MIGRANTI: 'CORSERA', IN DOSSIER FRONTEX CHIAMATE DIRETTE PER 8 NAVI ONG =
le accuse, intervengono prima della richiesta di aiuto e
interferiscono con indagini su trafficanti. La replica 'salviamo vite
umane'
Roma, 4 mag. (AdnKronos) - Le Organizzazioni non governative che
operano nel Mediterraneo, nel 90% del salvataggi effettuati,
individuano direttamente le imbarcazioni che trasportano migranti,
prima che sia partita una richiesta di aiuto e prima delle
comunicazioni da parte della Guardia costiera, e sono attivate
direttamente dai migranti stessi: i telefoni satellitari consegnati
agli scafisti contengono infatti numeri delle imbarcazioni che
intervengono. Si tratta di modalità che interferiscono con le indagini
sui trafficanti. Sono queste, secondo quanto riferito dal 'Corriere
della Sera', le accuse contenute nel dossier di Frontex su cui indaga
il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Accuse alle quali le Ong
hanno già più volte replicato respingendole come "infamie"e ribadendo
che il loro "unico obiettivo è salvare vite umane".
La relazione dell'Agenzia europea indica 8 navi private e le relative
Ong, elencate dal quotidiano: Sea Watch di SeaWatch.org che batte
bandiera olandese e porta fino a 350 persone; Aquarius di Sos
Mediterraneo/Medici senza frontiere di Gibilterra con una capienza di
500 persone; Sea Eye di Sea Watch.org dall'Olanda, fino a 200 persone;
Iuventa di Jugendrettet.org, bandiera olandese con 100 persone; Minden
di Lifeboat Project tedesca per 150; Golfo Azzurro di Open Arms da
Panama che porta fino a 500 persone; Phoenix di Moas con bandiera del
Belize che ne imbarca 400; Prudence di Medici senza frontiere con
bandiera italiana che è la più grande visto che ha 1.000 posti.
Frontex ha esaminato le rotte seguite da queste navi e in particolare
le modalità di avvicinamento alle acque libiche, ma ha anche
utilizzato testimonianze di migranti sbarcati e le informazioni
fornite da agenzie di intelligence di alcuni Stati. E sostiene che
"prima e durante le operazioni di salvataggio alcune Ong hanno spento
i transponder per parecchio tempo". (segue)
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-MAG-17 09:17
NNNN
MIGRANTI: 'CORSERA', IN DOSSIER FRONTEX CHIAMATE DIRETTE PER 8 NAVI ONG (2) = le accuse, intervengono prima della richiesta di aiuto e
interferiscono con indagini su trafficanti. La replica 'salviamo vite
umane'
Roma, 4 mag. (AdnKronos) - Le Organizzazioni non governative che
operano nel Mediterraneo, nel 90% del salvataggi effettuati,
individuano direttamente le imbarcazioni che trasportano migranti,
prima che sia partita una richiesta di aiuto e prima delle
comunicazioni da parte della Guardia costiera, e sono attivate
direttamente dai migranti stessi: i telefoni satellitari consegnati
agli scafisti contengono infatti numeri delle imbarcazioni che
intervengono. Si tratta di modalità che interferiscono con le indagini
sui trafficanti. Sono queste, secondo quanto riferito dal 'Corriere
della Sera', le accuse contenute nel dossier di Frontex su cui indaga
il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Accuse alle quali le Ong
hanno già più volte replicato respingendole come "infamie"e ribadendo
che il loro "unico obiettivo è salvare vite umane".
La relazione dell'Agenzia europea indica 8 navi private e le relative
Ong, elencate dal quotidiano: Sea Watch di SeaWatch.org che batte
bandiera olandese e porta fino a 350 persone; Aquarius di Sos
Mediterraneo/Medici senza frontiere di Gibilterra con una capienza di
500 persone; Sea Eye di Sea Watch.org dall'Olanda, fino a 200 persone;
Iuventa di Jugendrettet.org, bandiera olandese con 100 persone; Minden
di Lifeboat Project tedesca per 150; Golfo Azzurro di Open Arms da
Panama che porta fino a 500 persone; Phoenix di Moas con bandiera del
Belize che ne imbarca 400; Prudence di Medici senza frontiere con
bandiera italiana che è la più grande visto che ha 1.000 posti.
Frontex ha esaminato le rotte seguite da queste navi e in particolare
le modalità di avvicinamento alle acque libiche, ma ha anche
utilizzato testimonianze di migranti sbarcati e le informazioni
fornite da agenzie di intelligence di alcuni Stati. E sostiene che
"prima e durante le operazioni di salvataggio alcune Ong hanno spento
i transponder per parecchio tempo". (segue)
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-MAG-17 09:17
NNNN
portavoce Agenzia, non accusiamo, forniamo informazioni
(AdnKronos) - Sulla questione interviene anche, intervistata dalla
'Repubblica', la portavoce di Frontex, Izabella Cooper. "Noi non
abbiamo mai accusato le Ong di collusione con i trafficanti di esseri
umani anche perché non abbiamo il mandato per svolgere indagini sul
territorio - spiega - Le fanno la Polizia ed Europol, noi ci limitiamo
a passare loro le informazioni che raccogliamo durante i salvataggi e
l'assistenza dei migranti".
"Raccogliamo informazioni sui trafficanti libici e dei paesi di
transito e poi le passiamo alla Polizia e a Europol che svolgono le
indagini sotto il controllo delle autorità italiane", chiarisce, e,
quanto alle analisi di rischio, precisa: "Abbiamo notato che negli
ultimi due anni i trafficanti libici hanno cambiato il loro modo di
operare. Nel 2012 i barconi arrivavano a Lampedusa, nel 2014 si
fermavano a metà strada tra Libia e Italia. Dal 2016 invece la maggior
parte dei soccorsi avviene al limite delle acque territoriali
libiche". I trafficanti "riforniscono i gommoni di benzina, cibo e
acqua sufficienti a percorrere giusto le 12 miglia per uscire dalle
acque di Tripoli" e utilizzano mezzi "di qualità inferiore a prima, di
importazione cinese, lunghi 10 metri e fatti di una gomma molto
sottile. Li stipano anche con 170 persone mentre quando i viaggi erano
più lunghi facevano imbarcare 90 migranti ".
"A quanto ne sappiamo i trafficanti sfruttano la situazione: sanno che
abbiamo l'obbligo internazionale di salvare i migranti in mare e ne
approfittano", dice ancora la portavoce di Frontex, e quanto alle
informazioni su cui si basano le indagini delle autorità italiane
conclude: "è certo che abbiano un quadro ben più completo di noi".
(Sin/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-MAG-17 09:17
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento