TORTURA: ILARIA CUCCHI, CIRCOLARE POLIZIA POSTALE OFFENSIVA =
Roma, 10 set. (AdnKronos) - "Ritengo senza tema di smentita che
nessuno abbia mai utilizzato in Italia, nei contenuti di una circolare
su carta intestata del Ministero dell'Interno, toni di questa portata,
con espressioni offensive così dirompenti, inopportune, faziose e
incontestabilmente dirette a colpire una singola cittadina. Vorrei che
ne prendesse atto". Così Ilaria Cucchi rivolgendosi al capo della
polizia Franco Gabrielli e riferendosi ad una nota del direttore della
polizia postale Roberto Di Legami. Nell'atto si parla di "un nostro
dirigente, individuato come tale da altri utenti" che ha utilizzato
"in perfetta buona fede espressioni che, mistificate e
strumentalizzate da una blogger e dai suoi numerosi followers, hanno
finito per suscitare enorme imbarazzo istituzionale".
Il riferimento è al tweet del dirigente della polizia postale
di Bologna, Geo Ceccaroli ("Ho catturato un Pokemon! Se non lo lascio
in fretta rischio di essere condannato per il reato di tortura?"), che
suscitò la reazione sdegnata di Cucchi e del mondo dei social network.
"Quando lessi quel tweet - scrive Cucchi sul suo profilo Facebook - io
dissi che provavo paura nei confronti di un dirigente di polizia che
potesse dileggiare in quel modo il delicatissimo tema del reato di
tortura sul quale da quarant'anni si discute in questo Paese e sul
quale l'Onu, e non la blogger in cerca di visibilità, ha avuto più
volte occasione di esprimersi duramente nei confronti dell'Italia. Ora
apprendo che addirittura vi sono prese di posizione ufficiali dal
Ministero dell'Interno che denotano livore e personale ostilità nei
miei confronti. Ora so che quella paura era più che giustificata".
Cucchi chiede a Gabrielli "la possibilità di avere un confronto
diretto con il Dr. Di Legami, firmatario di quella circolare, magari
anche in sua presenza, per capire le ragioni e le motivazioni di
quelle parole".
(Pbm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
10-SET-16 20:45
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento