apparso sul quotidiano Il Tempo del 26 giugno 2014 si apprende che dieci poliziotti, su 580 Controllati nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, sono risultati positivi alla tubercolosi, uno avrebbe contratto l'infezione (si tratta di un agente in servizio all'U.P.G.S.P. di Terni);
risulta che indossassero semplici mascherine, diverse da quelle in uso per i militari coinvolti nella citata operazione, senza filtri di carbonio, inadatte a fare da scudo a eventuali portatori del virus della tubercolosi;
sulla questione, il 25 giugno 2014 si è tenuto presso il Ministero dell'interno un incontro con i sindacati di categoria per affrontare l'avvio di un nuovo protocollo di sicurezza nella gestione dell'emergenza;
la direzione centrale di sanità pare abbia diramato un nuovo protocollo operativo con il quale sarebbero stati innalzati i livelli di informazione preventiva, di profilassi e di rilevamento;
il segretario generale di uno dei sindacati dipolizia, il Consap, ha affermato che è soprattutto tra il pedonale incaricato del trasporto dei profughi e del controllo presso i Centri di identificazione ed espulsione che si registrano casi di positività e che appare insufficiente il controllo medico a bordo della navi –:
se siano a conoscenza di quanto denunciato e paventato dai sindacati di polizia in ordine alla insufficiente garanzia di sicurezza e tutela della salute di quanti sono impegnati nell'operazione Mare Nostrum;
quali urgenti disposizioni intendano adottare, nell'ambito delle rispettive competenze, in ordine a quanto esposto in premessa e riportato nell'articolo sopra citato, per garantire la piena tutela della salute del personale, anche in relazione alle stesse precauzioni sanitarie già prese per i marinai, per evitare la trasmissione o il contagio di eventuali malattie infettive. (4-05318)
da un articolo apparso sul quotidiano Il Tempo del 26 giugno 2014 si apprende che dieci poliziotti, su 580 Controllati nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, sono risultati positivi alla tubercolosi, uno avrebbe contratto l'infezione (si tratta di un agente in servizio all'U.P.G.S.P. di Terni);
risulta che indossassero semplici mascherine, diverse da quelle in uso per i militari coinvolti nella citata operazione, senza filtri di carbonio, inadatte a fare da scudo a eventuali portatori del virus della tubercolosi;
sulla questione, il 25 giugno 2014 si è tenuto presso il Ministero dell'interno un incontro con i sindacati di categoria per affrontare l'avvio di un nuovo protocollo di sicurezza nella gestione dell'emergenza;
la direzione centrale di sanità pare abbia diramato un nuovo protocollo operativo con il quale sarebbero stati innalzati i livelli di informazione preventiva, di profilassi e di rilevamento;
il segretario generale di uno dei sindacati dipolizia, il Consap, ha affermato che è soprattutto tra il pedonale incaricato del trasporto dei profughi e del controllo presso i Centri di identificazione ed espulsione che si registrano casi di positività e che appare insufficiente il controllo medico a bordo della navi –:
se siano a conoscenza di quanto denunciato e paventato dai sindacati di polizia in ordine alla insufficiente garanzia di sicurezza e tutela della salute di quanti sono impegnati nell'operazione Mare Nostrum;
quali urgenti disposizioni intendano adottare, nell'ambito delle rispettive competenze, in ordine a quanto esposto in premessa e riportato nell'articolo sopra citato, per garantire la piena tutela della salute del personale, anche in relazione alle stesse precauzioni sanitarie già prese per i marinai, per evitare la trasmissione o il contagio di eventuali malattie infettive. (4-05318)
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