Morto per malore: esposto Conapo a procura Aosta su ritardo 112 =
(AGI) - Aosta, 13 ago. - Esposto del Conapo, sigla sindacale
dei vigili del fuoco, alla Procura di Aosta in relazione ai
tempi di allertamento dei pompieri competenti nell'area di
Introd dopo la richiesta di soccorso per un 70enne colto da
malore e deceduto pervenuta al numero unico di soccorso 112.
L'episodio risale a sabato 5 agosto, vittima Ernesto Costa, di
Sedriano (Milano), morto mentre passeggiava con il nipote
12enne sui sentieri di Introd in una zona senza copertura della
rete telefonica. "Il 112 ha attivato il servizio 118, ma dai
dati in nostro possesso - dice il sindacato nell'esposto alla
Procura - quest'ultimo ha richiesto l'intervento dei vigili del
fuoco circa un ora dopo, un lasso di tempo esagerato
considerata l'urgenza dovuta al malore della persona, alla
mancanza di precisa localizzazione, alla poca copertura della
rete telefonica e al coinvolgimento di un minore smarrito".
Una situazione di emergenza "grave ed urgente" che per il
Conapo necessitava invece di un intervento interforze immediato
"perche' nei soccorsi alle persone sono preziosi anche i
secondi e qui non si trattava di solo soccorso sanitario ma
anche di soccorso tecnico. Tanto e' vero che le due persone, di
cui purtroppo uno senza vita, furono ritrovate proprio dai
vigili del fuoco una volta intervenuti, ma quasi 2 ore dopo la
richiesta di soccorso". Simone Oliveri, segretario Conapo per
la Valle d'Aosta, spiega che l'esposto "ha lo scopo di evitare
per il futuro ulteriori episodi di ritardi e mancati
allertamenti dei vigili del fuoco della Valle d'Aosta e di
migliorare quindi i tempi complessivi di risposta dell'apparato
di sicurezza e soccorso ai cittadini dal quale i pompieri non
devono mai essere estromessi". Secondo il sindacalista, "non e'
la prima volta che i vigili del fuoco, che sono un corpo di
'pubblico soccorso', vengono avvisati in ritardo proprio nelle
richieste di 'soccorso'". Il Conapo auspica anche l'intervento
"del presidente della Regione, Pierluigi Macris, nella sua
qualita' di prefetto, per evitare il ripetersi di tali
accadimenti". (AGI)
Vic
131359 AGO 17
NNNN
dei vigili del fuoco, alla Procura di Aosta in relazione ai
tempi di allertamento dei pompieri competenti nell'area di
Introd dopo la richiesta di soccorso per un 70enne colto da
malore e deceduto pervenuta al numero unico di soccorso 112.
L'episodio risale a sabato 5 agosto, vittima Ernesto Costa, di
Sedriano (Milano), morto mentre passeggiava con il nipote
12enne sui sentieri di Introd in una zona senza copertura della
rete telefonica. "Il 112 ha attivato il servizio 118, ma dai
dati in nostro possesso - dice il sindacato nell'esposto alla
Procura - quest'ultimo ha richiesto l'intervento dei vigili del
fuoco circa un ora dopo, un lasso di tempo esagerato
considerata l'urgenza dovuta al malore della persona, alla
mancanza di precisa localizzazione, alla poca copertura della
rete telefonica e al coinvolgimento di un minore smarrito".
Una situazione di emergenza "grave ed urgente" che per il
Conapo necessitava invece di un intervento interforze immediato
"perche' nei soccorsi alle persone sono preziosi anche i
secondi e qui non si trattava di solo soccorso sanitario ma
anche di soccorso tecnico. Tanto e' vero che le due persone, di
cui purtroppo uno senza vita, furono ritrovate proprio dai
vigili del fuoco una volta intervenuti, ma quasi 2 ore dopo la
richiesta di soccorso". Simone Oliveri, segretario Conapo per
la Valle d'Aosta, spiega che l'esposto "ha lo scopo di evitare
per il futuro ulteriori episodi di ritardi e mancati
allertamenti dei vigili del fuoco della Valle d'Aosta e di
migliorare quindi i tempi complessivi di risposta dell'apparato
di sicurezza e soccorso ai cittadini dal quale i pompieri non
devono mai essere estromessi". Secondo il sindacalista, "non e'
la prima volta che i vigili del fuoco, che sono un corpo di
'pubblico soccorso', vengono avvisati in ritardo proprio nelle
richieste di 'soccorso'". Il Conapo auspica anche l'intervento
"del presidente della Regione, Pierluigi Macris, nella sua
qualita' di prefetto, per evitare il ripetersi di tali
accadimenti". (AGI)
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