Corpo forestale, Comellini: Cocer Carabinieri cerca di stendere cortina di fumo su fallimento riforma Madia
(AGENPARL) – Roma, 04 lug 2017 – Sarebbe interessante sapere chi ha scritto il testo del comunicato stampa diffuso nelle scorse ore dal Cocer dei Carabinieri perché è fin troppo evidente il puerile tentativo di alzare una cortina di fumo attorno al fallimento della riforma Madia che ha smembrato e soppresso il Corpo forestale dello Stato che fino al 31 dicembre scorso era deputato alla prevenzione, al coordinamento, alla direzione delle operazioni e allo spegnimento degli incendi boschivi.
Il Cocer dell’Arma – che ricordo essere un organismo gerarchicamente organizzato interno alla Benemerita – e che non ha nulla a che vedere con le organizzazioni sindacali che diversamente rispondono al personale rappresentato e non al datore di lavoro, se da un lato ha perso una importante occasione per tacere, dall’altro, però, dovrebbe spiegare quali sono e di chi sono gli “interessi di bottega” a cui fa esplicito riferimento nella nota diffusa dalle agenzie di stampa, perché se sono a conoscenza di fatti che possono configurarsi come reato ha l’obbligo di denunciarli alle autorità giudiziarie competenti.
Diversamente le dichiarazioni del Cocer dei Carabinieri lasciano il tempo che trovano e non cambiano lo stato dei fatti che oggi è evidente agli occhi di tutti gli italiani: l’Italia brucia e non c’è più nessuno in grado di sostituire il Corpo forestale dello Stato nel fare prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi.
Lo dichiara Luca Marco Comellini – Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (PDM)
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