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TLC, WHATSAPP: OCCHIO AL VIRUS
(9Colonne) Roma, 27 dic - Attenzione a non aprire le e-mail, e soprattutto gli allegati, inviati da mittenti il cui nick è whatsapp ma il cui indirizzo reale, in realtà, risale a persone tutt'altro che riconducibili alla nota applicazione. Da oltre un anno è consolidata la mania dei messaggi #Whatsapp vocali che si sono aggiunti ai tradizionali messaggi di chat. Gli utenti iscritti all'app di messaggistica più popolare del momento possono inviare un file audio al destinatario, in modo da evitare di digitare sulle tastiere degli smartphone lunghe conversazioni, a volte complicate da gestire quando si hanno le mani impegnate in altre attività". "Ma c'è un trucco, e potenziale pericolo, e consiste nel virus annidato nell'allegato che, se aperto, infetta il computer - avverte la polizia la polizia di Stato sul suo profilo Facebook 'Una vita da social'. Il più delle volte ciò consente al pirata informatico di controllare la macchina colpita dall'infezione (è il caso dei cosiddetti trojan), riuscendo a verificare, anche a distanza, le combinazioni di tasti digitati sulla tastiera. Con tutti i conseguenti illeciti vantaggi: si pensi alle credenziali di accesso del conto corrente online alle più 'innocue' (si fa per dire) credenziali di accesso all'email, al profilo Facebook, ai dati personali dell'utente".
(red)
271045 DIC 16
TLC, WHATSAPP: OCCHIO AL VIRUS
(9Colonne) Roma, 27 dic - Attenzione a non aprire le e-mail, e soprattutto gli allegati, inviati da mittenti il cui nick è whatsapp ma il cui indirizzo reale, in realtà, risale a persone tutt'altro che riconducibili alla nota applicazione. Da oltre un anno è consolidata la mania dei messaggi #Whatsapp vocali che si sono aggiunti ai tradizionali messaggi di chat. Gli utenti iscritti all'app di messaggistica più popolare del momento possono inviare un file audio al destinatario, in modo da evitare di digitare sulle tastiere degli smartphone lunghe conversazioni, a volte complicate da gestire quando si hanno le mani impegnate in altre attività". "Ma c'è un trucco, e potenziale pericolo, e consiste nel virus annidato nell'allegato che, se aperto, infetta il computer - avverte la polizia la polizia di Stato sul suo profilo Facebook 'Una vita da social'. Il più delle volte ciò consente al pirata informatico di controllare la macchina colpita dall'infezione (è il caso dei cosiddetti trojan), riuscendo a verificare, anche a distanza, le combinazioni di tasti digitati sulla tastiera. Con tutti i conseguenti illeciti vantaggi: si pensi alle credenziali di accesso del conto corrente online alle più 'innocue' (si fa per dire) credenziali di accesso all'email, al profilo Facebook, ai dati personali dell'utente".
(red)
271045 DIC 16
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