ANSA/ Allarme Ue, in Italia 1000 localita' con fogne fuorilegge
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ANSA/ Allarme Ue, in Italia 1000 localita' con fogne fuorilegge
Da citta' a mete turismo. Multe per acque reflue e rifiuti
(di Enrico Tibuzzi)
(ANSA) - BRUXELLES, 27 DIC - In tutta Italia sono quasi mille
le localita' fuorilegge a causa di reti fognarie o impianti di
depurazione inadeguati che non solo rappresentano un rischio per
la salute dei cittadini e per l'immagine del Paese, ma possono
anche costare milioni di euro in termini di multe Ue. Questa, in
sintesi, l'allarmante situazione che emerge dalle informazioni
raccolte a Bruxelles, dove la Commissione europea ha accumulato,
negli ultimi dieci anni, una serie impressionante di dossier che
nel 2017, con molto probabilita', sfoceranno in nuove sanzioni e
altri deferimenti alla Corte di giustizia.
Nel mirino dei servizi dell'esecutivo comunitario ci sono
grandi citta', mete turistiche di fama internazionale e comuni
dove le amministrazioni locali non sono riuscite, nei 25 anni
avuti a disposizione, a creare le infrastrutture necessarie per
rispettare i limiti fissati per le acque reflue dalla direttiva
europea varata nel '91. Limiti fissati all'epoca per garantire
condizioni igienico-sanitarie adeguate per la tutela della
salute e dell'ambiente.
La mappa delle localita' fuorilegge indica che quasi due terzi
sono concentrate in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Campania
e Lombardia. Ma il problema tocca tutto il Paese, poiche' l'unica
regione 'esente' dalle procedure d'infrazione aperte dalla
Commissione e' il Molise. E non perche' sia particolarmente
virtuosa, ma perche' scarica le sue acque reflue in Puglia e
Abruzzo. Da Cefalu' a Courmayeur, da Rapallo a Trieste, da Napoli
a Roma e in parte Firenze, da Ancona a Pisa, le carenze
registrate nel sistema di raccolta e trattamento delle acque di
fogna, nonostante i ripetuti allarmi lanciati da Bruxelles,
risultano ancora essere molto, troppo diffuse.
La prima procedura d'infrazione risale al 2004, riguarda 80
localita', e si e' conclusa nel luglio del 2012 con una sentenza
di condanna emessa dalla Corte Ue. L'8 dicembre scorso la
Commissione ha deferito nuovamente l'Italia alla Corte
accusandola di non aver rispettato la sentenza del 2012 e
chiedendo l'applicazione di una doppia sanzione: una multa
forfettaria di 62,6 milioni di euro piu' una penalita' di 347 mila
euro al giorno.
La seconda azione incentrata su 27 localita' data 2009. Del
2014 e' la sentenza di condanna della Corte e ora i tempi sono
maturi per un secondo deferimento con multa. La terza procedura
d'infrazione riguarda ben 852 agglomerati urbani (di cui 175 in
Sicilia, 130 in Calabria e 110 in Campania). Del marzo 2015 e'
l'ultimatum lanciato all'Italia per mettersi in regole e ora
fonti di Bruxelles prevedono che nel 2017 arrivi il deferimento
alla Corte di giustizia.
Intanto continua a salire il conto delle multe Ue per le
discariche fuorilegge e i rifiuti in Campania. Nel primo caso
l'Italia ha sborsato, dalla condanna del dicembre 2014 a oggi,
circa 140 milioni di euro riuscendo a dimezzare il numero degli
impianti fuori norma. Mentre nel caso Campania dal luglio 2015
si sta pagando una multa da 120 mila euro al giorno che sara'
bloccata solo quando l'Italia dimostrera' che il ciclo di
gestioni dei rifiuti funziona al cento per cento. (ANSA)
TI
27-DIC-16 16:55 NNNN
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