Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01715
presentato daInterrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01715
MOLEA Bruno
testo di
Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488
MOLEA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
a fine luglio 2015, il presidente dell'Aics di Bologna, Serafino D'Onofrio e molti suoi colleghi hanno ricevuto decine di telefonate da uomini che chiamano da un numero «sconosciuto», i quali, affermando di appartenere ad un sindacato di polizia, chiedono, anche al fine di evitare «controlli e ispezioni», un contributo per l'abbonamento alla loro rivista di 140 euro e per ricevere adesivi e altro materiale dell'associazione;
a una delle persone chiamate che cercava di capire di quale sindacato si stesse parlando, è stato fatto il nome del Coisp: una sigla sindacale che effettivamente esiste e che di recente è balzata agli onori della cronaca per aver querelato la mamma di Federico Aldovrandi;
Stefano Del Monaco, presidente dell'associazione Fuoridea, nell'intento di smascherare la truffa, è andato oltre, lasciando l'indirizzo per ricevere il pacco di riviste; ma, di fronte al pagamento in contrassegno di 168 euro, non l'ha ritirato e neanche aperto, rinviandolo al mittente chiuso;
il Coisp, però, nel frattempo, su carta intestata e da un indirizzo mailcertificato, gli presenta la pubblicazione del sindacato e lo ringrazia per la «fiducia accordata»;
si legge nella mail che «l'abbonamento annuale al bimestrale Ps sicurezza epolizia dà diritto al ricevimento di sei numeri con periodicità bimestrale oltre l'annuario di presentazione, un piccolo omaggio da parte della casa editrice dove abbiamo deciso di raccontare le origini della polizia con i suoi percorsi storici e culturali fino ai giorni nostri»;
a preoccupare D'Onofrio (che, per tutelare i propri associati, ha deciso di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine, portando la mail del Coisp allapolizia postale) è anche il fatto che un elenco di numeri e nominativi pubblication line «come elemento di trasparenza» possa venire utilizzato per attività di dubbia legittimità, come sta accadendo;
a Bologna, ad esempio, l'Aics conta 350 associazioni per un totale di 85.000 tesserati: in molti casi si tratta di associazioni che non hanno un ufficio, per cui i responsabili hanno messo i propri numeri di cellulare direttamente on line;
è sembrato improbabile che quegli imprecisati «venditori» fossero in qualche modo collegati a un sindacato di polizia: lo stesso questore di Bologna, Ignazio Coccia, di fronte alla già richiamata denuncia fatta dal presidente, aveva escluso il coinvolgimento di qualsiasi sigla di rappresentanza degli agenti;
il fatto strano è che, come si può facilmente vedere dal sito del Coisp, la quota di adesione per l'abbonamento «ordinario» alla rivista bimestrale di informazione, cultura e attualità sindacato (Ps sicurezza e polizia) è proprio di 140 euro (160 per l'abbonamento «sostenitore» e 180 per il «benemerito»);
in rete, tra l'altro, si trovano notizie relative a una truffa analoga a questa risalente ad alcuni anni fa: evidentemente si tratta di una modalità già utilizzata dai truffatori –:
se non intenda in tempi rapidi fare chiarezza sulla vicenda, nonché adottare ogni iniziativa di competenza al riguardo.
(3-01715)
a fine luglio 2015, il presidente dell'Aics di Bologna, Serafino D'Onofrio e molti suoi colleghi hanno ricevuto decine di telefonate da uomini che chiamano da un numero «sconosciuto», i quali, affermando di appartenere ad un sindacato di polizia, chiedono, anche al fine di evitare «controlli e ispezioni», un contributo per l'abbonamento alla loro rivista di 140 euro e per ricevere adesivi e altro materiale dell'associazione;
a una delle persone chiamate che cercava di capire di quale sindacato si stesse parlando, è stato fatto il nome del Coisp: una sigla sindacale che effettivamente esiste e che di recente è balzata agli onori della cronaca per aver querelato la mamma di Federico Aldovrandi;
Stefano Del Monaco, presidente dell'associazione Fuoridea, nell'intento di smascherare la truffa, è andato oltre, lasciando l'indirizzo per ricevere il pacco di riviste; ma, di fronte al pagamento in contrassegno di 168 euro, non l'ha ritirato e neanche aperto, rinviandolo al mittente chiuso;
il Coisp, però, nel frattempo, su carta intestata e da un indirizzo mailcertificato, gli presenta la pubblicazione del sindacato e lo ringrazia per la «fiducia accordata»;
si legge nella mail che «l'abbonamento annuale al bimestrale Ps sicurezza epolizia dà diritto al ricevimento di sei numeri con periodicità bimestrale oltre l'annuario di presentazione, un piccolo omaggio da parte della casa editrice dove abbiamo deciso di raccontare le origini della polizia con i suoi percorsi storici e culturali fino ai giorni nostri»;
a preoccupare D'Onofrio (che, per tutelare i propri associati, ha deciso di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine, portando la mail del Coisp allapolizia postale) è anche il fatto che un elenco di numeri e nominativi pubblication line «come elemento di trasparenza» possa venire utilizzato per attività di dubbia legittimità, come sta accadendo;
a Bologna, ad esempio, l'Aics conta 350 associazioni per un totale di 85.000 tesserati: in molti casi si tratta di associazioni che non hanno un ufficio, per cui i responsabili hanno messo i propri numeri di cellulare direttamente on line;
è sembrato improbabile che quegli imprecisati «venditori» fossero in qualche modo collegati a un sindacato di polizia: lo stesso questore di Bologna, Ignazio Coccia, di fronte alla già richiamata denuncia fatta dal presidente, aveva escluso il coinvolgimento di qualsiasi sigla di rappresentanza degli agenti;
il fatto strano è che, come si può facilmente vedere dal sito del Coisp, la quota di adesione per l'abbonamento «ordinario» alla rivista bimestrale di informazione, cultura e attualità sindacato (Ps sicurezza e polizia) è proprio di 140 euro (160 per l'abbonamento «sostenitore» e 180 per il «benemerito»);
in rete, tra l'altro, si trovano notizie relative a una truffa analoga a questa risalente ad alcuni anni fa: evidentemente si tratta di una modalità già utilizzata dai truffatori –:
se non intenda in tempi rapidi fare chiarezza sulla vicenda, nonché adottare ogni iniziativa di competenza al riguardo.
(3-01715)
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