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martedì 2 giugno 2015

SALUTE: PEDIATRI, 4 BAMBINI SU 100 IPERTESI GIA' ALLE ELEMENTARI =



SALUTE: PEDIATRI, 4 BAMBINI SU 100 IPERTESI GIA' ALLE ELEMENTARI =
 Esperti Sip, ma il problema e' sottostimato perche' ai
giovanissimi si misura poco la pressione

 Roma, 1 giu. (AdnKronos Salute) - Quattro bambini su 100 sono ipertesi
già alle elementari. L'ipertensione è una delle patologie più
frequenti nella seconda infanzia e nell'adolescenza, ma il problema è
sottostimato per la scarsa diffusione dell'abitudine di misurare la
pressione a bambini e ragazzi. Un'indagine condotta dal Gruppo di
studio per l'ipertensione arteriosa della Società italiana di
pediatria (Sip), su un campione di 8.300 bambini delle scuole
elementari di Monza e di diversi centri della Brianza, ha rilevato che
il 4% della popolazione pediatrica presenta valori elevati di
pressione arteriosa, con una frequenza maggiore in chi ha eccesso di
peso. Un dato confermato in analoghi screening internazionali.

 Del tema si parlerà al 71° Congresso italiano di pediatria, in
calendario a Roma dal 4 al 6 giugno, dove sarà presentato
l'aggiornamento delle raccomandazioni congiunte della Sip e della
Società italiana dell'ipertensione arteriosa.

 "Un bambino iperteso sarà molto probabilmente un adulto iperteso,
quindi a rischio di malattie cardiovascolari che oggi rappresentano la
prima causa di morte e di spesa sanitaria nei Paesi occidentali",
spiega Giovanni Corsello, presidente Sip. "La prevenzione, la diagnosi
precoce e il trattamento dell'ipertensione dovrebbero iniziare in età
pediatrica - continua - superando il preconcetto che l'età evolutiva
sia esente da questa patologia. Misurazioni sistematiche della
pressione durante la visita pediatrica, ma anche nelle scuole, possono
evidenziare un numero non trascurabile di bambini con valori elevati e
consentire un intervento precoce". (segue)

 (Ram/AdnKronos)
01-GIU-15 14:51
SALUTE: PEDIATRI, 4 BAMBINI SU 100 IPERTESI GIA' ALLE ELEMENTARI (2) =

 (AdnKronos Salute) - Per quanto riguarda le raccomandazioni "la
principale novità riguarda la relazione tra zuccheri semplici, acido
urico e valori pressori'', aggiunge Marco Giussani, segretario del
Gruppo di studio per l'ipertensione della Sip. "Gli zuccheri, e
specificamente il fruttosio particolarmente contenuto nelle bevande
zuccherate, aumentano la concentrazione di acido urico nel sangue,
fattore che nei bambini è associato a un maggior rischio di
ipertensione". La relazione tra alti valori di acido urico (anche se
ancora compresi nell'intervallo considerato normale) e pressione
arteriosa è stata infatti dimostrata anche nel bambino in uno studio
recentemente pubblicato da un gruppo di ricercatori italiani su
'Pediatrics'.

 Oltre alla limitazione degli zuccheri, i cardini delle raccomandazioni
Sip per la prevenzione e il trattamento dell'ipertensione
nell'infanzia rimangono agire sull'eccesso di peso, aumentare
l'attività fisica e ridurre il sale nella dieta. La prevenzione
andrebbe rivolta a tutti, ma alcuni bambini sono a maggior rischio:
quelli con eccesso di peso, i nati piccoli per l'età gestazionale, chi
ha una familiarità per l'ipertensione e i bambini con elevati valori
di pressione non confermati in successive rilevazioni. Il trattamento
farmacologico non è quasi mai necessario.

 Rimane cruciale l'aspetto della 'transizione', cioè il passaggio
dell'adolescente iperteso dal pediatra al medico dell'adulto. In
questo campo c'è molto lavoro da fare, rileva la Società italiana di
pediatria, sia sul versante pediatrico che su quello dei medici
dell'adulto. E' necessario aprire dei canali di dialogo e di
condivisione delle competenze, a vantaggio dei bambini di oggi che
saranno gli adulti e gli anziani di domani.

 (Ram/AdnKronos)
01-GIU-15 14:51

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