Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02711
presentata da Interrogazione a risposta scritta 4-02711
VILMA MORONESE
mercoledì 24 settembre 2014, seduta n.316
mercoledì 24 settembre 2014, seduta n.316
in data 1° agosto 2013 è stata emessa la sentenza della Corte di cassazione nel processo Mediaset e Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva al terzo grado di giudizio per frode fiscale. Le motivazioni della sentenza sono state poi depositate in data 29 agosto 2013;
in data 27 novembre 2013 l'Aula del Senato ha votato la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore;
in data 18 marzo 2014 la Corte di cassazione ha confermato definitivamente la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 2 anni nei confronti di Silvio Berlusconi, comminata dalla Corte di appello di Milano il 19 ottobre 2013. La decisione preclude anche la possibilità di esercitare il diritto di voto;
ai sensi e per effetto del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (cosiddetta legge Severino), l'ex premier risulta soggetto incandidabile;
considerato che il giorno 17 settembre 2014 a Roma si è tenuto un incontro pubblico tra il signor Silvio Berlusconi e alcuni sindacati rappresentanti le forze di polizia, dove lo stesso ha dichiarato, come riportato da molti organi di stampa e come si evince da vari video presenti sul web, quanto segue: "Il Presidente Renzi mi ha autorizzato a dirvi che è a disposizione per incontrare voi o alcuni dei vostri rappresentanti";
considerato inoltre che gli interroganti ritengono oltremodo spiacevole, improprio, inopportuno e sconveniente che chiunque abbia subito una condanna in via definitiva e sia interdetto dai pubblici uffici, nonché privato del diritto di voto e della candidabilità a cariche rappresentative di istituzioni, possa assicurarsi vantaggi politici o di prestigio, ottenendo il consenso degli interlocutori, in nome e per conto del Presidente del Consiglio dei ministri,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti accaduti;
se siano mai state concesse deleghe a Silvio Berlusconi in nome e per conto del Presidente del Consiglio dei ministri a rappresentarlo o a farsi in qualunque modo suo portavoce presso i cittadini, i lavoratori e le sigle sindacali;
se intenda assumere iniziative di competenza atte a smentire quanto dichiarato in pubblico da Silvio Berlusconi, chiarendo che un condannato per frode fiscale non può dichiararsi portavoce del Presidente del Consiglio dei ministri dello Stato italiano.
(4-02711)
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