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mercoledì 21 marzo 2018

Regeni:Md, diritto magistrati partecipare dibattito pubblico



MERCOLEDÌ 21 MARZO 2018 20.32.04
POLIZIA

Caso Zucca, Md: diritto magistrati partecipare dibattito pubblico

Caso Zucca, Md: diritto magistrati partecipare dibattito pubblico "Per Cassazione e Cedu al G8 Genova fu tortura" Roma, 21 mar. (askanews) - "Apprendiamo dalla stampa la notizia dell'avvio da parte del procuratore generale della Cassazione di 'accertamenti preliminari' nei confronti del sostituto procuratore generale di Genova, Enrico Zucca, per le dichiarazioni rese nell'ambito di un convegno organizzato dal Consiglio dell'ordine degli avvocati di Genova. Sempre sui media è stata diffusa la notizia di un'iniziativa del Ministero della giustizia tesa ad acquisire gli atti relativi all'intervento del magistrato. Si ripropone, ancora una volta, il tema del diritto del magistrato a partecipare al dibattito pubblico". Lo scrive in una nota Magistratura democratica, spiegando: "Consapevoli dei criteri di equilibrio e di misura che devono caratterizzare la manifestazione del pensiero da parte dei magistrati, ribadiamo che la non condivisione dei contenuti non può essere impropriamente 'sanzionata' con iniziative di carattere disciplinare". "Con riferimento al merito delle dichiarazioni del sostituto procuratore Zucca - prosegue Md -, osserviamo che le pronunce della Corte di cassazione e della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno qualificato i fatti di Genova in termini di tortura e hanno censurato il nostro Paese per non avere posto in essere quegli adempimenti procedurali - tra cui la sospensione dal servizio dei responsabili - necessari per prevenire e reprimere il delitto di tortura. Lo stesso Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha rilevato la grave ricaduta di quei fatti sul rapporto di necessaria fiducia che i cittadini devono avere nei confronti di chi esercita il monopolio legittimo della forza, sottolineando l'importanza di accertare le 'responsabilità sistemiche'. Riteniamo - conclude la nota di Magistratura democratica - che non possa qualificarsi oltraggioso per le forze dell'ordine ribadire, sulla base di queste premesse condivise, l'incidenza di quella grave vicenda sulla credibilità delle istituzioni, nell'ambito delle quali, nel pieno rispetto della legge e dei diritti delle persone, si collocano le forze di Polizia con il loro quotidiano e indispensabile lavoro, nella legalità e a tutela della legalità". Cro/Mau 20180321T203158Z
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2018 20.29.20
POLIZIA

Regeni:Md, diritto magistrati partecipare dibattito pubblico

ZCZC0198/SXA XCI90893_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Regeni:Md, diritto magistrati partecipare dibattito pubblico Non e' oltraggioso per Polizia ricordare che a Genova fu tortura (ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Consapevoli dei criteri di equilibrio e di misura che devono caratterizzare la manifestazione del pensiero da parte dei magistrati, ribadiamo che la non condivisione dei contenuti non puo' essere impropriamente 'sanzionata' con iniziative di carattere disciplinare". E' quanto afferma - parlando del caso nato dalle dichiarazioni del sostituto procuratore di Genova Enrico Zucca - Magistratura democratica, secondo cui "partecipare al dibattito pubblico e' un diritto di ogni magistrato". Con riferimento al merito delle dichiarazioni di Zucca, "osserviamo - si legge in una nota di Md - che le pronunce della Corte di Cassazione e della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno qualificato i fatti di Genova in termini di tortura e hanno censurato il nostro Paese per non avere posto in essere quegli adempimenti procedurali - tra cui la sospensione dal servizio dei responsabili - necessari per prevenire e reprimere il delitto di tortura. Lo stesso capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha rilevato la grave ricaduta di quei fatti sul rapporto di necessaria fiducia che i cittadini devono avere nei confronti di chi esercita il monopolio legittimo della forza, sottolineando l'importanza di accertare le 'responsabilita' sistemiche'. Riteniamo che non possa qualificarsi oltraggioso per le forze dell'ordine ribadire, sulla base di queste premesse condivise, l'incidenza di quella grave vicenda sulla credibilita' delle istituzioni, nell'ambito delle quali, nel pieno rispetto della legge e dei diritti delle persone, si collocano le forze di Polizia con il loro quotidiano e indispensabile lavoro, nella legalita' e a tutela della legalita'". (ANSA). SV 21-MAR-18 20:28 NNNN 

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