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lunedì 29 settembre 2014

ANSA/ Wi-Fi pubblico, cittadini incauti su tutela privacy


ANSA/ Wi-Fi pubblico, cittadini incauti su tutela privacy
Distratti su clausole,per web gratis 'rinunciano' anche a figlio
(di Laura Giannoni)
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Ci sono quelle dei Comuni e delle
universita', degli aeroporti e di un'infinita' di attivita'
commerciali come hotel, bar e ristoranti: la disponibilita' delle
reti Wi-Fi pubbliche, con cui accedere gratuitamente a internet,
e' sempre piu' alta e risponde ad una domanda crescente dei
consumatori, che pero' tendono a considerare la tecnologia come
qualcosa di sicuro e sono spesso ignari dei rischi che corrono.
Dal furto di identita' a quello dei dati personali, carte di
credito comprese, fino alla cessione accidentale del
primogenito.
A svelare l'ingenuita' dei cittadini e' un esperimento condotto
per le strade di Londra dalla societa' di sicurezza informatica
F-Secure in collaborazione con l'Europol, la forza di polizia
Ue. Da questo esperimento e' nato il report 'Tainted love: how
wi-fi betrays us' che si rifa', oltre che ad una celebre canzone,
anche ad uno studio della Commissione europea dell'agosto 2013
che si intitolava 'Europe loves Wi-Fi'.
I ricercatori hanno piazzato un hotspot Wi-Fi 'fasullo',
semplice da costruire e dal costo di appena 200 euro, nei
quartieri di spicco del mondo politico ed economico londinese.
In 30 minuti 250 dispositivi si sono connessi all'hotspot, la
maggior parte in modo automatico, perche' i passanti avevano il
wi-fi abilitato su smartphone e tablet. A usare la connessione
sono stati in 33, che hanno fatto ricerche sul web e inviato
dati ed email. I ricercatori sono stati in grado di 'rubare' una
discreta mole di dati (poi distrutti), non criptati, avendo
quindi la possibilita' di leggere email, indirizzi e le password.
Stessa cosa avrebbe potuto fare un qualsiasi malintenzionato,
mettendo un hotspot 'fai da te' in un'area pubblica e magari
dandogli il nome di un bar vicino per camuffarsi. Un'attivita'
criminale che secondo Troels Oerting, a capo del Centro Ue per
la criminalita' informatica dell'Europol, e' gia' stata denunciata
in diversi Stati membri.
Per testare ulteriormente la poca attenzione dei cittadini,
nel corso dell'esperimento e' stata introdotta una clausola
finta: obbligava l'utente a rinunciare per sempre al primo
figlio in cambio dell'uso del Wi-Fi gratis. Clausola
provocatoria e ovviamente illegale, accettata pero' da sei
persone che hanno dato l'assenso senza leggere.
Il Wi-Fi pubblico, avvertono dunque gli esperti di F-Secure,
non e' sicuro: un criminale puo' introdursi nell'hotspot fornito
da una fonte legittima ma non adeguatamente protetto, oppure puo'
crearne uno ad hoc. Un cittadino informato, pero', ha modo di
difendersi, installando un'app di sicurezza sullo smartphone,
disabilitando il Wi-Fi durante gli spostamenti o usando solo
hotspot fidati e garantiti da una password. (ANSA).

Y89-SAM
29-SET-14 18:58 NNNN

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